RedazioneFranco Collavino, dirigente dell’Udinese, ha espresso grande insoddisfazione dopo il ko contro il Sassuolo, soffermandosi sulle decisioni arbitrali supportate dalla tecnologia.
Secondo Collavino, l’intervento della video assistenza avrebbe finito per generare più incertezza che trasparenza: “Abbiamo verificato gli episodi e restano molte perplessità. In particolare, il primo caso non è stato affatto limpido: le riprese erano tutt’altro che chiare e il direttore di gara, che si trovava vicino all’azione, aveva già valutato l’evento in modo appropriato dal nostro punto di vista.”
Collavino sottolinea che la seconda situazione è stata ancor più controversa: “Solet ha subito un evidente colpo e la valutazione dell’entità non spetta alla VAR, soprattutto perché non c’era un errore manifesto. Ci aspettavamo, semmai, che il regolamento fosse applicato con maggiore coerenza”.
Dal canto suo, il tecnico Runjaic ha preferito concentrarsi sulle chances sprecate dalla propria squadra: “Quando si perde, è semplice trovare alibi, ma ci siamo fatti sfuggire opportunità importanti, come quelle di Zaniolo e Kristensen. Conosciamo il funzionamento della tecnologia, anche se spesso le interpretazioni ci sfuggono. Credo che stavolta ci sia stata anche una buona dose di sfortuna, specie nell’episodio su Solet.”
Infine, Solet ha manifestato il proprio rammarico: “I due rigori annullati ci hanno penalizzato. Soprattutto nel mio caso, il fallo era netto al 100%”.
Durante la sfida, nel corso del primo tempo, Perenzoni aveva inizialmente concesso due penalty ai friulani. Il contatto tra Laurienté e Zaniolo all’interno dell’area del Sassuolo, però, è stato poi tramutato in fallo in attacco. Un secondo episodio, che ha visto protagonista Solet anticipare Waluckiewicz, è stato giudicato diversamente dopo la revisione al monitor, annullando la massima punizione per un intervento ritenuto regolare dal direttore di gara.
