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Tutti i convocati e le conferenze del 4º turno 2024/25

Potrete trovare tutti i convocati e le conferenze del 4º turno di campionato per fare al meglio le vostre valutazioni sull’undici da schierare al fanta.

Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 4º turno di campionato 2024/25.

ATALANTA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

BOLOGNA

Italiano parla del 4º turno:

Si torna dopo la pausa, quante cosa insistono in questa partita? Quanto non si pensa allo Shakhtar e ai 2 punti in classifica? Quante cose sulle sue spalle in questo periodo?
“Purtroppo abbiamo lavorato in parte con quelli che sono rimasti, siamo una delle poche squadre ad avere tanti nazionali via, in pochi giorni abbiamo lavorato con i giocatori al completo, abbiamo lavorato su questa crescita che cerchiamo di ottenere e su quello che dobbiamo migliorare. Tutte le squadre hanno qualcosa da migliorare figuriamoci noi, dobbiamo accelerare”.

Anche trovare nuovi soluzioni per concretizzare? Ci avete lavorato?
“Qualche dato di queste tre partite, lasciando stare il non possesso, nelle due partite in casa potevamo ottenere molto di più. Lo sanno i ragazzi, essere concreti indirizza le partite e cambia il volto alle gare. Dobbiamo migliorare a concretizzare quello che abbiamo prodotto. Abbiamo anche concesso non tantissimo ma sono stati più efficaci gli avversari rispetto a noi, è li che si vincono le partite”.

Come sta Holm? Deli altri chi recuperi? È il momento di Pobega?
“Oggi è stato il primo allenamento di Holm e Lucumi, il secondo di Ndoye. Importante ritrovarli visto il periodo che avremo davanti. Su Ndoye dovremo cercare di essere cauti, lo dovremo mettere dentro quando sarà al 100%, arriva da un po’ di allenamenti a parte, lo recuperiamo intanto però, sono contento. Pobega è qui da diversi giorni, sta crescendo anche lui. Sa attaccare l’area”.

Domingue e Karlsson come stanno? Dallinga?
“Domani inizia un bel tour de force, fatica, recupero e viaggi. Abbiamo un buon numero di giocatori, se riusciamo ad essere tutti coinvolti, più siamo meglio è per affrontare partita e partita. Dominguez e Karlsson sono giocatori importanti fanno parte della batteria degli esterni del Bologna. Dominguez ha un ottima condizione, arriva in un calcio diverso, lingua diversa, deve conoscere tutto ma sono rimasto stupito dalle sue qualità individuali. È un esterno puro. Sta crescendo Dallinga, molto diverso dall’inizio, vediamo domani cosa cercheremo di proporre, Dallinga ha già superato l’adattamento iniziale. Karlsson c’è rimasto male per l’esclusione dalla lista Champions, l’ho già visto motivato, sereno e tranquillo però. Sa che deve e può far meglio rispetto alle partite con Napoli e Empoli. Lui è un’arma, rispetto a come evolvono le partite può darci una mano ma sta a lui, la società ha speso molti quattrini per lui ed è stato fatto un investimento importante”.

Dopo l’Empoli hai parlato di una nuova pagina da scrivere senza guardare il passato. Ha visto il passaggio in queste due settimane?
“Penso che pian pianino accadrà. Ci vorrà tempo, Ci sono giocatori giovani, che l’anno scorso hanno giocato meno, quando intendevo dire ripartire con una pagina nuova mi riferisco a quello, tutti ora hanno le chance per dimostrare per migliorare. Tutti insieme. uno per tutti, tutti per uno, allo stadio e con i tifosi, sono convinto che si può continuare a stupire, andare via dallo stadio con tante emozioni come lo scorso anno. Fare il giro di campo con la gente felice. Ci vorrà tempo, nel calcio è sempre breve, ma noi proviamo ad ottenerlo”.

Si aspetta di più dai singoli? Da Orsolini in giù, con giocate determinanti
“Si sta andando a valutare queste tre partite, dove potevamo fare molto di più: è quello che in questo momento dobbiamo cercare di analizzare. Tutti gli altri aspetti li abbiamo fatti discretamente. Sotto porta dobbiamo pensare che quella sia l’ultima palla della partita e saperla gestire. Orsolini ha fatto 11 gol l’anno scorso, ha stappato diverse partite. Con l’Empoli abbiamo anche preso un gol in cui dobbiamo crescere e migliorare”.

Freuler sarà gestito nelle prossime tre partite?
“Remo sta bene, lo vedo sorridente, ha esperienza, è un leader di questo gruppo, in campo non si risparmia, vediamo di partita in partita, come gestiscono la fatica i ragazzi. Da domani inizia un altro tipo di lavoro da parte dell’allenatore. Gestire le forze, preparare le gare in poco tempo. Ripeto però, tutti partecipi e tutti coinvolti, gente come Remo (Freuler ndr) sarà importante ma dovrà anche rifiatare alle volte, ovviamente”.

