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Tutti i convocati e le conferenze del 7º turno 2024/25

Potrete trovare tutti i convocati e le conferenze del 7º turno di campionato per fare al meglio le vostre valutazioni sull’undici da schierare al fanta.

Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 6º turno di campionato 2024/25.

ATALANTA

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

BOLOGNA

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

CAGLIARI

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

COMO

Conferenza stampa ✅

Felice dei tanti complimenti?

“Onestamente no, c’è troppa euforia attorno al Como e non è mai una cosa buona. Stiamo lavorando partita dopo partita e dobbiamo acquisire la giusta mentalità. Solo così si cresce. Conte non lascia mai i suoi giocatori accontentarsi, questo lo ha reso grande e da qui dobbiamo imparare anche noi”.

Tutti a disposizione?

“Fortunatamente sì, tranne un giocatore. Il 99% della squadra è a disposizione, eccezion fatta per Cerri che è ancora out. Tutti gli altri hanno recuperato e sono convocabili. Ho molta fiducia dei miei ragazzi, anche di quelli che giocano meno. Avremo bisogno di tutti”.

Nico Paz?

“È un giocatore speciale, ha grande qualità. Lasciamolo crescere in pace, giocava nella Serie C spagnola e ha solo 20 anni. Arriverà in Nazionale di questo passo, ma deve farlo nel momento giusto”.

Belotti?

“Il Gallo ha un po’ sofferto il cambio, ma sta lavorando benissimo. Cutrone sta facendo bene, ma Andrea è un giocatore importante per noi”.

Cutrone in Nazionale?

“Spalletti non me lo ha ancora chiesto, ma se succede siamo felicissimi. Ho visto il CT e gli ho lasciato il mio numero, ha tutto per arrivarci”.

Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

EMPOLI

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

FIORENTINA

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

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GENOA

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

INTER

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

JUVENTUS

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

LAZIO

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

LECCE

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

MILAN

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

MONZA

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza e convocati.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

NAPOLI

Conferenza stampa ✅

Come si gestisce questo primo posto un po’ inatteso?
“Lavorando seriamente, sappiamo benissimo che siamo all’inizio e come dico sempre è un periodo di assestamento un po’ per tutte le squadre. Il fatto che in vetta si siano alternate sei squadre diverse dimostra questo. Per noi è importante che anche in un periodo di assestamento aver messo fieno in cascina, ti fa essere più tranquillo anche quando ci sarà qualche momento un po’ più duro. Noi continuiamo a credere percorso che stiamo facendo, crescendo nelle conoscenze, nella voglia, ed in tutti i concetti tattici, ampliando anche altri discorsi e devo dire che sono molto soddisfatto perché ho il piacere di lavorare con un gruppo che mi dà ampia disponibilità”.

Il Como l’ha colpita? Fabregas aveva l’attitudine da giocatore per fare l’allenatore?
“Con Cesc abbiamo vinto col Chelsea la Premier, abbiamo condiviso momenti importanti, ho sempre pensato potesse fare l’allenatore, giocava in mezzo al campo, era uno che ti chiedeva sempre il perché di alcune cose, sono contento per lui, sta facendo un percorso veloce, bello, ma si sta dimostrando molto preparato sotto tutti i punti di vista. Il Como è la squadra rivelazione, nelle ultime tre gare poteva fare 9 punti, col Bologna vinceva 2-0 contro una squadra di Champions, poi hanno battuto Atalanta lì e non è una passeggiata di salute e poi col Verona. Hanno salute, qualità perché alcuni giocatori avranno un grande futuro, Fadera, Nico Paz, lo stesso Perrone ed hanno anche esperienza con Cutrone che sta facendo un avvio incredibile, Sergi Roberto. Ci daranno grossi problemi, arrivano con autostima, entusiasmo, ma noi ci stiamo preparando”.

