La Lazio pareggia al Bentegodi contro il Chivo. Primo tempo disastroso per i biancocelesti.
Eppure molti titolari non avevano preso parte all’impegno di Europa League di giovedì sera. La Lazio, finito il primo tempo sotto, ha poi avuto una reazione di orgoglio nel secondo tempo creando tanto. Questi gli uomini utilizzati da Inzaghi per la trasferta veronese:
Strakosha; Wallace, Acerbi, Radu (46′ Caicedo); Marusic (55′ Patric), Parolo, Badelj (82′ Berisha s.v.), Milinkovic, Lulic; Correa; Immobile.
I voti della redazione di Fantapazznews
Difesa rimandata in toto. Wallace ha il voto più basso (5). Pressa altissimo totalmente fuori tempo, tenta un dribbling rischiosissimo su Pellissier, impreciso su molti passaggi. Anche Radu non ha brillato (5,5). Il cambio è dovuto allo svantaggio e all’ammonizione presa per un’entrata dura ai danni di Birsa. Fino all’intervallo non aveva comunque convinto. Al suo posto Cadeido (6) che dà maggiore consistenza all’attacco e quindi una preoccupazione aggiuntiva. Un 5,5 anche per Marusic e Acerbi. Per l’italiano tanti errori in avvio di azione ma si riscatta con una chiusura provvidenziale.
Leggermente migliori le prestazioni dei centrocampisti laziali. Correa (6,5) in questo momento non può non giocare. Palla a lui e qualcosa di pericoloso può sempre arrivare: assist per il pareggio di Immobile. Peccato per il malus ammonizione a fine gara. Anche Parolo è da 6,5: il migliore del centrocampo, non c’è il minimo dubbio. Il centrocampista della nazionale chiude, recupera, contrasta, si proietta in avanti, crossa perfettamente per Correa, sventaglia per Immobile, conclude in porta: è l’anima di questa squadra. Partita da 5,5 invece per Lulic: il solito compito da multiruolo non lo aiuta certamente. Meglio nella ripresa, ma pecca di precisione. Per Milinkovic e Badelj 5,5. Il primo mai determinante, gli capita una palla buona sul destro, la sparacchia sopra la traversa, il secondo sfiora l’incrocio con una bordata da fuori, poi si guadagna una punizione in zona pericolosa.
Immobile (6,5) sbaglia più del solito anche lui. Solo il palo interno gli nega la doppietta decisiva: aveva controllato e sparato alla grande con il mancino. Il pareggio è tutta roba sua e di Correa.