Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 8º turno di campionato 2024/25.
ATALANTA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
BOLOGNA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
CAGLIARI
In attesa della conferenza.
I convocati per #UdineseCagliari 👇 pic.twitter.com/Ct40li8ysp
— Cagliari Calcio (@CagliariCalcio) October 24, 2024
COMO
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EMPOLI
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
FIORENTINA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
GENOA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
INTER
È sempre una gara sentita dai tifosi, quanto conta per voi?
“Tutti sappiamo l’importanza della partita, cosa comporta per la nostra società, per i nostri tifosi, per noi stessi. È la nona di campionato e sicuramente non sarà decisiva, ma sarà importante. Si affrontano due ottime squadre che hanno avuto praticamente lo stesso cammino”.
Come sta l’Inter, anche a livello fisico?
“Ci arriviamo bene, con una striscia di cinque vittorie consecutive. Purtroppo abbiamo avuto qualche problemino, che ci limiterà in queste gare fino alla sosta. I giocatori sono pronti, domani cercherò di mettere in campo la miglior formazione possibile”.
Inter e Napoli favorite per lo scudetto secondo Motta.
“Sapete come la penso per quanto riguarda le griglie, credo ci saranno tante squadre in corsa. Molte hanno investito tanto e hanno colmato il gap, dipenderà da tante cose. Sarà un campionato equilibrato”.
Chi giocherà in regia e cosa può dare?
“Sappiamo cosa rappresenta Calhanoglu per noi, è un top mondiale. Il suo sostituto naturale è Asllani, se mi darà le giuste garanzie giocherà lui: è un giocatore migliorato tantissimo negli anni, la sua sfortuna è avere Hakan davanti. Purtroppo ha avuto un problema prima di Roma: ieri ha fatto il primo allenamento, non è andato male e bisognerà valutare. Nello stesso ruolo avremmo Barella e Zielinski, mi porterò questo dubbio fino a domani sera”.
Qual è il prossimo step di crescita per l’Inter?
“Beh, dopo uno scudetto e una finale di Champions uno potrebbe pensare di fermarsi, invece io voglio continuare a migliorare col mio staff. Il calcio evolve, le squadre diventano sempre più organizzate e bisogna fare sempre meglio. Tutte le partite diventano difficili, basta pensare all’ultima contro una squadra che sta faticando e ci ha creato difficoltà. Dobbiamo migliorarci giorno dopo giorno”.
La Juventus concede poco e produce poco, può questo cambiare il vostro atteggiamento?
“Da quando sono qui abbiamo giocato dieci volte questa gara e c’è sempre stato grandissimo equilibrio, peraltro due sono finite ai supplementari perché erano finali. Sarà una gara molto equilibrata: la Juventus ha perso la prima partita due giorni fa, è la migliore d’Europa per i gol subiti. È un’ottima squadra con un ottimo allenatore che mi piace tanto, ha fatto grandissimi investimenti e sarà protagonista tutto l’anno”.
Quanto è cambiata la Juve?
“Ha cambiato i propri principi, Allegri aveva i suoi e Motta ne ha altri. Con Allegri sono sempre stati campionati tirati e finali tirate, è un allenatore che stimo molta come Motta: col Bologna sono state partite difficilissime, ora allena la Juve e ha fatto un ottimo percorso finora, sia in campionato che in Champions League”.
L’anno scorso battere la Juve in casa vi fece partire verso lo scudetto. Cosa aggiungerebbe vincere domani?
“Darebbe grandissima consapevolezza, però secondo me rispetto allo scorso campionato ci sono differenze: era una gara di ritorno, stiamo parlando di un’altra gara. Ora siamo alla nona di campionato e sappiamo cosa rappresenta, dovremo fare una grande partita”.
Motta, come Conte, si è nascosto. Voi non l’avete mai fatto, vi dà fastidio?
