Gli interlocutori di Kenan Yildiz e il dirigente Damien Comolli della Juventus hanno congelato le trattative sul rinnovo del suo contratto dopo l’ultimo confronto, privo di accordo economico. Le parti — spiega la stampa sportiva — non sono riuscite a colmare il divario tra la richiesta e l’offerta.
Questo stop segnala un’incertezza che potrebbe mettere in discussione il futuro del trequartista turco, già nel mirino di club europei di alto livello.
Una richiesta forte e un’offerta ferma
Il giovane prospetto, giunto in bianconero nell’agosto 2024 e legato al club fino al 2029, percepisce un ingaggio di circa 1,7 milioni netti a stagione. A seguito della crescita esponenziale mostrata in campo, il suo entourage ha chiesto un adeguamento vicino ai 6 milioni, mentre la Juventus avrebbe fatto un’offerta oscillante attorno ai 4-5 milioni — con un gap stimato di circa 1 milione annuo.
Secondo fonti recenti, inoltre, il club punterebbe a un nuovo contratto fino al 2030, con salario base di 3,5 milioni e bonus che potrebbero spingerlo verso i 4 milioni. La misura diventa più rilevante se si considera che, grazie alle sue prestazioni, Yildiz figura fra i giocatori più emergenti del panorama europeo.
Il contesto e le implicazioni per la Juventus
La dirigenza juventina considera Yildiz un elemento centrale del “nuovo corso”: non solo per la sua età e il rendimento, ma soprattutto come simbolo di continuità e valore. In questo scenario, la trattativa assume significati strategici sia sul fronte sportivo che economico. A differenza di altre situazioni in cui la Juventus ha valutato cessioni, ora l’orientamento sembra essere quello di blindarlo, salvo offerte superiori a 100 milioni.
Contestualmente, l’aver assegnato al giocatore la prestigiosa maglia numero 10 conferma l’intenzione del club di affidargli un ruolo da protagonista nel progetto. Tuttavia, se la distanza tra domanda e offerta non verrà colmata, potrebbe aprirsi una finestra verso l’uscita, anche per evitare che la volontà del giocatore venga influenzata da stimoli esterni.
Possibili scenari: tra rinnovo e trattative aperte
La situazione attuale lascia aperte due vie: una via al rinnovo, nella quale la Juventus accetta di adeguare la proposta per allinearsi alle richieste del calciatore; oppure una rottura definitiva, che aprirebbe al rischio di una cessione o ad una trattativa precipitosa in vista di offerte esterne. Qualora il tavolo tornasse operativo, sarà necessario ridurre il divario finanziario e definire una scadenza chiara per permettere la pianificazione societaria.
In ogni caso, il tema del rinnovo resta una questione prioritaria per entrambi: per Yildiz perché rappresenta un riconoscimento del suo status, per la Juventus perché definisce il presente e il futuro di un investimenti sportivo rilevante.