Casale come sta?
“Bene, dopo i primi giorni a parte per un problemino al polpaccio è in gruppo, è un giocatore importante. Sono contento di com’è arrivato”.

Iling invece? Lo ha visto più pronto?
“È partito con la nazionale ma ha giocato diversi minuti e questo ci ha aiutato, può darci una mano”.

Come gestirà il doppio impegno? Il Como?
“Non si può pensare altro che alla prossima partita, fare risultato nell’immediato, concentrazione massima per la gara che vai ad affrontare, sfruttare al meglio le risorse che abbiamo. Il Como ha aggiunto tanta qualità e si porta l’entusiasmo dello scorso anno, ha entusiasmo e fiducia, l’affrontiamo per la prima volta nel loro stadio, ci dovremo far trovare pronti”.

Urbanski è più Arthur o più Bonaventura?
“Più Bonaventura, gli piace, nel sistema con i tre centrocampisti, essere l’interno che si alza sulla trequarti; ha i colpi e può essere rifinitore, la nazionale ci ha aiutato ad aumentarne la condizione”.

Como è già una partita da non sbagliare?
“Oggi ho letto un pezzo su Arteta che ha rinnovato per altri tre anni, che in un altro paese probabilmente non l’avrebbero tenuto, non dico quale paese. Ogni posto ha i suoi costumi, domani il Bologna è costretto a fare il massimo perché lo richiede la classifica, perché con un bel risultato ci può dare una mano ad affrontare la partita successiva, dobbiamo riproporre quello provato in settimana”.

I gol subiti immediatamente dopo i gol fatti: che problema è? Ha parlato con la squadra?
“L’avversario per quel poco che li abbiamo concesso ci ha castigato, bravo l’Empoli ha farci gol con quella giocata. I ragazzi li vedo sempre sul pezzo, attenti, arrivano allo stadio con una carica che li accende un fuoco dentro. Siamo stati poco attenti e svegli, ma i ragazzi da questo punto di vista sono forti e bravi. In entrambe le situazioni: l’Udinese ci ha sorpreso su corner, e sulla situazione contro l’Empoli sul nascere potevamo essere più furbi, bloccare Fazzini spendere un giallo.. di questo ne abbiamo parlato”.

El Azzouzi come sta? Chi potrà sostituirlo in mediana?
“El Azzouzi ne avrà per un bel po’ ed è per questo che è fuori dalla lista uefa, perché è un problemino non da poco. Giocatori con le caratteristiche sue ne abbiamo, lui ha qualità e intuizioni pero’ in quella posizione sia Moro che Aebischer possono far rifiatare Remo Freuler “.

CAGLIARI

Nicola parla della gara contro il Napoli:

La condizione dei Nazionali
“I Nazionali sono rientrati tutti, King e Lapadula sono rientrati giovedì. E’ rientrato prima Mina perchè era squalificato, ed abbiamo potuto lavorare bene con lui. Stanno tutti bene e contenti di aver rappresentato la squadra della prorpia nazione”.

Fine del mercato
“Sono contento che sia finito il mercato, almeno si parla di gioco e di campo”.

Che partita sarà con il Napoli
“Partita molto difficile sia per l’avversario che l’allenatore che io apprezzo particolarmente. Si vede già che è una suqadra che ha le caratteristiche di Conte, partita dobve noi dovremmo essere molto competitivi. Dobbiamo dimostrare quello che stiamo facendo migliorando sempre di più”.

Le condizioni di Gaetano
“Si è allenato con noi tutta la settimana. È possibile che possa partire dal 1′ come subentrare”

Come si limitano Lukaku e Kvaratshkelia
“Noi dovremmo fare un grandissimo lavoro di squadra, a partire dalla loro costruzone di gioco. Squadra che ama il possesso e bravi a dialogare tra loro. Si limitano con quello ch stiamo cercando di fare, migliorare il gioco attivo e passivo. Dobbiamo stare attenti sui calci da fermo. e nella fase difensiva i giocatori sstanno migliorando, dobbiamo ancora registarre qualche regalo che facciamo in partita. Dovremo essere moto abili a sporcare il loro gioco, dobbiamo avere coraggio e aiutarci tra di noi quando perdiamo palla. Sono conento di come i rgazzi stanno rispondendo, dobbiamo assolutamente migliorare”.

Obiettivi centrati sul mercato come ha detto il ds Bonato
“Ciò che potevamo fare l’abbiamo fatto, abbiamo un indici di liquidita da riepsttare. Abbiamo eprso Nandez e Dossena e sono stati ripiazzati da Luperto e Zortea. Finalmente sarà a disposizione e quale minutaggio possa avere. Il rientro di Gaetano era quel giocatore che ci aiuti a migliorare l’ultimo passaggio. Incontra la sua ex squadra ed è altamente motivato, vediamo il suo minutaggio. Io sono contento e abbiamo ampi margini di crescita”.

