Il suo Empoli poteva fare qualcosa in più? Con quale insegnamento esce da questa partita?
“Il Napoli è per certi versi ingiocabile perché fa tutte le fasi in maniera perfetta. Non sono completamente contento di quello che abbiamo fatto. Non parlo di impegno ma abbiamo pagato un po’ di tensione, quando avevamo palla potevamo fare di meglio. Abbiamo forse pagato un po’ di timore reverenziale e questo ci deve far crescere. I due gol ce li siamo fatti da soli, già la partita era difficile e poi è diventata quasi impossibile. Non racconto favole, poi magari avremmo perso lo stesso perché questo Napoli ridicolizza una squadra che ha vinto l’Europa League, figuriamoci noi. Abbiamo lottato con la solita grinta, ma oggi non era sufficiente”.
Spalletti vi ha elogiato.
“Quando si affrontano queste squadre non si trovano punti deboli e si rischia di snaturarsi. Volevamo mantenere la nostra identità, soffrivamo i loro continui cambi gioco e le nostre mezzali hanno dovuto faticare tanto. Ci siamo a volte allungati troppo, siamo anche meglio di così ed è merito del Napoli se non abbiamo giocato al meglio”.
All’Empoli mancavano due elementi a centrocampo che potevano fare comodo.
“I ragazzi che hanno giocato hanno dato tutto e hanno fatto un’ottima partita. Poi Akpa e Bandinelli stavano avendo un rendimento altissimo. Anche Cambiaghi è stata una perdita importante perché ci avrebbe permesso di creare maggiori grattacapi nell’uno contro uno. Ci sarebbe servito un giocatore che scomponesse la loro difesa, siamo andati sempre centralmente per nostre caratteristiche”.
Napoli di un altro pianeta. I più forti visti qui?
“Le sconfitte sono tutte amare perché è giusto che sia così. Non partiamo sconfitti e non vogliamo accettare di perdere, ma di fronte avevamo una squadra che fa un campionato a parte. Lo dimostra con la padronanza con la quale gioca in Europa. In A non c’è più discussione e se lo merita ampiamente”.
L’Empoli non ha saputo approfittare della superiorità numerica.
“Una delle cose che devo rivedere, onestamente non sembrava ci fosse la superiorità. Anzi, probabilmente abbiamo fatto peggio e va capito il perché. Non abbiamo avuto la convinzione giusta probabilmente, sul campo si può sbagliare ma se non ci abbiamo creduto non va bene. Contro la Lazio avevamo giocato molto peggio, devo capire se è mancata questa cosa o se il Napoli è così forte che può giocare uno di meno”.
La gara d’andata l’Empoli ha reso la vita difficile al Napoli. Secondo lei dove è cresciuto il Napoli da allora?
“Sicuramente è più consapevole, è migliorato in tutti gli aspetti. Si è perfezionato, come ho detto prima della partita sta arrivando all’apice del percorso che ha fatto questi anni con ragazzi che sono cresciuti nel corso del tempo. Il calcio che sta facendo vedere è pazzesco, il Napoli si sente forte, esprime il suo calcio ed è molto convinto”.