Come si gestiscono le energie in questo momento? Che analisi fa del mercato?
“Vanno gestite da un punto di vista mentale. Bisogna stare attenti: il rischio è cominciare a guardare la classifica, i risultati delle altre… Giochiamo ancora di lunedì sera, e quindi è inevitabile farlo. Se non sei forte mentalmente queste cose ti tolgono qualche energia. Dobbiamo avere la forza di non farci condizionare, ma pensare al nostro percorso, senza disperdere energie in altro. Riconosco sia difficile, ma ritengo sia la chiave fondamentale da qui ai prossimi mesi. Ora sappiamo che dobbiamo arrivare in fondo con questi giocatori, tutti devono essere focalizzati sull’obiettivo, che è rimanere dentro il campionato fino alla fine”.
Vai a tutti i convocati e le conferenze del 21º turno.
Duda sarà il vostro regista?
“Può giocare in tutti i ruoli del centrocampo: ha maturato una discreta esperienza, anche con la sua Nazionale, è un giocatore tecnico, tratta bene la palla. Per noi sarà sicuramente un’arma importante”.
Immagina di fare ricorso agli ultimi arrivati? In che condizioni sono arrivati Abildgaard e Gaich?
“Hanno fatto gli ultimi allenamenti, ma da un punto di vista fisico sono assolutamente arruolabili. Non c’è ancora una conoscenza di tutti gli aspetti, ma sono giocatori che mi sono sembrati un buone condizioni fisiche, e dunque convocabili”.
L’aria è cambiata nello spogliatoio?
“Ho sempre visto una squadra che ha voglia di provare a raggiungere l’obiettivo. Sono i risultati a determinare l’umore, e gli ultimi hanno migliorato il clima all’interno dello spogliatoio. Non dobbiamo dimenticare la nostra realtà, al di là del buon percorso che stiamo facendo. Bisogna essere molto bravi a mantenere equilibrio in un posto che ti porta ad avere disequilibrio. È giusto essere fiduciosi, ma lo è altrettanto riconoscere la situazione in cui ancora ci troviamo”.
Che opinione ha della Lazio di Sarri? Doig è a disposizione? Come hanno reagito Verdi e Lasagna?
“Giochiamo contro una delle squadre top di questo campionato: hanno delle qualità tecniche elevatissime, in tutti i ruoli, e hanno un’organizzazione di gioco tra le migliori, sia difensivamente che offensivamente. Nel palleggio sono tra i migliori in Italia, con movimenti codificati e studiati, fatti con grande tecnica: il quoziente di difficoltà sarà elevatissimo. Dovremo fare una gara di assoluto livello, cercando di andare un po’ oltre le nostre qualità: per colmare il gap serviranno spirito, atteggiamento e carattere. Doig si è ripreso ed è a disposizione. Su Verdi e Lasagna, dico che sono abituato a guardare i comportamenti: non ho mai percepito, nemmeno settimana scorsa, alcun problema dal punto di vista comportamentale. Si sono sempre allenati molto bene, anche nei giorni successivi alla fine del mercato. Li ritengo assolutamente all’interno del gruppo”.
Che impressione le ha fatto Gaich?
“Quando arriva un ragazzo nuovo è normale che mostri grande entusiasmo e voglia di far parte di questa squadra, e anche lui si è allineato agli altri che sono arrivati. Fisicamente sta bene, sarà convocato: sull’utilizzo deciderò”.
Ngonge l’ha sorpresa? Come sta Faraoni?
“Ngonge e Braaf sono arrivati da più tempo: uno ha giocato dall’inizio a Udine, l’altro è subentrato. Le valutazioni che si fanno oggi sono diverse da quelle del mercato estivo: l’inserimento deve avvenire in maniera diversa, e i giocatori li puoi valutare inserendoli in partite di campionato. Il percorso sarà lo stesso anche per tutti gli altri: il tempo per fare amichevoli non c’è. Faraoni ha fatto tutto quello che doveva fare, da settimana prossima comincerà ad allenarsi insieme alla squadra”.
Veloso, invece, come sta?
“Ha avuto un problema muscolare nella scorsa rifinitura. Ci sono tempi tecnici da rispettare, dalla prossima settimana dovrebbe cominciare a fare un po’ di lavoro sul campo. È più indietro rispetto a Faraoni, ma non ci sono stati intoppi. Gli altri infortunati, lo sappiamo, sono Henry e Hrustic”.
Giocare sempre di lunedì sera è penalizzante? Anche per i tifosi…
“Sono discorsi organizzativi nei quali non voglio entrare, perché non è un discorso che mi compete. Dobbiamo essere bravi a stare focalizzati su ciò che possiamo determinare, e quindi non farci prendere da cose che non ci riguardano. Lunedì giochi conoscendo il risultato delle altre, e questo, anche inconsciamente, qualche pensiero te lo fa fare, in positivo o in negativo. La squadra dev’essere brava a non farsi influenzare e a concentrarsi solo sulla sua partita”.
In che posizione vede Duda e Abildgaard?
“Possono giocare in una mediana a due o a tre. Duda ha qualità tecniche, in carriera è stato impiegato anche in una posizione più avanzata. Oliver è un giocatore mancino, anche lui ha qualità tecniche, oltre a struttura e fisicità. Ci porta centimetri che in quella zona di campo ci potranno servire”.
Gaich dove può giocare?
“Djuric ha caratteristiche uniche per la nostra squadra, in un certo tipo di giocate è fortissimo, soprattutto nel gestire determinati palloni e indirizzarli. Gaich è strutturato, ma ha caratteristiche diverse: nonostante la struttura è più dinamico, può lavorare negli spazi. Da questo punto di vista sono giocatori diversi”.