“Io non so se sia una strategia o altro, posso parlare per me. Sappiamo che partiamo da inizio stagione con obiettivi chiari, poi il nostro è di fare più partite possibili per far sì di arrivare il più avanti possibile nelle coppe e cercare di dare soddisfazione in campionato. Poi ci sono 4-5 squadre accreditate. come noi, ci sono squadre che hanno fatto grandissimi investimenti”.
A che punto è Buchanan?
“Ha fatto ieri il primo allenamento in gruppo, l’abbiamo aspettato e voluto. Potrà darci soddisfazioni, è un ottimo giocatore che si stava inserendo bene e ha avuto questo problema. Adesso con l’assenza di Carlos lì a sinistra siamo in emergenza, però abbiamo visto la partita di Bisseck a Berna sul centrosinistra. C’è Darmian che all’occorrenza può giocarci tranquillamente”.
La pioggia quanto influirà su preparazione e scelte?
“No, solo l’allenamento mi farà vedere cosa mi dimostreranno i ragazzi. Veniamo da due partite dispendiose, a Berna abbiamo speso tanto”.
Con tante partite da giocare e qualche indisponibile servono tutti, come sta Zielinski?
“Sta lavorando molto bene, è un giocatore che ho voluto insieme alla società. È un giocatore completo, purtroppo ha avuto un problema nel precampionato che l’ha rallentato un po’. A Berna mi è piaciuto come è entrato, sicuramente sarà un giocatore che ci aiuterà”.
La partita contro la Juventus che le ha dato soddisfazoine?
“Penso all’anno scorso, venivamo dal trionfo in Supercoppa e la Juve ci aveva riavvicinato, non mollava. Era una grande minaccia per noi, vincere a San Siro davanti ai nostri tifosi è stato fantastico”.
Domani sfida tra Thuram: cosa significa giocare contro il proprio fratello?
“Sono sensazioni che rimangono dentro, io ho sfidato Pippo otto volte da calciatore e qualcuna meno da allenatore. Penso al primo Juventus-Piacenza al Delle Alpi, fu qualcosa di emozionante che rimarrà. Marcus e Khephren si sono già incontrati in coppa di lega francese, però domani sarà Inter-Juventus e questa sensazione rimarrà a loro per tutta la vita, come ai loro giocatori. Se penso ai miei, mi ricordo quella prima partita e poi in carriera ci siamo giocati scudetti all’ultima giornata, con tantissime emozioni. A questa domanda penso subito a quel Juventus-Piacenza perso 1-0 con gol di Pippo Inzaghi”.
L’Inter è tornata ai livelli dell’anno scorso?
“Beh, cinque vittorie di fila danno fiducia, ma sappiamo che avremmo potuto fare anche meglio. Ci sono stati momenti in cui abbiamo sofferto da squadra e ci siamo aiutati, dovremo fare ancora meglio”.
In attesa dei convocati.
JUVENTUS
Quanta voglia c’è di tornare subito in campo?
“C’è sempre voglia di andare in campo nello stesso modo. Noi siamo concentrati e determinati per quello che sappiamo fare”.
La Juve come deve vincere?
“La Juventus deve giocare la sua partita come ha sempre fatto. La partita ha una sua storia come sempre. Noi dobbiamo portare la partita dalla nostra parte. Inter e Napoli sono le favorite per questo campionato. Noi dobbiamo essere concreti e alzare le probabilità di portare dalla nostra parte la partita”.
Si è ristretto il gap dall’Inter?
“Non lo penso io. Sono i fatti che lo dicono. È oggettivo che le favorite del campionato sono Napoli e Inter. Domani dobbiamo affrontare l’Inter con concentrazione e coraggio”.
Dove ha lavorato post Stoccarda?
“Non c’è da lavorare sulla testa, stanno bene. Giustamente in una squadra storica come la nostra le esigenze sono altissime, è la prima sconfitta ed è arrivata in questa stagione. Quando si vince, si fa lo stesso. Si passa lo stesso. Non c’è tempo di festeggiare, di fare che cosa sulla vittoria. Si lascia il passato, Stoccarda è nel passato, e poi andiamo a giocare con l’Inter. Grande ambiente di calcio da vivere, siamo lì domani per fare la nostra prestazione”.