50mila di media a partita al Maradona, ha allenato Juve, Chelsea, Tottenham quanto è importante avere stadi di proprietà pensati per il calcio?
“In Italia siamo un po’ indietro, ho lavorato in Inghilterra e lo stadio di proprietà come il centro sportivo sono elementi fondamentali per la crescita di un club. Anche nelle serie minori hanno centri sportivi che quando li vedi non ci credi, oltre allo stadio, sono step che in Italia che piano piano, o meglio in maniera veloce (ride, ndr), bisognerà fare. Stadi come il Maradona, San Siro, Olimpico, fanno parte della storia, riconosciuti in tutto il mondo, troverei il modo affinché possano diventare più accoglienti, ma pensare di cambiare totalmente non mi trovate favorevole. San Siro… la prima cosa che mi dicevano da ragazzo è che se non giochi lì non puoi essere definito calciatore. Le strutture vanno migliorate, ma mi dispiacerebbe vederli come pezzi da Musei”.

Quanto è vicino o lontano Lukaku alla condizione ottimale che lei attende?
“Sta lavorando, inizia a fare gli stessi carichi dei compagni, poi ha bisogno di lavoro specifici perché la sua macchina è diversa da tanti altri, ma ora inizia a stare in buona condizione, è integrato alla perfezione e per me in campo è uno che al di là di tutto sposta sempre gli equilibri”.

Cosa si aspetta col Como? Cosa c’è da migliorare?
“Come tutti lavoriamo per continuare a migliorare, in tutto, tatticamente, nella gestione, nelle scelte perché a volte siamo un po’ frettolosi e non vediamo la scelta giusta ma fa parte del percorso. Quello che mi piace è vedere la disponibilità dei ragazzi nell’apprendere durante gli allenamenti o i video e la loro voglia di migliorarsi, ma sono passati solo tre mesi e ci sono margini di miglioramenti su tutto, ma vedo la crescita, non solo tatticamente, ma a che caratteriale, come determinazione, voglia”.

Ha parlato di difficoltà nello scendere in campo dopo le altre. Ora è un vantaggio?
“E’ un vantaggio se vinciamo (ride, ndr), saremo i primi a giocare e avremo la possibilità, vincendo, di restare in testa alla classifica, ora conta poco ma conta mettere tre punti in classifica. Tutte le gare sono difficili, soprattutto per noi che abbiamo intrapreso questo percorso, vincere sarebbe importante, ma affrontiamo una squadra tra le più difficili per tanti motivi, forma, autostima, ma ci stiamo preparando bene. La pressione è una cosa che comunque dobbiamo abituarci ad avere sempre, io la sento sempre, dobbiamo averla dentro di noi per i 3 punti, fa parte di un percorso sulla mentalità, quella sana pressione, anche la sana paura che ti fa alzare il livello e l’attenzione, non ti fa giocare presuntuoso, stiamo lavorando anche su questo e spero che questa pressione ce la porteremo fino alla fine e dovremo abituarci, deve essere una pressione positiva, tappandoci anche le orecchie su quello che si dice intorno. Qualche furbetto ce la vuole mettere da fuori, per coprire la propria squadra, ma fa parte del gioco. La storia insegna che gli Scudetti vengono vinti dalla storia, il valore patrimoniale della rosa ed il monte ingaggi, salvo rarissime eccezioni. Quando sento chi vuole mettere pressione su di noi… qualcuno ha voluto la bicicletta ed ora deve pedalare, a Napoli si dice Cca’ nisiciun’ è fesso”.

Kvara arrabbiato per il cambio o per i falli?
“Non ho visto, non so se era arrabbiato con se stesso o no, ha fatto quello che doveva, gol, una buona partita, ma aveva il giallo, era un po’ nervoso, ha protestato anche vivacemente ed è insolito per lui, ma a me questo nervosismo mi fa piacere, significa che è presente, sente la sfida, ma deve stare tranquillo con l’arbitro perché vogliamo finire in 11, ma lo vedo molto coinvolto anche emotivamente e voglio vedere i miei calciatori coinvolti così, anche arrabbiati con l’arbitro, significa che ci tengono”.

Dall’interno come vivete le situazioni ultrà? Quali difficoltà ci sono? Gli ultrà del Milan volevano lei, c’è il suo nome nelle intercettazioni.
“Non posso farci niente (ride, ndr). Il gradimento mi può solo far piacere, se avessi avuto contatti diretti con queste persone sarebbe stato grave, ma io non le conosco, è un gradimento da tifoso e mi può far piacere per quanto riguarda il mio lavoro anche avendo lavorato per club rivali come Inter e Juventus. L’apprezzamento del sano tifoso a me fa piacere, lavoriamo per questo al di là dei colori. Poi sul resto ho letto degli arresti, non so benissimo la situazione e non conoscendola bene è difficile esprimersi, non sarei contento. Posso dire che il calcio è felicità, gioia, condivisione, il motore è la passione sana, questo non dobbiamo mai dimenticarlo, ma poi dobbiamo pensare a fare il nostro meglio”.