Ti consideri un allenatore sottovalutato?
“A me non importa ciò che pensano gli altri, apprezzo i complimenti do Conte e mi fanno molto piacere. È reciproco. Io non vedo l’ra di potergli dar ragione. Io non do retta a quello che si dice di me, sono convinto di quello che ho fatto”

Durate la settimana siete ritornati sulla sfida di Lecce, su ciò che non ha funzionato?
“Ciò che non ha funzionato è la poca abilità sottoporta. È sempre important lucidi, sereni ed equilibrati. Non ci possiamo permettere di perdere nessun componente, non possiamo deprimerci o esaltarci e non possiamo fare a meno del compito di ogni gicoatore in campo. A Lecce se producessimo sempre quei numeri difficilmente non prenderemmo punti, dovremmo avere 1-2 punti in più. I numeri però valgono sulla direzione ch stiamo prendendo, nel lungo peirodo vengono fuori i valori delle squadre. In tre partite abbiamo preso due gol su calci piazzati ed è un punto importante sull’attenzione per migliorare quuesto aspetto. Noi dibbiamo stare attenti a passare dal gioco attivo a passivo. Noi dobbiamo costruirci dei numeri su cui lavorare. Abbiamo puntato sui giovani che devono migliorare i propri numeri”.

COMO

Cesc Fabregas ha parlato oggi per presentare la sfida che verà il suo Como contrapposto al Bologna sabato alle 15:

”Non credo che cambierà molto rispetto alla partita di Udine, alcuni giocatori come Braunoder e Fadera sono rientrati da poco dai loro impegni con le nazionali, valuteremo domani le loro condizioni. Per quanto riguarda il match con il Bologna sarà un test molto importante per noi, sono un team che disputa la Champions League con molti nazionali e sono più avanti di noi. Siamo chiamati a fare una gara intelligente, dovremo avere massima attenzione e per questo ci siamo preparati. Loro hanno in panchina un allenatore, Italiano, che stimo molto, in particolare mi piace il modo in cui fa giocare le sue squadre. Certo nel calcio conta fare punti e ce la metteremo tutta per vincere. In questo momento è presto per guardare la classifica, non sono preoccupato”.

Dalla partita con l’Udinese sono trascorse due settimane, la squadra come ha reagito e come si è preparata alla sfida con i rossoblù?
“Avere maggiore tempo a disposizione è stato importante e ci ha permesso di crescere come gruppo ed anche l’amichevole che abbiamo giocato settimana scorsa è stata utile a questo. Abbiamo lavorato tanto”.

Sabato è previsto un Sinigaglia sold out, l’attesa tra i tifosi è altissima e ci sarà un clima caldissimo…
“Mi piace avere l’ambiente caldo, i nostri tifosi ci hanno sempre sostenuto anche l’anno scorso e lo faranno ancora di più in questa stagione. Il loro supporto è importante e fa piacere avere uno stadio pieno”.

Per quanto riguarda la scelta del portiere sabato potrebbe essere il momento di Audero:
“Emil è un grande portiere, è pronto per giocare. Pepe ha fatto bene ed è stato importante anche nella fase di costruzione. Non è una scelta definitiva”.

In queste prime giornate di campionato il reparto offensivo ha trovato difficoltà ad andare in gol, ecco cosa ne pensa il mister comasco:
“Non sono particolarmente preoccupato di questo perché abbiamo quattro attaccanti che hanno sempre segnato e sono sicuro che presto cambierà la situazione in quanto calciamo tanto verso la porta avversaria”.

Il mister conta molto sui giovani a cominciare da Nico Paz e Perrone:
“Mi aspetto molto da loro, sono molto giovani e bravi, tocca a me farli crescere”.

Riguardo Sergi Roberto non ci sono dubbi:
“E’ un giocatore importante per noi e vuole diventare protagonista. E’ pronto per giocare dall’inizio”.

EMPOLI

Le parole di D’Aversa verso la sfida alla Juventus

“Volevo rivolgere un pensiero a Gaetano Salvemini, una figura storica dell’Empoli e se l’Empoli è qui lo deve anche a lui. Ci tenevo a fare le condoglianze alla famiglia”.

Com’è andato questo periodo di sosta?
“A me non piace guardarmi indietro, sia quando le cose vanno bene che quando vanno male. Domani affrontiamo la Juventus, non c’è bisogno di placare l’entusiasmo, che ci deve essere a prescindere. Non possiamo essere presuntuosi, sappiamo delle difficoltà della partita ma è anche bello affrontare questo tipo di partite”.

Che tipo di squadra è la nuova Juventus di Motta?
“Son poche le partite che Thiago Motta ha fatto, ma non ha ancora subito gol. Significa che lavora bene, a Bologna ha fatto un percorso molto importante, è un allenatore molto preparato e le sue squadre sono complete sia in fase difensiva che offensiva. Nello studiare le partite di quest’anno hanno avuto attitudine in fase difensiva, noi dobbiamo essere pronti ad affrontare una Juventus aggressiva. Sono molto bravi a difendere e ripartire con giocatori di gamba, oltre ad avere qualità nei singoli. Da parte nostra non ci deve essere margine di errore”.

