Domani arriva la capolista, sarà quasi una gara in trasferta per la folta presenza di tifosi ospiti. Quale ricetta avete per fermare il Napoli?
“I nostri tifosi che sono venuti a Firenze in massa ce li avremo anche in casa. Sarà una bella sfida, con uno stadio pieno ma ci sentiamo in casa nostra. La ricetta non ce l’ho. Mi sono concentrato molto su quello che possiamo fare noi, mi interessa che continuiamo il nostro percorso. Soffrendo e non perdendo mai il coraggio delle nostre idee. Il Napoli è una squadra fantastica, però noi abbiamo dimostrato che sappiamo affrontare squadre più forte di noi e di metterla in difficoltà”.
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Come sostituirà Akpa Akpro e Bandinelli?
“Abbiamo perso tre tasselli importanti, dico anche Cambiaghi che era molto in forma. Altri ragazzi hanno la possibilità di mettersi in mostra e confrontarsi con una squadra di questo calibro. Dai più bravi si impara sempre. Lo stesso Fazzini sta bene, insieme ad Haas potrebbe essere della partita”.
Spalletti potrebbe far rifiatare qualcuno. Farebbe bene a snobbarvi?
“Io credo che il Napoli non abbia titolari o riserve. La sua forza è anche questa, cambia lo spartito e i giocatori ma il gioco è lo stesso. Il Napoli è una squadra importante, se lo fa lo fa per gestione, non per snobbare l’Empoli. Credo che abbiano la mentalità di vincere tutte le partite. Il Napoli lo conosciamo bene, onestamente è un piacere vederli. è normale che trovare dei difetti non è semplice”.
Domani l’Empoli ha poco da perdere contro il Napoli?
“Non concordo con chi dice che non abbiamo possibilità, altrimenti potremmo andare a fare un giro in centro. Se parti sconfitto le chances sono zero, ma devi crederci perché a volte i miracoli accadono. Le cose succedono se le sogni e ci credi. Noi abbiamo dimostrato di sapere fare delle imprese, sulla carta naturalmente la gara è proibitiva, ma i ragazzi devono avere una speranza viva”.
Quanto potranno contare le motivazioni?
“Non so chi tra i due è più vicino al proprio scudetto, perché salvarci per noi è come vincere lo scudetto per il Napoli. Le motivazioni sono altissime per entrambi, chiaramente per vincere uno scudetto devi fare meno passi falsi. Giocare per salvarsi è difficile ma lo è ancora di più per vincere, perché bisogna avere una costanza mentale altissima. In questa partita la differenza la fa la qualità”.
Avete perso Cambiaghi. Piccoli e Caputo possono coesistere?
“Piccoli sta crescendo, è un centravanti un po’ anomalo. Ha una buona tecnica e buon tiro nonostante la struttura fisica. Per me può giocare con tutti. Sto facendo delle valutazioni ma già da domani, Caputo non è al top, vedremo se ce la farà. Vista la sua importanza lo costudisco come un diamante, va gestito, certi allarmi vanno ascoltati”.
Cosa chiede in più ai suoi rispetto a Firenze?
“Sicuramente ci è mancata la cattiveria di chiudere la partita. Per rimanere in certe situazioni da acquolina in bocca bisogna essere più concreti. Se la partita è in bilico si rischia sempre, perché ci sono gli avversari. Potevamo raddoppiare, sarebbe cambiata anche la testa dei nostri avversari. Se vogliamo chiudere la pratica salvezza bisogna fare un altro step. Per il resto la squadra butta sempre il cuore oltre l’ostacolo, ha consapevolezza, dobbiamo alzare l’asticella. Il Napoli è un’altra questione, dico in generale”.
Chi teme di più del Napoli?
“Il Napoli è una grande squadra, dire un giocatore solo sarebbe riduttivo. Anche se hanno un centravanti che ha fatto quasi i nostri stessi numeri da solo. Lui e Kvara farebbero paura a chiunque, ma la differenza la sta facendo il gioco del Napoli in tutte le fasi. Hanno una mentalità incredibile, a volte anche Osimhen torna indietro a dare una mano. Nelle grandi questo è difficile da vedere, ma oggi loro sono forti in tutte le fasi con una ottima fase difensiva, oltre quella offensiva. Si merita di fare un gran cammino in Europa, oltre al campionato. Per noi è un onore e uno stimolo affrontarli”.