Pienoni al Maradona, come vi ponete di fronte a questo entusiasmo?
“Questa passione è linfa per noi, vedere i nostri tifosi che ci seguono con questa passione ci fa piacere, non ci isoliamo assolutamente, noi vogliamo condividere con i nostri tifosi dando più del 100%. Il nostro tifoso deve vedere che in ogni partita usciamo con la maglia sudata. Ma si sta creando quest’alchimia ed io non voglio che ci chiudiamo, i ragazzi devono sentirla, deve essere una sana responsabilità. Come la mia accoglienza quando dissi io non ho fatto ancora niente, ma Napoli ti avvolge, ti regala qualcosa di incredibile, parlando con i nuovi lo senti e noi dobbiamo alimentare questo connubio, deve essere forte al di là del risultato perché lavoriamo seriamente con ragazzi seri che amano il Napoli, l’impegno non mancherà mai ed i ragazzi lo sanno e fino a quel momento ci aspettiamo un Maradona pieno”.

Con lei i giocatori crescono, Rrahmani top nelle statistiche. Che impressione ha?
“Il giocatore dopo l’esperienza con me sarà migliore, non penso di essere presuntuoso, ma parla la storia. Io so quello che do, cosa trasferisco, con quale passione, i giocatori apprezzano e si aprono. Su Amir il discorso è particolare, dissi subito i numeri difensivi in conferenza, ma anche che non poteva essere colpa dei difensori aver preso 48 gol, ma dell’atteggiamento di tutti, si difende insieme. Nell’esaltare l’aspetto difensivo di alcuni singoli dico ora che bisogna esaltare i centrocampisti, gli esterni, gli attaccanti, tutti ripiegano ed aiutano. Bisogna esaltare la fase difensiva così come quella offensiva che parte da dietro, tutto deve funzionare. Io non ho mai visto vincere squadre super-offensiva senza difendere… di solito gli Scudetti lo vincono le miglior difese, poi gli attacchi possono essere i primi o i secondi”.

Abbiamo visto Lobotka-Gilmour insieme, potremo vedere anche Anguissa-McTominay?
“Sono diversi, Lobo-Gilmour che fortemente ho voluto, ha caratteristiche simili, oggi è il giocatore che mi sta mettendo anche in difficoltà perché è forte e non sta giocando, ma ha Lobotka davanti, ma stiamo parlando di uno forte, intelligente, vede subito la giocata, anche senza una struttura è uno scozzese forte nei contrasti, nei recuperi, possono giocare insieme. McTominay-Frank insieme sono diversi invece in regia, possono giocare lì con un regista per la mia visione, poi può capitare in una gara fare legna in una parte, ma sono diversi. McTominay e Frank devono giocare con Lobo e Billy, partire insieme non credo”.

Como, Empoli, Lecce, cosa chiede ai suoi ragazzi? 9 punti?
“Chiedo di lavorare, se tu chiedi senza lavorare devi sperare nel divino. Io prima di chiedere, metto i giocatori nelle condizioni di fare i 3 punti e li cerchiamo ad ogni partita, questa è la mentalità da portare, che si giochi con la prima o l’ultima, poi sapete benissimo che in Serie A ogni partita non te la porti da casa, i 3 punti sono sempre difficili. Noi affronteremo il Como che vinceva 2-0 col Bologna, ha vinto a Bergamo e conoscete l’Atalanta, questo ti fa capire la difficoltà del campionato e dobbiamo essere lì come martelli, partita per partita per mettere fieno in cascina”.

Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

PARMA

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In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
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ROMA

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

TORINO

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In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

UDINESE

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

VENEZIA

Conferenza stampa ✅

Come avete preparato questa settimana? E per gli infortunati?
“E’ una settimana particolare, breve. Abbiamo fatto tante valutazioni rispetto alle tante cose positive viste e quelle da migliorare. Abbiamo lavorato sugli aspetti di crescita. Che ci saranno sempre. Per gli infortunati, penso che recupereremo Altare e Yeboah, vediamo nella rifinitura”.

