Occorreva giocare con gli occhi della tigre al cospetto di una delle squadre più attrezzate d’Europa, ma non è stato così. È bastato giocare come voleva Carletto Ancelotti ed alla fine al San Paolo i devils sono stati azzurri
Se non è stato un monologo poco ci è mancato a questo Napoli-Liverpool. Una gara fin’ora neanche sognata dai più ottimisti tifosi partenopei.
I numeri ne confermano la tesi: 14 tiri contro i 5 inglesi di cui 5 a zero nello specchio della porta. 8 azioni pericolose contro le zero orchestrate dalla banda Klopp.
Al 85° ci vuole il miglior Ospina per evitare un’azione che sarebbe potuta diventare più che pericolosa. Il colombiano spiega a tutti gli scettici il perché della sua decennale titolarità in nazionale. Dopo 85 minuti da spettatore è capace di leggere la situazione ed uscire in scivolata fino alla trequarti per anticipare una possibile evoluzione pericolosa.
La liberazione del San Paolo
Dopo qualche minuti è l’apoteosi al San Paolo. Un gol che sancisce la vittoria ed il primo posto. Ma anche una consacrazione sempre più evidente del ruolo di Insigne.
Mertens costruisce sulla linea laterale, geniale il passaggio per l’inesauribile Callejon che traccia un fendente che aspetta solo il decisivo colpo di grazia. Il giustiziere è Insigne che di fioretto colpisce e rimanda all’altro mondo il diavolo venuto dall’Inghilterra con i galloni di principe della premier league.
Potrebbe anche sembrare ridondante parlare di Allan, ma il brasiliano è un fenomeno. Il fuoriclasse del Napoli che lotta ovunque, su ogni pallone. Sradica palloni su palloni, recupera e costruisce, con una semplicità tale da togliere certezze agli avversari. I suoi piedi solo calamite in grado di attrarre ogni pallone orbiti nel raggio di 10 metri.
La mossa tattica
La mossa vincente di Carletto si chiama Maksimovic. L’ex Torino, schierato come terzino destro, sperimentato in campionato proprio a Torino contro i granata ed in precampionato contro il Carpi fa si che i partenopei possano disporsi con la difesa a 4 in fase difensiva e la difesa a 3 in fase offensiva lasciando a Mario Rui facoltà di offendere.
Callejon da un lato ed il portoghese dall’altro sono 2 spine ben conficcate nei fianchi degli uomini di Klopp.
Contro il Sassuolo
Ormai niente è scontato con Ancelotti. Per la sfida di campionato ci si attenderebbe il ritorno di Hysaj a destra, un turno di riposo per Mario Rui con Luperto a sinistra. Riposo per uno tra Marek Hamsik e Ruiz con Zielinski che dovrebbe tornare titolare in mediana, mentre in avanti Mertens potrebbe far riposare Milik.
Se sia arrivato o meno il momento del riposo per gli stacanovisti Insigne e Koulibaly non è dato sapere visto che è alle porte la pausa per le nazionali e gli si potrebbe essere richiesto un ultimo sforzo.
Ad ogni modo il condizionale è d’obbligo per ogni ipotesi