Il capo commissione medica Paolo Zeppilli, ha rilasciato un’intervista a Rai News per approfondire e chiarire il lavoro che stanno portando avanti sul protocollo medico per il calcio.
Le sue parole:
Noi abbiamo solo preparato un protocollo di ritorno per garantire la massima sicurezza possibile il gruppo squadra, il minimo indispensabile per riprendere gli allenamenti.
Test sierologici e tamponi per tutti?
Noi abbiamo pensato al gruppo squadra, a un numero ridotto che riprende gli allenamenti per 2-3 settimane. A loro, dovranno essere fatti sia i tamponi che i test sierologici secondo le indicazioni della commissione tecnico-scientifica e del Ministero della Salute.
Se poi ci sarà un nuovo positivo?
Il nostro auspicio è che il gruppo così formato, non dico sia a rischio zero, ma a rischio minimo. Se poi dovesse esserci un nuovo caso verrà gestita con lui l’emergenza. Dopo la prima settimana verranno ripetuti i test sierologici: ma è un protocollo e noi con gli esperti e gli uomini di campo abbiamo provato a stilare un protocollo semplice, fattibile.
Vi siete confrontati anche coi colleghi degli altri paesi?
La FIGC è in contatto con l’UEFA, che ha sotto controllo tutte le situazioni. La Germania è più avanti di noi, vuole far ripartire prima la Bundesliga.
Non si poteva rinviare tutto all’autunno?
Gravina ha pensato a una ripresa scaglionata, prima la Serie A, poi pian piano la Serie B e la Serie C. E’ chiaro che sulla questione tamponi dico: più tempo abbiamo più questo protocollo potrà essere attendibile.