Cosa può dirci del tentato furto subito in casa sua?
“Fa già parte del passato, ora penso alla partita. Voglio precisare che è stata una situazione spiacevole, ma tengo a specificare che non macchia la città di Empoli. Aggiungo che ringrazio le forze dell’ordine e i vicini, che sono riusciti a tranquillizzare mia figlia”.

Come sostituirà Fazzini?
“Mi dispiace della sua assenza ma sono abituato a pensare a chi possa sostituirlo che può dimostrare le sue qualità. Avremo caratteristiche diverse, Fazzini è molto bravo a legare tra centrocampo e attacco, ma la serenità e la tranquillità sarà la stessa. Non ho ancora deciso chi lo sostituirà, bisogna valutare tutte le varie situazioni e i rientri dalle Nazionali”.

Le fasce laterali sono una chiave della partita?
“La Juve ha molti esterni d’attacco, anche i terzini sono propensi a spingere. Il duello sulle fasce è importante, ma in realtà noi dobbiamo vincere i duelli in tutte le zone del campo”.

Come sta vedendo Anjorin? Che posizione pensa che possa occupare?
“Anjorin è un centrocampista completo, può giocare sia a tre che a due. E secondo me può essere anche un trequartista, tecnicamente è molto bravo. Non so ancora il suo minutaggio ma è probabile il suo impiego durante la partita”.

Avete pensato a cambi di modulo?
“Non vorrei dare vantaggi alla Juventus, ma il sistema di gioco non è importante. Noi abbiamo un certo stile di gioco, ma possiamo anche cambiare modo di difendere in base all’avversario. Spero di fare la partita che abbiamo preparato”.

Come stanno gli infortunati lungodegenti?
“Hanno svolto ancora lavoro a parte, sulle tempistiche sarà più preciso il dottore. Una cosa tengo a dirla, De Sciglio verrà con noi in panchina, me lo ha chiesto ed era giusto accontentarlo nonostante non sia ancora pronto per giocare”.

Cosa le ha insegnato questo periodo in tribuna?
“Di stare più attento a bordo campo. Dall’alto si vede meglio la partita, ma mi piace vivere la partita”.

Ha qualcosa da dire sulle parole di Gemmi sul mercato?
“Io devo allenare e basta, si è già parlato abbastanza del mercato e non penso sia giusto commentare le parole della società. Io devo allenare i giocatori e cercare di farli migliorare”.

FIORENTINA

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GENOA

Gilardino in conferenza stampo di vigilia alla della sfonda alla Roma:

Come hai ritrovato i giocatori rientrati dalle Nazionali?
“Sono felice che abbiano giocato, chi più chi meno. Sono contento che i giocatori del Genoa hanno avuto la possibilità di confermarsi nelle proprie Nazionali. E’ un dato di fatto. Il lavoro di questi anni ha esaltato le caratteristiche dei singoli. Merito a questo gruppo”.

Come stanno gli infortunati?
“Saranno Ankeye ,Messias, Miretti e Norton-Cuffy. Oggi ci sarà l’ultimo allenamento dove valuterò alcune situazioni”.

Hai avuto due settimane per preparare la gara ma con il gruppo al completo hai lavorato di fatto pochi giorni.
“Abbiamo avuto realmente pochi giorni per allenarci. Ci aspettiamo comunque che chi è andato in Nazionale abbia messo minutaggio nelle gambe mentre chi è rimasto si è allenato bene. Ad oggi siamo in emergenza a livello numerico ma questa squadra ha dimostrato nelle difficoltà di fare partite importanti. Mi aspetto che chi ci sarà faccia una partita da Genoa. La nostra è una resilienza silenziosa ma tenace con grandissima forza volontà. E’ un momento in cui ci dobbiamo compattare e restare uniti nonostante le assenze”.

Come procede la crescita di Ekuban?
“Sta lavorando ha smaltito problema avuto ed è riuscito ad allenarsi con continuità. Mi aspetto da lui (sia se partirà dall’inizio o se subentrerà) che determini nella partita”.

Hai capito il secondo tempo contro il Verona?
“La cosa fondamentale è il valore e il peso di ogni partita, il valore e il peso di ogni punto in questo campionato. Quanto accaduto l’anno scorso ce lo dobbiamo dimenticare velocemente. Ci sarà da battagliare fino alle ultime giornate quest’anno. Quest’anno ho mantenuto questo tipo di profilo mentale dopo la fine del mercato e questo diventa determinante nell’economia di ogni settimana. I punti pesano, lo sappiamo, e noi dobbiamo far ben presente a questo tipo di situazione. Ne abbiamo parlato con i ragazzi e sanno l’importanza di ogni partita”.

Come affrontare la Roma?
“Si parla di una squadra realmente già molto forte la scorsa stagione. E’ una squadra incredibile per quello che sono riusciti a creare anche in questo mercato. C’è la consapevolezza di affrontare una squadra molto forte ma noi dobbiamo mantenere un profilo di umiltà alto consapevoli di sapere che in queste partite ci esaltiamo”.