Vlahovic ha bisogno di Yildiz alle sua spalle?
“Può essere? Abbiamo segnato in tanti modi. Uno di quelli… perché no? Vedremo domani”. “.
La preoccupa la sconfitta con lo Stoccarda?
“Lo Stoccarda rimane nel passato. Siamo convinti del nostro gioco, della nostra idea. Prossima partita: l’Inter. Grande gara, da giocare, da vivere, come sempre al massimo”.
Come mai non sta incidendo il suo passato all’Inter?
“Ho giocato nell’Inter, Barcellona, Atletico Madrid, Genoa e Psg, dove non solo a livello sportivo, ma anche umano, ho provato a fare le cose giuste senza avere nessun interesse, niente dietro da nascondere. Sono stato sempre io, nel bene e nel male, per come sono fatto. Mi sono sempre comportato bene con le persone, dovunque vado come ex vengo trattato bene. E ringrazio queste persone, per l’accoglienza e l’aiuto durante la mia carriera, la mia vita. Magari quando uno si comporta nel modo giusto…”
Come sta vivendo la partita?
“La vivo molto bene, perchè la vivo come la prossima partita. Come sempre andiamo in campo al 200%. Non c’è una partita in cui noi non andiamo in campo in questo modo. Si può vincere e si può perdere, ma cercando di ottenere il risultato migliore. Lavorando con impegno per arrivare a queste partite facendo bene il nostro lavoro”.
Ha preparato qualcosa per la fascia sinistra dell’Inter?
“La fascia di domani e lo vedremo domani. Non è solo Dimarco, ma anche Bastoni e Mkhitaryan che attaccano tanto. Fascia importante, con giocatori forti. Non sarà 1 contro 1, ma collettivamente serve una grande prestazione per portare a casa il risultato”.
Può giocare Perin?
“Si domani possono giocare tutti. Tutti stanno bene”.
Novità sugli infortunati?
“No domani non recupereremo nessuno. Tutti quelli presenti in Champions sono quelli per domani”.
Questa gara ha un peso diverso?
“No. È la prossima partita del calendario e va affrontata come sempre. Dopo questa partita ne mancheranno tantissime”.
Dove può portare la partita l’Inter dal punto di vista del gioco?
“È una squadra che gioca molto bene a calcio, che ha messo tante squadre in difficoltà sui contropiedi. E’ una squadra molto pericolosa, si ricompattano, soprattutto quando una squadra va ad attaccare hanno una buona fase difensiva sul recupero, è molto veloce in avanti e dobbiamo essere molto attenti”.
La Juve ha un solo attaccante mentre l’Inter ha 5 giocatori offensivi. Su quali equilibri si gioca la sfida?
“Se la pensi così, rispetto la tua opinione. Domani si affrontano due grandi squadre, con grandi giocatori, collettivamente noi dobbiamo fare un’ottima fase difensiva e un’ottima fase offensiva. Attenti nelle transizioni e giocare molto bene. Sarà un momento molto importante, affronteremo una squadra che mette in difficoltà tantissime squadre”.
In attesa dei convocati.
LAZIO
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
LECCE
Quali parole ha usato per tirare su il morale della squadra?
“È stata una settimana molto brutta per tutti quanti. Quando succedono fatti eclatanti all’interno di un periodo negativo tutti parlano per chiarirsi, ma la ricetta è quella dei fatti: far corrispondere alle parole i fatti. Una squadra che deve salvarsi ha un percorso lungo 38 partite e deve trovare solidità. Questo è il primo passaggio da trovare in questo momento”.
Gli errori commessi con la Fiorentina.
“La scorsa settimana era stata bellissima, ci eravamo allenati benissimo con intensità. Lasciava presagire altro. I primi 20 minuti sono stati nella stessa direzione della settimana, poi è bastato pochissimo perchè tutto questo venisse meno. Nella partita ho cercato equilibri che non ci sono stati. Volevo una squadra più pericolosa in fase offensiva e nei primi 20 minuti abbiamo avuto 2-3 potenziali occasioni. Contestualmente però abbiamo dimostrato poca solidità. Non possiamo perderci 1-2-3 giocatori con troppa facilità e questo ha messo in difficoltà il centrocampo”.
