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Udinese-Milan: equilibrio apparente o divario reale?

Guardando la classifica Udinese-Milan dovrebbe essere una gara equilibrata, ma attenzione che potrebbe essere solo apparenza con la mediana rossonera in gran forma.

Sabato sera il palcoscenico della Serie A si accende per Udinese-Milan, una partita che, al netto delle assenze e delle incognite, potrebbe nascondere più insidie di quanto si creda. I rossoneri arrivano con qualche defezione importante, mentre i friulani continuano il loro percorso di consolidamento con una formazione che cerca stabilità e rendimento. Sarà un match dove i dettagli e i duelli individuali potranno fare tutta la differenza.

Come ci arriva l’Udinese

L’Udinese si affiderà ancora una volta a Sava tra i pali, portiere che ha alternato buone uscite a qualche esitazione (media 5.67), ma che sembra aver conquistato la fiducia dello staff tecnico. In difesa spazio a Bertola, Kristensen T., Solet ed Ehizibue, con quest’ultimo spesso troppo irruento e poco lucido nei momenti caldi (5.58), a differenza di Kristensen T., che finora è stato tra i più convincenti (7). Solet garantisce fisicità e discreta affidabilità (6.42), mentre Bertola dovrà dimostrare continuità e concentrazione per tutto l’arco della gara.

A centrocampo ci saranno Piotrowski, Karlstrom e Atta. Il primo è ormai un titolare fisso, anche per l’assenza di Lovric, e si sta adattando bene al ruolo (6.08), anche se non sempre brilla nella fase di interdizione. Karlstrom è l’equilibratore, regolare ma raramente protagonista (6), mentre Atta continua a crescere con prestazioni di qualità (6.67) e potrebbe rivelarsi decisivo in fase di transizione.

Sugli esterni, l’udinese schiera Kamara, che finora ha faticato a trovare continuità (5.88), e in avanti il tandem composto da Davis e Bravo. Entrambi sono chiamati a dare profondità e dinamismo, e se Davis ha dimostrato una certa intraprendenza (6.33), Bravo alterna lampi di talento a momenti di inconsistenza (6.13).

In panchina, Runjaic può contare su Nunziante tra i pali, mentre in difesa ha a disposizione Palma, Goglichidze, Kabasele, Zanoli e Rui Modesto, con il solo Goglichidze in possesso di una valutazione sufficiente (6.13). A centrocampo ci sono EkkelenkampZarragaMillerZemura e Zaniolo, ma solo i primi due sembrano offrire un minimo di garanzie. Zaniolo, in particolare, è stato finora deludente (5.5), lontano dai fasti del passato. In attacco, l’unica vera alternativa è Buksa, che però non ha mai realmente inciso nonostante un onesto 6 di media.

Come ci arriva il Milan

Il Milan, invece, si presenta senza Maignan e Leao, due assenze pesanti che costringeranno Allegri a rivedere qualche meccanismo. In porta ci sarà Terracciano, chiamato a non far rimpiangere il numero uno rossonero. Davanti a lui, il trio difensivo composto da Tomori, Gabbia e De Winter offre solidità: De Winter sembra essere in crescita, mentre Tomori si conferma roccioso, pur con qualche disattenzione da correggere. Gabbia rappresenta l’anello più debole, spesso a fasi alterne nelle letture.

A centrocampo spazio a FofanaModric, e Rabiot: il primo sembra ancora in fase di adattamento (5.92), mentre Rabiot è senza dubbio l’uomo chiave, con una media voto di 7 che testimonia il suo impatto devastante nella zona nevralgica del campo. Modric porta equilibrio e inserimenti intelligenti (6.75), se si dovesse confermare anche in zona gol diventerebbe l’arma in più dei rossoneri. Sulla fascia sinistra gioca Estupinan, che garantisce spinta (6.25), mentre Loftus Cheek agirà in una posizione più avanzata con il compito di connettere centrocampo e attacco. La novità è Pulisic, pronto a tornare dal primo minuto e a dare imprevedibilità e velocità.

In attacco, il Milan affida le proprie speranze a Nkunku, che dovrebbe essere preferito a Gimenez, anche se il ballottaggio resta aperto. L’attaccante ex Lipsia ha le qualità per incidere, ma non ha ancora convinto appieno dal punto dell’autonomia atletica. La sua condizione fisica sarà determinante per la tenuta dell’intero reparto offensivo.

In panchina, pronto il giovane Torriani. Tra i difensori, ci sono Pavlovic (in forte dubbio), Odogu, Athekame e Bartesaghi. A centrocampo, possibili cambi con Saelemaekers, che garantisce sempre impegno e versatilità (6.58), mentre resta da valutare l’impiego di Ricci (6.5). In attacco, oltre al già citato Gimenez quest’ultimo ha deluso finora (4.83), pronto anche Balentien, opzione più di prospettiva che realmente utile nell’immediato.

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Duelli chiave: chi può incidere davvero?

La partita si giocherà su pochi ma determinanti scontri individuali. Uno dei più interessanti sarà quello tra Atta e Fofana: con il primo più in palla al momento, entrambi dinamici, entrambi capaci di strappare e cucire il gioco. Se il milanista dovesse avere la meglio, la manovra bianconera rischia di essere soffocata sul nascere.

Sulle corsie esterne, Estupinan avrà spazio per attaccare Ehizibue, che finora non ha convinto. Se il nigeriano non dovesse trovare le giuste contromisure, il Milan potrebbe sfondare facilmente da quel lato. In attacco, occhio al duello tra Nkunku e Kristensen T.: il difensore danese è fin qui tra i migliori e potrebbe neutralizzare l’ex RB Lipsia se quest’ultimo non dovesse ancora essere al top.

Tra i possibili flop, attenzione proprio a Fofana, ancora lontano dai ritmi richiesti, e a Zaniolo, che rischia di diventare un corpo estraneo se subentrasse senza un contesto tattico favorevole. Al contrario, Modric, Rabiot, Kristensen T., Atta e Pulisic sono i nomi che possono realmente spostare gli equilibri e incidere positivamente sulla gara.

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