Settimana scorsa Zangrillo ha fatto un quadro chiaro della situazione. Dopo il campionato dell’anno scorso, dal punto di vista della squadra, c’è il senso del campionato che si deve fare?
“E’ un sentimento che dobbiamo avere. Non pensiamo di essere superiori all’avversario, non possiamo permetterci questo. Credo che bisogna parlare sempre molto chiaro, è normale che l’anno scorso abbiamo abituato bene tutto l’ambiente e quando vai sotto 0-1 in casa col Verona, a livello mentale, non ti può sembrare vero e invece è la realtà della Serie A. Sono situazioni che possono capitare e bisogna sempre rimanere in partita mantenendo la lucidità”.

Come vedi Vitinha?
“Vitinha ha preso una grandissima responsabilità quest’anno. Quest’anno ha sicuramente un peso diverso rispetto la scorsa stagione. Dovremo essere molto bravi noi a snellirgli questo peso e lui giocare come sa. Ha estro, ha spunto e noi crediamo molto in lui”.

Ankeye ha avuto un altro problema?
“Ha avuto un piccolo problema alla caviglia e in più è stato un inserimento graduale. Mi auguro che gli altri ragazzi possano rientrare perché ne abbiamo bisogno di giocatori come Messias, Miretti, Zanoli. Norton-Cuffy non sono ancora riuscito a vederlo perché è arrivato già con delle problematiche”.

Come ha preso lo spogliatoio le parole del presidente?
“Per me il presidente ha rispecchiato la realtà e il mio pensiero. Non si possono fare voli pindarici, che bisogna pensare gara per gara. Ad oggi ci aspetta un mini-campionato fino alla sosta, e mi riferisco anche al derby. Il mio pensiero è pensare una gara alla volta. Ad oggi le mie forze si rivolgono alla gara di domani. Poi penseremo al Venezia e poi al derby”.

E delle parole di Ottolini?
“Il direttore, come il presidente, ha tutto il diritto di esprimere i propri pensieri. Assolutamente rispettabili. Io tocco con mano quotidianamente, minuto dopo minuto e ho sensazioni chiari da parte della squadra. E’ normale che il direttore abbia fatto un discorso generale. Noi siamo stati bravissimi ad incassare e valorizzare dei giocatori per incassare cifre importanti. Parliamo di due realtà diversi e due modi di pensare con idee diverse”.

Come mai la squadra ha mollato dopo lo 0-1 contro il Verona?
“Non hanno mollato i ragazzi, non c’è stato quel pensiero. Se mi dovessi accorgere di una cosa del genere non rispecchierebbe le richieste né il gruppo. Le aspettative, la possibilità di andare sotto anche col Verona dopo aver fatto un buon primo tempo. Sono partite in Serie A segnate da dettagli ed episodi”.

Sembra, da ambienti romani, che i giallorossi siano preoccupati?
“De Rossi è talmente bravo, e lo ha dimostrato già la scorsa stagione, ha in mano una squadra importante. Ho un grande consapevolezza dei miei ragazzi e di chi ci sarà in campo. C’è la voglia di saper soffrire, di stare dentro la partita contro una squadra come la Roma”.

I giovani che hai in rosa?
“Ahnor, Ekathor, Accornero e Masini sono ragazzi che sono con noi dal ritiro e sono giocatori che hanno sicuramente prospettiva. Sono ragazzi giovani, se sono bravi secondo me vanno fatti piano piano inseriti e fatti giocare. E’ normale che far giocare ragazzi di 16-17 anni può essere che comporti ad errori o alcune situazioni ma da parte mia c’è la volontà di inserire giovani in questa squadra. Starà a loro farsi trovare pronti e allenarsi in un determinato modo. Hanno voglia di imparare e c’è possibilità di miglioramento”.

INTER

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

JUVENTUS

Motta in conferenza stampa:

Come sono andate queste settimane?
“Molto bene si sono allenati molto bene. Sono contento di chi è rimasto con noi e anche di chi è andato in nazionale. Sono contento perchè abbiamo tutti a disposizione”.

Che insidie ci sono domani?
“Sapevamo il calendario e le partite da affrontare. Domani dobbiamo essere determinati e concentrati e fare una partita seria. Noi stiamo bene e abbiamo preparato la partita e siamo pronti”.

Come stanno Douglas Luiz e Koopmeiners?
“Due grandi giocatori con tanti altri che abbiamo in rosa. Vediamo domani chi incomincerà la partita. Abbiamo la fortunati di avere tanti giocatori forti. Le difficoltà di Douglas? Nessuna difficoltà”.

Come gestisce il gruppo tra campionato e Champions?
“Niente, ci si allena, ci si prepara, si gioca, si recupera chi ha giocato. Poi di partita in partita affrontarle come sempre, con massimo impegno e concentrati per fare bene il nostro lavoro”.