La partita col Verona può influenzare le scelte?
“Certo, soprattutto le situazioni mezze e mezze. Su chi sta benissimo non ho dubbi. Sulle situazioni mezze e mezze non vanno cercati rischi”.
Pelmard o Jean (con Baschirotto terzino)?
“Non so dire chi è più pronto. Probabilmente vedremo tutte e due le soluzioni perchè non so se i ragazzi possono avere 90 minuti. Risponderà il campo”.
Banda?
“L’ho trovato bene ma non l’ho voluto sovraccaricare anche perchè poi dopo Napoli ci sarà un solo allenamento in vista di Verona. Il suo mi sembra un percorso positivo”.
In attesa dei convocati.
MILAN
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
MONZA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
NAPOLI
Dobbiamo aspettarci un turnover massicio, moderato o un turnover?
“Perchè? Non mi piace parlare di discorsi di turnover, per me sono tutti titolari, poi ci sono scelte da fare in base a ciò che vedo, magari qualche acciacco che voi non potete sapere anche se vedo che riuscite a sapere l’85% di ciò che accade (ride, ndr). Cercherò di mettere la miglior formazione in campo, la formazione che penso sia quella giusta anche perché c’è una partita da disputare col Lecce per continuare a fare risultato e questo è alla base di tutto, poi ho ancora domani per prendere le decisioni finali e stilare l’11 iniziale”.
Che approccio si attende domani? Come ha detto lei, il primo tempo a Empoli non è stato fatto bene.
“Sì, mi auguro un approccio diverso, ad Empoli non credo sia stato un approccio voluto da me o dai calciatori, a volte ci sono anche gli avversari, situazioni esterne che portano poi a trovare quelle difficoltà. Vogliamo migliorare, far meglio rispetto ad Empoli”.
E’ una gara speciale per lei Napoli-Lecce, la giornata propone anche Inter-Juve. Che tappa è questa giornata?
“Sapete benissimo che non vado mai a guardare le altre avversarie, penso alla nostra partita e deve essere così per me, per la squadra, per tutto l’ambiente. Deve esserci la partita che ci permette di aumentare punti che ci potranno tornare utili quando ci saranno delle difficoltà. Siamo concentrati solo sulla nostra partita per dare continuità ai risultati sapendo che arriveranno difficoltà e dovremo superarle”.
La partita col Lecce è emotivamente particolare per lei, proprio nello stadio in cui segnò il suo primo gol.
“Ci sono i sentimenti e poi c’è la professione. Bisogna divedere le cose, non accomunarle. Rappresenta le mie origini, i campi polverosi, la squadra di mio padre dove sono cresciuto, facendo tutta la trafila fino alla Serie A, per poi passare alla Juve a 21 anni. E’ sempre parte del mio cuore, nessuno me lo toglie. Poi c’è la partita, un avversario da battere”.
Come sta Raspadori? In che dualismo lo inseriamo?
“Sta lavorando bene, come tutti gli altri. Lo vedo sempre molto positivo, concentrato, lui per me è un attaccante, un secondo attaccante. Come stiamo giocando, un po’ quello che sta facendo McTominay, una punta ed una seconda punta, lo vedo in quella posizione”.
Il rinnovo di Kvara che si trascina dall’estate, le sta dando fastidio? Ne sta parlando con lui?
“E’ da un bel po’ che se ne parla, sicuramente c’è una discussione tra club e entourage del giocatore e calciatore stesso. Entrare nei dettagli precisi… c’è il club ed il direttore sportivo, parleranno loro eventualmente di cifre. Io non entro in cose particolari. Posso dire, quello che chiedo a Kvicha, che continui a fare ciò che sta facendo, concentrato sulla stagione, lui è serio, professionale, esemplare, questa stagione per noi è importantissima, poi mi auguro che le cose possano sistemare trovando un accordo, ma so anche che nel calcio tutto può succedere e ci deve essere un accordo che soddisfi tutti, in ogni caso chiedo di onorare la meglio al meglio, facendo il massimo fino alla fine della stagione. Io non vado oltre e non voglio che il calciatore vada oltre, come i media e tutti, al di là che si raggiunga o meno l’accordo, lui deve essere totalmente concentrato come sta facendo. Non vedo problemi, chi vivrà vedrà”.
