Com’è andata questa sosta?
“Abbiamo lavorato, cercando di smaltire le scorie di un periodo lungo. Molti giocatori sono andati in nazionale, ma abbiamo cercato di lavorare per recuperare energie fisiche e nervose. La squadra ha lavorato bene, cercando di dimenticare l’ultima gara. Il nostro, dalla ripresa, è stato un percorso costellato di tante cose positive: anche nelle valutazioni bisogna essere equilibrati”.
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Quanto pesa dover rincorrere a -5?
“Quando si fanno rincorse di questo tipo, devi avere la capacità di guardare solo a te stesso. Questo fa la differenza in un percorso del genere. La percezione che ho avuto è che l’aspetto che più ci ha demoralizzato sia stata la vittoria dello Spezia sull’Inter, che non riguarda noi”.
Ci fa il punto sugli infortunati?
“Non saranno convocabili Djuric, Sulemana, Zeefuik, Lazovic e Coppola, che è squalificato. Ngonge e Verdi hanno fatto gli ultimi allenamenti, ci sono buone chance che siano convocati”.
Hien sarà titolare domani sera?
“I giocatori devono rispondere alle convocazioni, anche quando ci sono situazioni di questo tipo. Hien e Dawidowicz sono rientrati per ultimi, poi fai il quadro della situazione e valuti. In molti casi non si tratta di acciacchi gravi: parliamo di situazioni border-line, in un periodo nel quale una minima ricaduta rischia di comprometterti il finale di stagione. Se hai qualche dubbio, in un periodo come questo tendi ad essere più conservativo. Lo valuteremo anche oggi”.
Duda potrebbe giocare sulla trequarti?
“Può essere la volta buona”.
Sentite la fiducia di società e tifosi per il rush finale?
“La sconfitta di Genova ha dato fastidio da questo punto di vista. Con il lavoro quotidiano, però, c’è la volontà di raggiungere l’obiettivo. Intoppi di questo tipo li devi mettere in conto: è un periodo complicato, nel quale giochi partite particolari, dal punto di vista tecnico e nervoso. In questo momento la cosa fondamentale è abituarsi a fare queste gare, che sono diverse da quelle che il Verona faceva un anno fa ad aprile. Se si gioca una gara con queste pressioni e con questa classifica, a parità di metri fatti la partita pesa il doppio”.
Avreste preferito che Hien fosse rimasto a Verona?
“Quando è convocato, un giocatore deve presentarsi. Non c’era pretattica rispetto all’ultima cosa che avevo detto su di lui: ora Isak è rientrato e oggi lo rivaluteremo”.
Come sta Gaich? Verdi e Ngonge possono giocare dall’inizio?
“Gaich si è allenato bene e con continuità: sta bene, in questo periodo ha potuto migliorare la sua condizione. Verdi e Ngonge sono rientrati negli ultimi allenamenti, e i risultati sono stati positivi. Sono reduci da uno stop lungo, l’importante è che siano convocabili”.
Come stanno Faraoni e Doig?
“Doig è andato con l’Under 21 in Scozia, ma è stato uno dei primi a rientrare: sta bene, ha anche giocato una gara. Faraoni sta giocando con continuità dopo l’infortunio, abbiamo recuperato totalmente anche Depaoli. Da quel punto di vista siamo completi, anche Terracciano sta bene”.
Che Juventus si aspetta domani?
“Parliamo di una delle squadre più importanti in Italia e in Europa. Ha una rosa che non ha bisogno di presentazioni. Hanno avuto un inizio un po’ così, ma nella seconda metà del campionato hanno avuto una regolarità incredibile. Per punti fatti sono secondi in classifica, parliamo di una squadra forte. Occorrerà fare una partita seria, nella quale dovremo mettere tutto quello che abbiamo, lavorando di squadra. Più ci sono individualità di rilievo e più devi lavorare collettivamente”.