Come stanno i sudamericani?
“Stanno tutti bene. Nico ha giocato, Danilo ha giocato, Fede ha giocato, altri han giocato e stanno tutti molto bene. Il calendario lo sapevamo già prima, sappiamo cosa dovevamo affrontare e lo affrontiamo con entusiasmo. Ma sempre passo passo, di partita in partita. Cercheremo di portare la partita domani dalla nostra parte e ottenere il risultato che vogliamo”.

L’Empoli difende molto basso. Avete studiato qualcosa in particolare?
“Sì ho visto crescita e possiamo fare molto meglio. L’Empoli è una squadra che sa difendersi, con un blocco molto basso. Anche nel recupero han creato problemi a tutte le squadre, ripartendo. Noi dovremo essere bravi a giocare a calcio, con qualità”.

Vede Danilo più da centrale o da terzino?
“Lo vedo bene, è un giocatore importante per noi. Col Brasile ha giocato più da terzino, più bloccato, lo può fare da noi ma può anche giocare centralmente. Vedremo di partita in partita di cosa ha bisogno la squadra per essere competitiva”.

La squadra come risponde alle sue idee?
“Molto bene. Ha la convinzione di fare un calcio per provare sempre a vincere. Sappiamo cosa andremo ad affrontare e dobbiamo fare una grande partita, seria e con grande concentrazione”.

Cosa aspetta da questa settimana?
“Domani. Le altre due partite della settimana abbiamo tempo per pensare e preparare. Il focus è domani.Poi penseremo alle altre partita. Dobbiamo pensare solo alla partita con l’Empoli. L’Empoli è Colombo, Pellegrini, Maleh, giocatori di qualità che affronteremo al nostro meglio. Tutto il resto lo vedremo dopo”.

Domani comincerà un nuovo campionato?
“Non riesco a ragionare come lei. Io ragiono alla partita. Domani sarà una partita complicata, contro una squadra che sta bene. Noi dobbiamo essere pronti a rispettarla e imporre il nostro gioco per avere più probabilità di avere il risultato dalla nostra parte”.

Come sta Adzic?
“L’ho visto bene e il suo rientro è stato buono. Ha fatto un grande test in settimana. Dipende tutto dai giovani. Io non guardo la nazionalità e lieta. Guardo il momento e guardo quello può dare alla squadra. Loro portano entusiasmo e bisogna sfruttare il momento. I giovani hanno bisogno di calciatori come Gatti, Danilo, Bremer, Cambiaso. Hanno bisogno anche di esperienza per emergere e crescere per il bene della Juventus”.

È stupito della situazione di Rabiot? Porte chiuse per Rabiot?
“Troppe supposizioni. Primo non mi ha chiamato. Io gli auguro il meglio e che sia felice. Voglio bene a lui come ragazzo. Spero possa trovare una squadra dove essere felice e dimostrare il suo talento”.

Come ha visto Vlahovic?
“Tutta la squadra deve aiutarlo. Sono contento delle sue giornate. Dusan porta grande entusiasmo a tutti, anche a me. Arriva sempre con grande voglia e con energia positiva. Sono molto contento. Molto contento”.

LAZIO

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

LECCE

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

MILAN

Domani 70mila spettatori a San Siro.
“Dopo queste prime tre partite, avere 70mila spettatori è una grande dichiarazione di amore. È anche una grande responsabilità per noi, per continuare a evolverci e rendere i tifosi orgogliosi di noi. È quello che vogliamo fare domani, retribuendo il supporto dei nostri tifosi”.

Venezia importante come Liverpool e Inter?
“Sono tutte importanti, più ancora in questo momento. Io sono fiducioso, come sempre. È importante vincere domani, poi penseremo al Liverpool”.

Theo e Leao caso chiuso?
“Mai aperto per me. Se saranno titolari non lo so, vediamo domani. Io ho visto due giocatori come gli altri, con buona aura, allegria nel lavorare, normale”.

Si sente sotto esame?
“Noi allenatori lo siamo sempre, dipendiamo dai risultati. Però sono solo focalizzato sul mio lavoro. Se ci concentriamo su ciò che si dice, è difficile lavorare. Tutti noi”.

Reijnders sta facendo molto bene in una posizione più offensiva…
“C’è questa possibilità. Io cerco sempre di mettere i giocatori nel ruolo in cui gli è favorevole per caratteristiche. Non abbiamo guardato tanto a Reijnders più avanti perché non abbiamo avuto molti momenti con la squadra in avanti, ma sempre vicino a Fofana. Mi sono piaciute molto le sue partite con l’Olanda”.

Come ne è uscito nella sua carriera dai momenti complicati?
“Non so se ho la chiave, ma io continuo con la stessa passione e la stessa fiducia, cercando di dare soluzioni ai problemi che la squadra ha. La chiave è focalizzarsi sul lavoro”.

Alla Roma aveva iniziato a difendere a 3 perché prendevate troppi gol… O al 4-3-3?
“Non penso che cambierò la difesa, non cambierò a 3. Parlando di modulo: se guardiamo le grandi squadre, il modulo è un inizio; poi dopo le dinamiche sono diverse. Il sistema in fase difensiva è diverso da quello della fase offensiva. Le dinamiche sono più importanti del modulo iniziale”.

