Al Bentegodi, il sabato pomeriggio si colora di gialloblù e bianconero per una sfida che, almeno sulla carta, sembra avere un esito segnato. Ma in Serie A niente è mai scontato, e Verona-Juventus potrebbe rivelarsi molto più equilibrata del previsto, specie se la squadra di casa riuscirà a imbrigliare le trame offensive bianconere. Tra ambizioni contrapposte e stati di forma differenti, sarà fondamentale l’atteggiamento mentale, oltre ai soliti duelli individuali.
Come ci arriva il Verona
Il Verona si affida ancora a Montipo tra i pali, portiere che alterna buone parate a incertezze nelle uscite e nella gestione con i piedi. In difesa, confermati Nunez, Nelsson, Frese e Belghali. È un reparto giovane, volenteroso ma spesso in difficoltà quando viene pressato alto: Frese, in particolare, ha mostrato fragilità nella lettura degli inserimenti centrali (media 5.58), mentre Nelsson dovrà fronteggiare un avversario fisico come David o Vlahovic senza commettere leggerezze.
A centrocampo, vista l’assenza di Gagliardini, toccherà a Akpa Akpro provare a dare equilibrio. Insieme a lui agiranno Serdar, giocatore che può far valere la sua esperienza (media 6.25), e Bernede, fin qui troppo timido e poco influente nella manovra (5.5). Da Bradaric ci si aspetta qualche spunto sulla fascia, ma sarà anche chiamato a contenere un cliente scomodo come Yildiz o Zhegrova.
In avanti, fari puntati su Giovane e Orban. Il primo sta stupendo con la sua mobilità e la capacità di farsi trovare tra le linee (media 6.33), mentre il secondo è forse l’unico vero terminale offensivo credibile, capace anche di agire spalle alla porta. Contro una difesa forte fisicamente ma non sempre rapida come quella della Juventus, Orban potrebbe rappresentare l’arma in più.
In panchina, il Verona ha alternative limitate. Tra i pali ci sono Perilli e Toniolo. In difesa, spazio eventualmente a Slotsager, Bella Kotchap, Ebosse e Oyegoke: di questi, solo Bella Kotchap ha minuti nelle gambe, ma il suo rendimento (5.75) resta altalenante. A centrocampo, oltre a Kastanos e Al Musrati, pronti Niasse e Yellu, ma nessuno sembra in grado di cambiare realmente il volto del match. In attacco, possibile impiego a gara in corso per Sarr, Ajayi o Vermesan, anche se tutti devono ancora dimostrare il loro reale valore in Serie A.
Come ci arriva la Juventus
La Juventus risponde con l’ormai rodato sistema impostato da Tudor. In porta torna Perin, portiere affidabile. La linea difensiva sarà composta da Gatti, Bremer, Kelly e Kalulu. Qui i bianconeri possono fare la differenza: Gatti è in stato di grazia (media 6.67), Bremer è il solito muro (6.42), mentre Kalulu spinge con continuità anche se non è riuscito ancora a convincere (5.83). Un po’ più incerto appare Kelly, chiamato a dimostrare di poter reggere i ritmi alti e le responsabilità difensive, anche se ultimamente sembra particolarmente ispirato in zona gol.
In mezzo al campo, guida la manovra Locatelli, sempre più centrale nel gioco bianconero (6.33), coadiuvato da Thuram K.(6.5). Sulla sinistra torna Cambiaso, uno dei meno brillanti finora con una media che lascia a desiderare (5.5), mentre sulla trequarti spazio a Yildiz, talento purissimo sul quale la Juventus sta accentrando la manovra offensiva (7.08), e Openda, che con la sua velocità può mettere in difficoltà la linea lenta del Verona.
In attacco, dovrebbe esserci Davida: la sua qualità non si discute, ma dopo il gol nella prima di campionato sembra aver abbassato un po’ il ritmo.
Dalla panchina, Tudor ha carte importanti da giocare. Tra i portieri, Pinsoglio e Di Gregorio, quest’ultimo autore di una prestazione non convincente nell’ultima uscita. In panchina, per la difesa, ci saranno Cabal, Rugani e Joao Mario: il centrale portoghese sta facendo bene (6.25), mentre Cabal è ancora in fase di rodaggio. A centrocampo ci sono opzioni valide come Kostic (6.5), Mckennie, Conceicao, Zhegrova, Koopmeiners, e Adzic che con una media stellare di 7.5 è il vero jolly di questa Juventus. In avanti, occhio a Vlahovic (6.5) pronto a subentrare e spaccare la partita.
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Duelli chiave: chi può decidere il match?
Il confronto più acceso potrebbe essere quello tra Orban e Bremer: il primo ha il fiuto del gol, ma il brasiliano è uno dei migliori marcatori del campionato. Sarà una sfida fisica, di nervi e posizionamento. Sul lato opposto, attenzione a Cambiaso contro Nunez: l’esterno bianconero non è in un buon momento di forma, ma ciò non toglie che se lasciato libero di affondare, può creare più di un grattacapo.
A centrocampo, Serdar dovrà vedersela con la densità bianconera guidata da Locatelli: se il tedesco del Verona riuscirà a verticalizzare con efficacia, il match può aprirsi. In negativo, rischiano di soffrire Frese, spesso insicuro in marcatura.
Per la Juventus occhio a Thuram K. che potrebbe provare nuovamente lo spiraglio giusto per infilarsi.
Occhio anche ai cambi: Adzic, se entrerà, potrà provare nuovamente a spostare gli equilibri con la sua visione e i suoi inserimenti. Meno convincenti, invece, le soluzioni offensive del Verona dalla panchina: Sarr, Ajayi e Vermesan non sembrano ancora pronti per lasciare il segno.