Come ha visto Lukaku? Ha già idea di come gestire queste pause che ha sempre avuto?
“Ha lavorato come sempre, è sereno, non vedo problemi anche come gestione, non c’è nulla di programmato, in base a ciò che vedo in settimana o pure in partita io decido”.
Ha la sensazione che qualcuno aspetti il ciclo di big-match per vedere il Napoli in difficoltà?
“Noi lavoriamo ogni giorno per metterci nelle condizioni migliori per ogni partita, il campionato è partito con una sconfitta a Verona che non era preventivata ed è venuto giù di tutto, poi è successo l’opposto e siamo in testa alla classifica. Io dico sempre di trovare un equilibrio, è alla base di tutto, lo dico perché vedo certe cose ogni giorno. Rispetto tutte le opinioni, spesso soggettivo perché non valutano la realtà, ma andiamo avanti pensando a noi stessi, a crescere, a migliorare, per abbreviare quanto prima il percorso. Solo chi non ha mai vinto può dire delle fesserie… ne sento tante in giro. Chi ha vinto sa cosa bisogna fare per tornare a vincere, per costruire basi solide e durature. Ognuno può dire ciò che vuole, spesso sono giudizi soggettivi, noi dobbiamo essere equilibrati e credere nel lavoro, sapendo che avremo momenti anche con risultati negativi e non per questo bisognerà buttare tutto”.
Ci racconta l’esperienza in metro per la foto ufficiale. C’è un legame stretto con la città.
“E’ stato molto bello, dopo tanti anni di calcio è la prima volta che partecipo a questa situazione. Abbiamo fatto la foto alla metro di Chiaia, tra le 6 più belle in Europa, ma penso che questo legame con la città debba essere coltivato con amore e possiamo farlo solo dando tutto, la città dà tanto e noi dobbiamo avere voglia di ricambiare la passione che c’è sempre stata, non è che arriviamo noi ed è uscita fuori. Noi siamo di passaggio, sempre, come altri, ma la passione qui non sarà mai di passaggio, ma è fissa perché Napoli è amore e passione”.
Neres più in ballottaggio con Kvara che Politano per caratteristiche, chi è quindi il sostituto di Politano?
“Sì, l’altra volta risposti su Kvara-Neres, sempre tenendo conto che quando si affrontano squadre che ci occupano i 5 canali offensivi e lì c’è l’obbligo di abbassare o un esterno come Politano oppure altre squadre abbassano un centrocampista tra i centrali per far diventare la linea a 5. Mi fu fatta una domanda anche post-Empoli, è una questione tattica, noi abbassiamo Politano, ma potremmo abbassare Lobo o Gilmour per non avere l’inferiorità nei 5 canali. Se non ci attaccano in questa maniera c’è la possibilità di vedere Neres insieme a Kvicha. L’equilibrio è alla base di tutto, dietro Matteo ci sono diverse soluzioni, le proviamo ad ogni allenamento, c’è un alter ego… vediamo, vedrete in futuro e avrete la risposta”.
Sulle difficoltà di Lukaku ad Empoli, causate anche dal rendimento della squadra?
“Mi sembra molto limitativo parlare di Lukaku nel primo tempo, c’è da parlare dell’intera squadra e io sono stato chiaro ed ho definito negativa in tutti gli elementi. Non c’è da dire questo ha giocato male o bene, la prestazione del primo tempo è stata negativa, poi è cambiata nella ripresa cambiando atteggiamento e alcune situazioni di gioco. E’ limitativo soffermarci su un solo nome”.
