Gara proibitiva per il Venezia di Zanetti al Penzo contro l’Inter, una squadra impressionante della quale il collettivo è la cosa che più fa paura.
Domani big match con l’Inter:
“Incontriamo una grandissima squadra che sta facendo bene sia in campionato che in Champions League, quindi chiaramente è una partita per noi più difficile del solito, ne avremo parecchie da qua a Natale, come sempre concentrandosi molto su di noi e poco sugli avversari, se andiamo a ragionare sulla forza della squadra sembrano partite proibitive, ma alla fine c’è sempre il campo, dobbiamo fare di tutto per mettere in difficoltà una squadra dal valore assoluto importante”.
Chi temi di più dell’Inter?
“Temo i numeri dell’Inter, ha il miglior attacco con una media gol impressionante, quando hai certi tipi di numeri normale tu abbia campioni in squadra, ma è tutto il collettivo che ha una base importante. Questa unione ha creato una squadra di livello altissimo non solo nel campionato italiano ma anche a livello europeo, si candida anche per provare a vincere la Champions League”.
Pochi punti con chi sta dietro in classifica, tanti con le grandi:
“I punti sono sempre uguali, noi abbiamo fatto dei punti insperati e non li abbiamo fatti negli scontri diretti, normale che le nostre dirette concorrenti dovranno a loro volta fare punti insperati. Quindi nel girone di ritorno saranno importanti gli scontri diretti, è importante avere un gruzzolo di punti da parte in vista di questi scontri diretti, che non bastano per salvarsi, la Salernitana per esempio ha battuto solo noi di recente. E’ difficile vincere in Serie A, dobbiamo provare a fare punti anche contro squadre più forti. Se andiamo a guardare i numeri le prime due gare non le andiamo a guardare per ovvi motivi, nelle altre abbiamo quasi sempre messo in campo una buona prestazione, perdendo gli scontri diretti con Spezia e Salernitana, dove probabilmente ci è mancato qualcosa sotto l’aspetto mentale. Forse c’era più pressione su di noi per quanto riguardava i punti, dovevamo imporre il gioco, lì subentra una questione anche tecnica, fare la partita non è uguale che essere ordinati e giocare sugli spazi, sono due concetti diversi che hanno bisogno di concetti di un certo tipo per questa categoria. Ci sono sfaccettature differenti. Chiaro che spero che non sarà sempre così. La nostra squadra è sempre alla ricerca di capire chi siamo, noi abbiamo sempre dimostrato che dopo le prime due partite, e ci metto dentro anche la sconfitta con il Milan, possiamo fare la prestazione. Questo è il punto più importante per avere risultati nel lungo periodo”.
Questa solidità difensiva è un altro valore aggiunto per questo campionato:
“Che sia un aspetto determinante lo dice la logica, anche perché i nostri numeri offensivi non sono straordinari, senza questi numeri difensivi probabilmente saremmo ultimi. Questo è un aspetto su cui una neopromossa non può prescindere. Con la Roma riuscire a prenderne due e farne tre è stato un qualcosa di straordinario perché per noi non è una cosa semplice. L’aspetto difensiva va ad equilibrare questa cosa, i nostri centrali hanno dei meriti, ma sarebbe ingiusto parlare solo dei centrali, tutta la squadra ha dato una mano, il che fa sì che i nostri difensori siano alleggeriti da certi attacchi. Abbiamo subito tanti tiri con il Bologna, ma molti fuori area, questo vuol dire che c’è stato un lavoro di squadra importante ed eccezionale che non va disperso. Poi quando abbiamo la palla noi dobbiamo crescere sotto tantissimi aspetti, perché dimostriamo di avere margine”.
L’Inter segna tanto da calcio piazzato, in settimana avete fatto un lavoro specifico? A livello di formazione potremmo rivedere un attacco tutta corsa o più “pesante”?
“Abbiamo incontrato nell’ultima partita la squadra che fa più gol su piazzato e ne abbiamo subiti 18 di calci d’angolo, senza subire gol, quindi c’abbiamo lavorato. Per la difesa a zona non avevamo molti centimetri, i vari Mazzocchi, Haps e Busio non hanno molti centimetri, ma ho scelto comunque così e alla fine ha pagato questa scelta, abbiamo avuto più voglia noi di non subire gol che loro di farlo. L’Inter ha grandi saltatori, quindi sicuramente dovremo riservare un trattamento speciale a questa cosa, facendo tanta attenzione, loro sono una squadra tecnica e fisica. A guardare l’Inter non è facile trovare punti deboli, attaccano e difendono benissimo, cercheremo di metterli in difficoltà con delle situazioni che abbiamo provato, non escludo cambiamenti rispetto settimana scorsa. In vista di Bergamo? Sì, senza pensare già a quella gara, ma qualcosa devo cambiare anche per necessità e virtù, mi viene difficile che Vacca e Johnsen possano fare 3 gare in una settimana. Quindi le scelte le farò in virtù della gara con l’Inter, sulla base di alcune cose che non mi sono piaciute col Bologna e in base anche all’impegno di martedì”.
Per fortuna l’infermeria è quasi vuota, c’è il solo Ebuehi:
“Sì lui e non ci sarà neanche Maenpaa che ha ancora mal di schiena. Tornerà Lezzerini. Rientra anche Crnigoj, ho dovuto fare due scelte nella lista convocati per scelta tecnica, non per infortunio”.
In vista di Natale hai pronta la letterina per i regali di Babbo Natale?
“Spero che Babbo Natale sia generoso (ride ndr). Ci sono sia i buoni propositi per l’anno nuovo e al primo posto c’è la salvezza con il Venezia che sarebbe un sogno, ma penso gara per gara perché ho un mese davanti che mi fa già dormire poco. Dall’altra parte il riferimento al mercato è ovvio e cercheremo di fare il meglio possibile, Mattia (Collauto ndr) e gli altri dirigenti sono già al lavoro per migliorare la squadra”.
Andare a prendere dei giocatori in prestito e in uscita dalle big è un’opzione?
“Sì è una possibilità, per filosofia però noi non lavoriamo molto con i prestiti, lavoriamo su giocatori che possiamo costruire e su cui possiamo investire. Normale che nel mercato di gennaio però non sia semplice andare ad acquistare quindi si può avere un occhio anche sui prestiti, ma dobbiamo pensare anche in virtù di quanto faranno le nostre concorrenti che sicuramente faranno mercato. L’obiettivo sarà di migliorare la squadra, anche poco ma per aumentare il livello. Prendere per prendere non lo abbiamo mai fatto, anche l’anno scorso questa scelta ha pagato”.
Ancora una volta Penzo tutto esaurito:
“Sarà stupendo, l’abbiamo già vissuto e so di cosa si tratta, è una cosa per noi troppo importante, è un tipo di stadio che per noi si presta ad essere dodicesimo uomo in campo. Spero che in tanti vengano a tifare Venezia e non gli altri, per noi andare in campo e in casa con questa atmosfera è una spinta in più e ne abbiamo bisogno visto lo spessore dell’avversario”.