Il Venezia è una squadra che fa tante ripartenze…
“Il Milan deve vincere sempre, non solo domani. Domani sarà così. Ho guardato il Venezia: è vero che è una squadra pericolosa in contropiede, ma noi abbiamo avuto una evoluzione tra Parma e Lazio. Contro il Parma abbiamo sofferto, ma con la Lazio siamo migliorati molto. Il problema era di organizzazione difensiva, ci abbiamo lavorato. Sappiamo il punto forte del Venezia e siamo preparati”.

Guardando la rosa, il Milan sembra una squadra più di contropiedisti che di palleggiatori…
“È una buona domanda. Crediamo nelle nostre idee. Con la qualità che abbiamo qui non posso credere che i giocatori sappiano giocare solo di difesa bassa e contropiede. Le grandi squadre hanno le responsabilità di essere dominanti. Ovviamente in questo momento non siamo come voglio io, è un grande cambiamento da fare. Dobbiamo migliorare sui tanti gol presi: una squadra che non vuole prendere gol deve tenere di più la palla. Ci stiamo lavorando, i giocatori stanno capendo l’importante di avere la palla e gestire la partita con la palla”.

Obiettivo sempre lo Scudetto?
“L’obiettivo di vincere lo Scudetto resta. Non siamo una squadra triste o senza fiducia… Quello che vedo tutti i giorni è una squadra che ci crede, che vuole migliorare, allegra… Per questo sono sempre fiducioso. Non posso stare qui in un’altra maniera quando vedo i giocatori così. Poi, ci sono i risultati. Ma io non posso essere negativo guardando la forma e la fiducia dei miei giocatori”.

Ha sentito Ibrahimovic al telefono?
“Sì”.

Conosce Sarri? Ha detto che Loftus è una mezzala, così come Boban che ha parlato col 4-3-3…
“Sarri per me è il migliore allenatore italiano. Io rispetto sempre le opinioni degli altri, soprattutto se in forma costruttiva come Sarri e Boban. Sono opinioni, ma poi sono io che lavoro con i giocatori e siamo allenatori diversi. Io devo seguire quello che credo io, non quello che credono gli altri”.

Che confronto ha con la società?
“È difficile per me parlare di questa. Siamo tutti i giorni in contatto: al telefono, qui o a una cena… Siamo sempre in contatto”.

La squadra incassa troppi gol…
“Non abbiamo avuto tanti giocatori durante la pausa, ma abbiamo avuto tanti difensori. Abbiamo lavorato sul comportamento della linea difensiva e sul comportamento individuale”.

MONZA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

NAPOLI

Conte in conferenza prima della trasferta di Cagliari:

Inizia un mini-ciclo, cosa si aspetta? 
“Mi aspetto continuità di prestazioni e risultati. Mi aspetto che i nuovi possano inserirsi quanto prima nel nostro contesto. Mi aspetto continuità dal gruppo”.

Come ha visto Lukaku? E’ pronto a partire?
“Ha utilizzato la sosta per cercare di entrare a pieni giri sul piano fisico ed anche tattico. C’è stato grande impegno, è venuto anche nei momenti liberi. C’è grande predisposizione, sta migliorando in tutto e vedremo, ci sono ancora due allenamenti e poi deciderò”.

Un primo bilancio sui primi 100 giorni? Come sta Kvara?
“Sicuramente sono stati intensi, sotto tutti i punti di vista. SI è lavorato non solo in campo, ma molto anche fuori. Devo dire che bisognava lavorare e abbiamo lavorato tanto, mi ritengo soddisfatto, questi 100 giorni hanno dato un indirizzo. Sui nazionali, sono tornati tutti in buone condizioni, Kvara ha avuto un problema alla caviglia, valuteremo in questi due sessioni e decideremo”.

Abbiamo letto ogni tipo di previsione, ma tutti mettono il suo nome e quello del Napoli tra le prime. Come valuta?
“Mi porto dietro una grande pressione. Avendo vinto in passato, fanno 1+1, 2 e si aspettano questo a prescindere. L’avete detto dal primo giorno quando ci mancava mezza squadra. E’ una responsabilità, non mi sottraggo, ma la vivo in maniera serena, sapendo che dobbiamo lavorare, crescere. L’ha ribadito anche il presidente parlando di anno 0, magari non è proprio anno 0 ma c’è una profonda ricostruzione. Il mercato l’ha detto, se prendi 7 giocatori e ne vanno via 12-13 significa che c’è un cambiamento importante. So cosa mi attende, le aspettative su di me, ma l’unica mia arma è il lavoro”.

Lei parlò di un Napoli duttile, a mercato chiuso vedremo qualcosa di diverso a centrocampo?
“A prescindere veniamo da due mesi e mezzo di lavoro su un sistema, mi auguro dei miglioramenti intanto. Il mercato ha portato dei miglioramenti rispetto al principio. Poi sicuramente ci saranno situazioni da valutare, ci stiamo lavorando, scelgo l’abito migliore per il Napoli. Cerco l’abito migliore da cucire addosso, i tecnici sono un po’ sarti, ma non si inventa da un momento all’altro e ci stiamo lavorando per avere equilibrio nelle due fasi”.