Che Verona si aspetta?
“Aggressivo, di gamba, in un ambiente ostile e difficile. Conosco Verona e i suoi tifosi, sono stati in partita contro il Torino anche in 10”.

Cosa rimane da Roma al netto dei progressi?
“A caldo avevo rabbia, a freddo e ragionando ho visto tante cose positive. La forza ora è dare continuità a fare quello che stiamo facendo, anche se non è facile. Ho visto una squadra che ha creato tante difficoltà alla Roma, siamo stati fastidiosi. Ci vuole del tempo per arrivare dove voglio, cerco di mettere i ragazzi nelle condizioni di dare il meglio”.

Duncan come sta?
“Ha una massa muscolare importante come giocatore, penso che non ci sarà sicuramente per la prossima gara, speriamo di recuperarlo nella sosta”.

Cosa ha detto ad Oristanio dopo Roma?
“Ha avuto diverse occasioni, è un ragazzo in grande crescita. Non deve essere superficiale, ma vale per tutti. Sta crescendo tanto anche dal punto di vista fisico”.

Si trova forse a più agio vicino a Pohjanpalo?
“E’ quello che stiamo costruendo, questo vestito intorno alla squadra. Lavoro per far rendere al meglio i giocatori per le loro caratteristiche”.

Bjarkason?
“Alle volte ci sono piccole complicazioni, ci auguriamo che le risolva”.

Come vede Sagrado e Schingienne? Sono pronti?
“Credo siano in crescita. Sagrado sta lavorando con grande dedizione e determinazione. Lo stesso vale per Schingtienne, ma mi si chiederà sempre di chi sta fuori, è la normalità perché io faccio delle scelte e ci sono 25 giocatori. Loro comunque devono entrare in un campionato differente, in passato ho inserito giocatori che hanno iniziato a giocare a novembre-dicembre e poi sono riusciti a dare un grande contributo. Allenare giocatori che non giocano oggi è molto importante. Anche se sono investimenti della società serve tempo per farli rendere al meglio”.

Candela come braccetto: le sta dando qualcosa in più in quel ruolo ed è contento di giocare lì? Era una scelta legata agli infortuni?
“Penso che lui si veda meglio quando gioca e basta (ride, n.d.r.), ma non è stata una scelta dettata dagli infortuni. Ritengo che quando si gioca con la difesa a 3 a volte serva un centrale con caratteristiche differenti da quelle del classico centrale di difesa. Di volta in volta valuterò il meglio per la partita, ma è un passaggio che a me piace”.

Domani è anche un derby. E’ importante l’aspetto mentale considerando quanto sia sentita la partita?
“L’atteggiamento è la base di tutto, lo stare dentro ad una gara in tutti i momenti. Lo ribadisco sempre, serve capire e gestire i momenti della gara, è dove abbiamo peccato in tante partite e ci stiamo lavorando tanto. Dobbiamo essere più bravi a leggere certe situazioni”.

Fra le situazioni sulle quali lavorate ci sono anche i piazzati? Contro Milan, Torino e Roma avete pagato caro i gol subiti in questo modo.
“Nei calci piazzati in tutte le situazioni possiamo avere vantaggi e svantaggi. Se si marca a uomo a volte si perde l’uomo e si è attratti dalla palla. Se si va a zona, si copre la zona si copre la zona, ma marcando l’uomo che c’è in quella zona. Se si fa zona mista allora qualcuno marca e qualcuno sta a zona. Noi ne abbiamo provate un paio avendo risposte positive e negative. Ma non deve diventare un aspetto che ci porti a reagire male in certe situazioni, dobbiamo superarlo solo con il lavoro. Anche con il dialogo con i giocatori, per capire cosa li metta più a loro agio nel marcare”.

Farà qualche cambio in più con il turnover? Visto che c’è stato poco tempo per recuperare, oppure confermerà la squadra che ha fatto tanto bene a Roma?
“Il tempo per recuperare c’è stato. I 5 giorni ti permettono di recuperare, quindi le scelte saranno legate al tipo di partita che andremo ad affrontare”.

Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

VERONA

Conferenza stampa ⛔️
In attesa della conferenza.
Convocati ⛔️
In attesa dei convocati.

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