La voglia e la rabbia di Simeone rappresenta l’anima che deve avere questo Napoli?
“L’input che Giovanni ha avuto quando è entrato, come Olivera o altri, pure Pasquale diverse volte, devono essere sempre degli schock in positivo, mi aspetto questo dai ragazzi e che faccia capire anche a chi gioca quanto è fortunato”.
PARMA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
ROMA
Come sta la squadra? A Dybala e Pellegrini sta mancando il gol?
“Stanno bene, Pellegrini è stato molto sfortunato in zona gol. Non è riuscito ancora a sbloccarsi ma vedo bene sia lui che Paulo. Ovviamente tutto il gioco dipende dai loro gol perché sono vicini alla porta, speriamo di migliorare. Mancini? Ieri si è allenato, sta bene. Vedremo per Soulé che ieri aveva la febbre”.
Quali sono le insidie della Fiorentina?
“Ha 20 elementi di tanta qualità, ora ha fatto acquisti importanti. La strada che ha intrapreso è quella giusta, parliamo di una squadra di grande valore”.
Cosa manca alla Roma per segnare di più?
“Manca un po’ di tutto, ci sono stati anche pali e occasioni sprecate. Dobbiamo avere più convinzione, ci stiamo lavorando. Speriamo che tutti si sblocchino”.
Domani si aspetta una risposta importante sulla mentalità vincente?
“La squadra ha preso la strada giusta su tante cose, lo abbiamo visto anche in Europa League. Per vincere le partite non bisogna avere cali di tensione ed essere più cattivi in zona gol. Siamo dietro, quindi ogni partita è fondamentale”.
Perché Hummels sta trovando poco spazio? Può giocare insieme a Ndicka e Mancini?
“Vale quello che ho già detto, scelgo in base a quello che vedo durante l’allenamento. Gioca chi mi dà più sicurezze. Età, curriculum. L’allenatore non lo guarda. Si tratta di una scelta tecnica. Anche Hermoso sta trovando poco spazio, nonostante la sua esperienza all’Atletico Madrid. Ndicka può diventare un top player sul centro destra, domani avrà una prova molto difficile contro Kean. Non c’è altro motivo. E’ una scelta tecnica”.
Quando torneranno Saelemaekers ed El Shaarawy?
“Saelemakers sta andando bene. Non voglio anticipare troppo. Rientrerà piano piano. Stephan Rientrerà dalla prossima o da quella dopo ancora. Grandi complimenti a Zalewski per l’ultima partita perché è andato bene. Ha avuto una buona reazione. Mi dispiace la situazione in cui si trova. Ha fatto un’ottima gara. Mi ha dimostrato che è forte e non è un bambino. Ha dribbling e crea superiorità numerica. In partite molto chiuse Zalewski ed El Shaarawy mi danno questo”.
A che punto è la Roma di Juric? Crede che La Rosa è attrezzata per arrivare nelle prime 4 posizioni?
“Penso che su tante cose siamo andati oltre, molto bene, penso che c’è da costruire ancora un po’. Vincere le partite ci aiuterà. Se ogni giocatore migliora, a migliorare è la squadra. Il mio scopo è quello di migliorare giocatori che non sono al top. A disposizione ho tanti giocatori che possono ancora crescere. Questo è l’obiettivo”.
In attesa dei convocati.
TORINO
Come sta la squadra?
“Bene, stiamo molto bene, a parte l’arrabbiatura di Cagliari. L’abbiamo analizzato, ora pensiamo meno alle prestazioni e più ai punti. Servono voglia e determinazione per migliorare in ciò che stiamo subendo, quindi la voglia di non prendere gol, e raccogliere punti per invertire trend negativo”.
Como di Fabregas?
“L’ho affrontato l’anno scorso, nella parentesi Chelsea l’ho allenato tra virgolette. E’ stato un giocatore che mi ha insegnato tanto, lo prendo anche come esempio: è un giocatore vincente. Hanno inserito tanti giocatori di qualità, ma noi guardiamo a noi stessi e andiamo avanti per la nostra strada”.
