RedazioneUdinese-Napoli è una sfida che pesa su classifica e morale: l’Udinese cerca continuità e solidità, mentre il Napoli vuole conferme dopo settimane altalenanti.
Udinese tra voglia di riscatto e fragilità
L’Udinese riparte da Okoye 5.78, portiere che ha alternato buoni interventi a qualche incertezza, soprattutto nelle uscite e nella gestione del gioco con i piedi. Davanti a lui Bertola 6.03 e Kabasele 6.08 rappresentano i riferimenti centrali più affidabili, con il secondo in ballottaggio con Kristensen T. 6.15, che porta una media ancora migliore e più solidità nei duelli aerei. Solet 5.89 e Zanoli 5.82 completano il reparto, con numeri che raccontano un rendimento discreto ma non immune da cali di concentrazione, rischiosi contro un attacco come quello azzurro.
A centrocampo Piotrowski 6.08 è uno dei giocatori più positivi, capace di unire interdizione e inserimenti, mentre Karlstrom 5.91 e Ekkelenkamp 5.83 garantiscono corsa e fisicità, ma devono essere più precisi nella gestione del pallone. Rui Modesto 5.75 aggiunge spinta sulla fascia ma con una media che segnala anche qualche fatica in copertura, motivo per cui è insidiato da Ehizibue 5.61, alternativa più muscolare ma non certo irreprensibile. Davanti, Zaniolo 6.08 agisce tra le linee con la responsabilità di alzare il livello tecnico, mentre Davis 6.15 è il riferimento offensivo principale, con una media che testimonia buona capacità di incidere, sia in termini di gol che di partecipazione alla manovra.
Panchina friulana e possibili cambi
Dalla panchina l’Udinese può pescare soluzioni diverse per cambiare volto alla gara. In porta Padelli e Sava 5.63 offrono copertura, con Sava che, quando impiegato, ha mostrato rendimento sufficiente ma non esaltante. In difesa Palma 5.67, Goglichidze 5.79 e lo stesso Kristensen T. 6.15 sono opzioni importanti: Goglichidze porta aggressività, Palma garantisce applicazione, mentre Kristensen può risultare decisivo se inserito per irrobustire il reparto nei momenti di pressione avversaria.
In mezzo al campo Lovric 5.88, Miller 6 e Zarraga 5.75 offrono caratteristiche complementari: Lovric è uomo di corsa e inserimenti, Miller, con una media di 6, rappresenta una delle alternative più affidabili, capace di dare qualità nelle scelte, mentre Zarraga deve ancora trovare continuità. In attacco Bravo 6, Buksa 5.91, Bayo 5.78 e Gueye completano il reparto: Bravo, con media già positiva, appare il candidato ideale per cambiare marcia nella ripresa, Buksa e Bayo garantiscono alternative fisiche e profondità, mentre Gueye è una scommessa utile per allungare la squadra e tenere sotto pressione la linea difensiva del Napoli.
Napoli tra assenze pesanti e qualità diffusa
Il Napoli si presenta a Udine con Milinkovic 6.13 in porta, portiere affidabile che ha saputo farsi trovare pronto con l’assenze di Meret. Davanti a lui Beukema 5.79, Rrahmani 6 e Buongiorno 6.09 formano un reparto centrale solido, con Rrahmani e Buongiorno che garantiscono esperienza, letture preventive e buon rendimento complessivo. Di Lorenzo 6.04, punto fermo a destra, assicura spinta e leadership, mentre Olivera 5.81 è in ballottaggio con Spinazzola 6.39 a sinistra: il primo offre maggiore equilibrio difensivo, il secondo, forte di una media altissima, può spaccare la partita in fase offensiva.
In mediana Mctominay 6.46 è il perno più in forma, instancabile nei contrasti e incisivo negli inserimenti, mentre Elmas 5.59 ha numeri meno brillanti e dovrà alzare il livello per non soffrire la fisicità friulana. Neres 6.31 garantisce qualità tra le linee, dribbling e creatività, elemento capace di accendere la manovra anche nelle giornate più bloccate. In avanti Hojlund 6.13 è il riferimento centrale, bravo ad attaccare la profondità e a lavorare spalle alla porta, mentre Lang 6 e Politano 6.06 si giocano una maglia, con il primo più istintivo e il secondo affidabile per continuità di rendimento e lavoro tattico.
Alternative azzurre e armi dalla panchina
La panchina del Napoli è profonda nonostante gli infortuni. Ferrante e Contini coprono il ruolo di portiere, mentre Mazzocchi 6.25, Marianucci 4.75, Juan Jesus 5.78 e Spinazzola 6.39 ampliano il ventaglio difensivo: Mazzocchi, con media sopra il 6, può essere arma preziosa sulle corsie; Spinazzola, se preferito a Olivera o inserito a gara in corso, aggiunge qualità negli uno contro uno; Juan Jesus garantisce esperienza, mentre Marianucci, con media 4.75, va gestito con cautela, segno di difficoltà nelle poche apparizioni.
In mezzo Vergara è ancora da valutare, mentre Politano 6.06 può trovare spazio anche dalla panchina per alzare ritmo e pericolosità offensiva. In attacco Lucca 5.81 e Ambrosino 5.75 sono alternative utili per cambiare il tipo di presenza in area, con Lucca più adatto al gioco aereo e alla protezione palla. Le assenze di Anguissa, Gilmour, De Bruyne e il probabile forfait di Lukaku tolgono soluzioni di altissimo livello, ma il Napoli mantiene comunque una struttura competitiva, capace di gestire diverse fasi della partita.
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I duelli che potrebbero essere decisivi
Nei duelli individuali, l’Udinese può puntare molto su Davis 6.15 contro Beukema 5.79: l’attaccante friulano, se ben servito da Zaniolo 6.08 e Piotrowski 6.08, ha le qualità per mettere in difficoltà il centrale azzurro, soprattutto attaccando la profondità e lavorando sul corpo. Sulla fascia, il confronto tra Rui Modesto 5.75 o Ehizibue 5.61 e Spinazzola 6.39 (o Olivera 5.81) sarà cruciale: un Rui Modesto concentrato può reggere l’urto, ma un calo di attenzione rischia di lasciare campo a uno dei giocatori più pericolosi del Napoli.
Dalla parte azzurra, Neres 6.31 sembra il giocatore più adatto a vincere il proprio duello con Karlstrom 5.91 ed Ekkelenkamp 5.83 tra le linee, sfruttando tecnica superiore e capacità di ricevere tra le linee, incidendo positivamente con assist o conclusioni. Mctominay 6.46 può prevalere fisicamente su Lovric 5.88 o Miller 6, soprattutto sulle seconde palle e sulle palle inattive, trasformando il centrocampo in un’area di dominio azzurro. In negativo, un Okoye 5.78 insicuro o un Elmas 5.59 poco lucido rischiano di influire negativamente: il portiere friulano, se non impeccabile, potrebbe pagare ogni errore contro un attacco di qualità, mentre un Elmas fuori ritmo potrebbe perdere duelli importanti con Piotrowski o Lovric, spezzando gli equilibri del centrocampo.
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