Juventus e Torino arrivano al Derby della Mole con formazioni che rispecchiano le scelte più affidabili di questo momento della stagione, rispettando le ultime indisponibilità e alcuni ballottaggi ancora aperti.
Come ci arriva la Juventus
La Juventus schiera Di Gregorio, portiere che in stagione viaggia su una media di 6.14, a dimostrazione di affidabilità e sicurezza che possono pesare in una partita così sentita. In difesa trovano spazio Kalulu (6), Gatti (5.86) e Koopmeiners (5.59): il loro compito sarà fronteggiare un attacco granata che può essere molto fisico ma meno continuo in zona gol. Sulla fascia sinistra Kostic (6.44) rappresenta uno dei punti di forza bianconeri grazie alle sue discese incisive, mentre a destra Cambiaso (5.88) offre corsa e attenzione tattica. La mediana sarà formata da Locatelli (6) e Thuram (6.25), due giocatori che finora hanno garantito equilibrio e dinamismo. Più avanzato Yildiz (6.39) completa il reparto centrale con compiti di raccordo, mentre Openda (5.83) va confermato titolare in attacco ad affiancare Vlahovic (6.15) che rimane la prima scelta, anche se le sue condizioni vanno monitorate fino all’ultimo: David (5.56) rappresenta un’alternativa, ma con una media voto che invita alla prudenza. Tra le riserve Perin (5.75), Rugani (6), Joao Mario (6), McKennie (5.75), Zhegrova (6.25), Adzic (6.17), Conceicao (6.11) e Miretti attendono un’occasione, mentre gli infortuni riducono la profondità offensiva e difensiva dei bianconeri.
Come ci arriva il Torino
Il Torino risponde con Paleari (6.5), una garanzia tra i pali finora, davanti a una linea difensiva con Tameze (5.94), Maripan (6.03) e Coco (5.88): tutti giocatori dai giudizi generalmente positivi ma con qualche calo d’attenzione nelle ultime sfide. Sulle corsie laterali agiranno Pedersen (6) e Lazaro (5.69), abili nel garantire corsa e copertura ma spesso poco propositivi in zona offensiva. In mezzo Casadei (5.75) e Asllani (5.64) enfatizzano la fisicità, senza però brillare per inventiva. Davanti, Vlasic (5.85) avrà il compito di sostenere Simeone (6.33), il giocatore col rendimento migliore, e Adams (6.17), che lavora tanto ma fatica in fase realizzativa. Israel (6.07) potrebbe accomodarsi nuovamente in panchina, le altre alternative tutto sommato affidabili come Dembele (4.5), Ismajli (5.83), Masina (5.25), Ilkhan (5.5), Ilic (5.8), Gineitis (5.54), Biraghi (5.59), Nkounkou (6.33), Ngonge (6), Njie e Zapata (4.75), quest’ultimo lontano dalla miglior condizione.
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I duelli che potrebbero essere decisivi
Le medie voto indicano potenziali protagonisti e possibili punti deboli: Kostic rappresenta il vero faro bianconero, mentre Thuram e Yildiz possono essere le armi in più per scardinare l’organizzazione difensiva del Torino. Tra i granata spiccano Paleari e Simeone, giocatori sempre nel vivo dell’azione; ma la discontinuità di alcune seconde linee, come Dembele e Zapata, potrebbe condizionare negativamente la tenuta generale della squadra. Fondamentale anche il duello tra Gatti e Simeone, così come il rendimento di Vlasic contro la rocciosa mediana juventina.
In conclusione, la chiave tattica sarà nei duelli diretti: Kostic sembra avere tutte le carte in regola per prevalere su Pedersen, anche grazie a una media voto superiore e a capacità di incidere sulle due fasi. Simeone dovrà battere Gatti nei duelli aerei e impegno agonistico, mentre Yildiz ha l’occasione per mettere in difficoltà Maripan con rapidità e talento. Rischi maggiori per Torino tra i subentranti, con Dembele e Zapata lontani dalla forma migliore, mentre per la Juventus attenzione alle condizioni di Vlahovic, la cui eventuale assenza ridurrebbe la pericolosità offensiva. Restano in ogni caso fondamentali le prestazioni dei leader tecnici – Kostic e Simeone – che potranno indirizzare il match a proprio favore.
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