TamarioApprofondiamo le valutazioni per le quali le altre redazioni hanno deciso di non allinearsi.
Di seguito le analisi dei nostri pagellisti:
Stepinski 6: lotta, apre spazi e dialoga spesso con giaccherini, non graffia sotto porta, ma la sua prova è comunque sufficiente.
Lautaro Martinez 5,5: pronti via e spreca un’occasione ghiotta che poteva portare in vantaggio l’Inter. Lotta tutta la partita, ma spreca tanto, risultando spesso inconcludente.
Marusic 6,5: come il suo compagno Radu cala con il termine della partita, ma ara la fascia per 70 minuti riuscendo ad essere importante sia in fase offensiva sia in difensiva dando una mano ai compagni, spesso poco attenti.
Correa 6,5: primo tempo di sostanza e di qualità, unico a crederci in una Lazio poco propositiva. Nel secondo tempo riesce a confermarsi e a rendersi pericoloso con un tiro a fin di palo che costringe Radu all’autentico intervento miracoloso. Cala alla lunga.
Bruno Alves 6,5: ancora una volta perno della difesa gialloblu. Quello che c’è da chiudere, chiude. Paga soltanto la punizione commessa del gol dell’ 1-1 ma ne salva comunque parecchi.
Barillà 5: praticamente un fantasma tutta la partita. A parte qualche accelerazione, fa veramente ben poco in fase offensiva
Consigli 6: incolpevole sui gol, la difesa neroverde lascia voragini che espongono l’ex Atalanta alle continue incursioni degli attaccanti dell’Empoli.
Babacar 5,5: è partita pressoché dominata dagli avversari. Pochissimi i palloni giocabili per l’ex Fiorentina che ci mette comunque il fisico e difende il possesso quando chiamato in causa, ma troppo poche le iniziative al servizio della squadra.
Murgia 5: entra subito al posto di Lazzari. Commette tantissimi falli stupidi e al limite dell’area. Non incide neanche in fase offensiva.
Kurtic 5: non è in partita, sbaglia passaggi semplici e qualche contropiede. Non il solito.
Ola Aina 6,5: duello continuo con Malcuit sulla fascia, lo lascia passare di rado, macina chilometri e non disdegna propensioni offensive. Un vero polmone per Mazzarri.
Danilo 5: 12 minuti e subito si fa ammonire scalciando Zaniolo lanciato verso la porta. L’ammonizione lo condiziona per il resto del match, rischia tanto facendo rimbalzare un pallone vagante nel secondo tempo. Sbaglia in fase di impostanzione i lanci che non sono il suo forte.
Manolas 7: un muro, partita sontuosa del difensore greco, lui e Olsen salvano la Roma fino al goal di Kolarov che mette la partita in discesa. Chiude la porta in faccia a chiunque capiti dalle sue parti e in qualunque maniera possibile.
