Simone Verdi, l’esterno offensivo del Napoli, si è sottoposto agli esami strumentali dopo l’uscita per noie muscolari a Udine
Simone Verdi questa mattina s’è sottoposto agli esami medici dopo l’infortunio di sabato a Udine che hanno riscontrato una distrazione di primo grado all’adduttore sinistro.
L’attaccante ex Bologna oggi inizierà le terapie e per riaverlo a piena disposizione e tornare tra i disponibili ci potrebbero volere almeno 30 giorni. Verdi si è infortunato nei minuti iniziali ed è stato costretto a lasciare il suo posto a Fabian Ruiz.
Un infortunio preannunciato
L’ex falsineo aveva già accusato un leggero dolorino all’inguine nel corso del riscaldamento alla Dacia Arena, ma ha voluto rischiare lo stesso. Gli è andata male, perché la sua partita è durata soltanto pochi minuti: 2 per la precisione.
Che si sia trattata di superficialità da parte del giocatore o da parte dello staff medico, non è dato saperlo, ma certo è che l’esterno è recidevo da questo punto di visto.
Il precedente vivo negli occhi dei tifosi partenopei
Come dimenticare la gara giocata dall’esterno ex felsineo durante la stagione scorsa, quando vestiva ancora i colori rosso blu, a Napoli.
Era appena finito il tormentato calciomercato invernale. Verdi-Napoli era un matrimonio annunciato da tempo, poi saltato all’ultimo e con le parole del giocatore stesso che non chiudeva le porte all’azzurro dicendo che la mancata chiusura non significava che non si sarebbe potuto chiudere successivamente.
I tifosi, nell’occasione, furono combattuti sul come prendere la vicenda, fatto sta che gli occhi erano tutti puntati su di lui.
Caso volle che, dopo cinque minuti di gioco, il calciatore, in seguito ad un allungo, dovette chiedere il cambio per un problema muscolare che lo tenne alcune settimane lontano dai campi di gioco.
Chi sostituirà Verdi nello scacchiere di Ancelotti
Ad Udine, il mister, ha scelto Ruiz che dopo pochi minuti è andato a segno, ma per il prosieguo Zielinski potrebbe ritornare nel suo ruolo di esterno sinistro senza contare che anche Mertens potrebbe percorrere la stessa strada di Callejon sull’out mancino e pensare ad una coesistenza dello spagnolo il belga, Insigne e Milik.
Ormai Ancelotti ci ha abituato a pensare che qualsiasi soluzione è percorribile. Siamo pronti ad aspettarci anche un Mario Rui in posizione più avanzata con Hysaj dietro e Malcuit a destra.