Vedremo turnover?
“Dipende da chi hai a disposizione. Recuperiamo tanti ragazzi, vediamo una gara per volta”.
Come sta Sanabria? Gioca?
“Sì, ieri ha avuto la febbre ma oggi sta bene e si allena. Anche Karamoh e Pedersen hanno smaltito la febbre, siamo fortunati…”.
Cosa manca per i risultati?
“Stiamo offrendo grandi prestazioni, ma non è abbastanza. E’ un peccato buttare via prestazioni come a Cagliari, ora dobbiamo migliorare”.
C’è da registrare qualcosa in difesa o è legato ai momenti della partita?
“Abbiamo subito ma anche segnato negli ultimi 15 minuti, non è un discorso di condizione fisica. E’ una questione di attenzione e concentrata, bisogna allenarla tutti i giorni: non sul campo, ma nei particolari. E la stiamo registrando”.
C’è stata la visita del presidente Cairo: possiamo sapere su che tasti ha battuto? E’ da un po’ che non si vede…
“E’ venuto a caricare la squadra, è stato importante quando le cose non vanno bene. E’ stato un discorso motivazionale”.
Spesso ha insistito sulla prestazione…
“A me non piace fare i punti senza prestazioni. Abbiamo sempre fatto le prestazioni, ma serve la cattiveria per raggiungere il risultato. E se lo raggiungo senza prestazioni, non abbiamo fatto nulla. Dobbiamo giocare a calcio, a Cagliari non è possibile andare sul 2-1 e poi perdere”.
C’è la possibilità del passaggio alla difesa a quattro?
“Me la fate sempre questa domanda…Non sono integralista, ho sempre detto che questa potrebbe essere un’ipotesi ma bisogna anche guardare centrocampisti e attaccanti per sapere cosa puoi fare. E’ un discorso collettivo, i gol subiti si possono migliorare con la difesa a cinque o a quattro”.
Maripan può giocare dall’inizio?
“E’ una risorsa importante, è il capitano del Cile”.
E Vlasic a ridosso della punta in un 3-5-1-1?
“L’ho provato ieri con la mancanza di Sanabria”.
Sanabria ha risposto bene a Cagliari: ora qual è il messaggio che lancia a Tonny per il futuro?
“Non devo lanciargli messaggi…Ha fatto grandi prestazioni, ha segnato in Nazionale e a Cagliari. E’ un ragazzo che si prende le sue responsabilità, è ciò che cercavamo da tutti. Abbiamo segnato il doppio dei gol dell’anno scorso con sette giocatori, ma sono d’accordo che non possiamo prenderne così tanti. Devo lavorarci”.
Deve lavorare più sulla testa o sulle manovre e sulle giocate per i gol subiti?
“E’ un lavoro individuale, i gol presi sono in tanti casi perché si perde l’uomo. E poi c’è l’aspetto della testa, l’autogol di Cagliari è da mangiarsi le mani…Sono determinato, sapevo che avrei passato questi momenti ma se li passiamo diventiamo più forti”.
Gineitis può essere utilizzato sulla fascia?
“Penso che non sia il suo ruolo…A me piace tanto da mezzala, si sta completando. Ha un tiro incredibile”.
Coco ha bisogno di una pausa?
“No. Il campione deve uscire da solo: tutti li passiamo, ha fatto vedere le sue potenzialità e le farà rivedere. Forza e coraggio e andiamo avanti”.
Come si allenano cattiveria e concentrazione?
“Parte da lontano, dai dettagli, e non sono solo all’interno del campo ma anche da dove vuoi arrivare. Magari arrivare 10 minuti prima, questa è mentalità. Piano piano la inserirò. E’ un passaggio, tutto questo va tradotto nel lavoro collettivo. E anche un compagno deve sapere coprire un errore dell’altro”.
Coco e Maripan possono fare i braccetti?
“Coco può fare tutti e tre i ruoli, ha caratteristiche per poterlo fare. Maripan, per esperienza e carisma, è più adatto come centrale della difesa a tre”.
Qual è la situazione infortunati?
“Gli altri stanno bene”.
Ricci non è meglio come play tipo in Nazionale?
“Se siete più attenti, è quella la variazione: palleggiamo con il doppio play. Ritengo Ricci importante per uscire dalla prima costruzione, dopo l’assenza di Duvan è questa soluzione. Può fare la mezzala, il play, deve essere più convinto a fare gol. Ma è un giocatore che può ricoprire più ruoli”.
Avete avuto novità in più da Schuurs?
“Ne abbiamo parlato l’altra volta, è a Londra dal professor Williams e per un periodo farà riabilitazione lì”.
Paolo Vanoli ha selezionato 2️⃣ 3️⃣ calciatori per il match di questa sera 🌙 pic.twitter.com/ErjJsIs975
— Torino Football Club (@TorinoFC_1906) October 25, 2024
UDINESE
Sfida con il Cagliari, c’è qualche novità sugli infortunati?
“Domani giocheremo contro una squadra che ha grande energia, mi piace come gioca, il Cagliari lotta fino alla fine, sono in grado di recuperare da situazione di svantaggio. Tutte le partite che hanno giocato sono state difficili anche per l’avversario. Anche noi possiamo farlo, domani giocheremo in casa e il nostro obiettivo è riuscire avere la meglio di una squadra come il Cagliari. Per quanto riguarda gli infortunati non possiamo farci niente, Thauvin non ci sarà, non so se rientrerà la prossima o ancora quella dopo, per il suo stile di gioco dev’essere al 100%, finchè ha un po’ di dolore non può allenarsi al meglio. Conosciamo i punti di forza del Cagliari, dobbiamo fornire una buona prestazione anche grazie al dodicesimo uomo, i nostri tifosi sono eccezionali, vogliamo sfruttare il loro sostegno per portare forza ed energia sul campo”.
Rui Modesto a che punto è del suo percorso?
“Poteva giocare la gara con il Milan ma anche quella prima, lui si allena bene ma devo fare delle scelte, ha fatto minuti con la nazionale, in Coppa Italia è stato ordinato. Non vede l’ora di giocare in Serie A ma sono cose da valutare in modo ponderato, è un’opzione che ho in mente, gliel’ho detto anche due giorni fa, deve continuare a lavorare come sta facendo, allenandosi bene, non so se domani giocherà ma è una possibilità”.
Davis può essere un’opzione? Ekkelenkamp?
“Per quanto riguarda Ekkelenkamp non sappiamo se sarà a disposizione, dobbiamo valutare un attimo la situazione e vedere come preparare la partita, abbiamo buone opzioni con Davis e Lucca. Il tandem è una possibilità. Davis ha dovuto lottare a lungo con gli acciacchi fisici, ha lavorato molto per trovare una condizione ottimale. Adesso Davis può giocare spezzoni più grossi, vedremo se riuscirà a giocare per 90 minuti, ma può giocare dal primo minuto”.
C’è voglia di rivalsa dopo quanto successo a Milano?
“Abbiamo subito decisioni criticabili, ma non ci pensiamo, voglio lavorare dove posso effettivamente incidere. So che errare umanum est, si commettono errori, anche io ne commetto, ma non vorrei parlare dell’arbitro, so che il ruolo dell’arbitro è molto difficile. Deve prendere decisioni e a volte è difficile quando si ha poco tempo. Le buone squadre traggono insegnamenti da partite del genere, vogliamo portare sul campo ancora più volontà e dobbiamo fornire una prestazione anche migliore con il Cagliari, è assolutamente necessario se vogliamo vincere, servirà una certa rabbia, servirà energia mantenendo l’equilibrio, siamo contenti di poter di nuovo giocare in casa, giocheremo contro una squadra forte e poi ci saranno diverse partite ravvicinate che avranno ognuna la propria storia”.
Ekkelenkamp ha un problema fisico?
“Oggi non si è allenato, vedremo se potrà esserci per domani, valuteremo se riuscirà a essere della gara”.
VENEZIA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
VERONA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.