Le impressioni su McTominay e Gilmour.
“Ho ricevuto ottime impressioni, sono due ragazzi seri, ho potuto conoscerli bene anche nella mia esperienza in Premier da avversari, ma loro ci alzano il livello, portano competizione e questa deve essere la nostra strada. Nel tempo dobbiamo creare una rosa competitiva, dove non ci sono posti prestabiliti e con qualcuno che gioca sicuro. Non ragionando da provinciali ma da club che ha voglia e ambizione di competere per qualsiasi cosa di importante”.

Ha reintegrato Folorunsho, cosa si aspetta da lui?
“Le vicende di mercato l’hanno portato ad allenarsi a parte, è stato reintegrato, è un bravo ragazzo, un lavoratore, sicuramente darà un contributo importante al Napoli. Siamo contenti sia con noi, è tutto”.

Quali insidie a Cagliari?
“Grazie della domanda, indirizziamo il tiro dove più ci interessa. Affrontiamo una squadra tosta, come tutte quelle di Nicola, un allenatore sottovalutato, ho grande considerazione nei suoi confronti, ha fatto bene ovunque, troveremo un ambiente caldo, una squadra che ha sempre dato fastidio al Napoli e dovremo fare grande attenzione. Ma dobbiamo andare con la consapevolezza di dover dare continuità. Ho letto che è da un anno e mezzo che non si fanno tre vittorie consecutive, ci sono grandi stimoli, poi dopo la sosta è sempre un’incognita, ma lo è per tutti, stiamo lavorando, siamo concentrati ed è un impegno di una difficoltà importante”.

Sui 20 anni di presidenza di ADL.
“Già oggi faccio parte di questa storia, anche se solo per 100 giorni e mi dà motivo d’orgoglio. Il mio lavoro è appena iniziato. La famiglia De Laurentiis s’è impegnata per 20 anni, oggi è sempre più difficile impegnarsi per così tanto tempo e poi una famiglia italiana per una piazza così importante. A lui grandi meriti per il percorso fatto, fu presa in Serie C e portata a livelli importanti. Aver sentito le parole del presidente, anche la sua commozione, fa capire quanto comunque la sua famiglia sia impegnata verso i napoletani. E’ stato molto importante, ha parlato anche di una crescita anche fuori dal campo. Io vengo da esperienze inglesi dove so l’importanza di un centro sportivo proprio anche per le giovanili. Sono tasselli importanti. Anche all’Inter arrivai e Appiano era un disastro, abbiamo lavorato molto sui campi, foresteria, ora Appiano è un fiore all’occhiello. Un centro sportivo a fine anno può darti qualche punto. Il Napoli oggi è ad un livello che è giusto continuare a crescere”.

Sfida con la Juve molto sentita, come si fa a tenere tutti concentrati prima sul Cagliari?
“Parlavo prima di non essere provinciali, non dobbiamo esserlo, si pensa solo alla prossima gara che per noi è quella più importante. E’ da più di un anno che non si fanno 3 vittorie di fila e quindi il focus deve essere per forza lì, poi vedremo il calendario. Ragioniamo di partita in partita, con i paraocchi, la nostra corsia, non guardando intorno per correre veloci”.

C’è possibilità di vedere Neres titolare? E se lo vedremo solo a destra.
“Per tutti, dipende da loro, da cosa dimostrano giorno dopo giorno in allenamento, dall’approccio, la volontà, non è un discorso solo per David, ma riguarda tutti, sia chi si sente inamovibile… ma non ci sono inamovibili, sono tutti in discussione, devono dare il massimo per mettermi in difficoltà. David ha fatto due spezzoni, ha dato un grosso contributo, ora da lui, come da altri soprattutto i nuovi, mi aspetto di vederli subito nella nostra idea, sapendo che c’è una fase offensiva ma anche difensiva perché dobbiamo avere equilibrio”.

Partita sporca. Nicola ti gioca addosso e ti fa giocare male, il Napoli ha sempre sofferto queste gare. Ha superato questo limite?
“Sì, bisogna sporcarsi le mani. Ci sono gare dove tutto fila liscio ed altre dove devi sporcarti e pareggiare l’intensità del Cagliari. Lo dimostri con l’atteggiamento. Pensare di essere sempre belli non porta… spesso e volentieri devi sporcarti le mani, fare un contrasto forte, un duello forte, stare attento e ci stiamo lavorando perché l’anno scorso subendo 48 gol significa che spesso non ti sei sporcato le mani. Il gruppo però è disponibile e vuole migliorare”.

Si parla spesso di 433, lei ne ha parlato, lo esclude del tutto o c’è una possibilità?
“Non si può pensare di andare in una squadra e giocare 433 perché lo fai da tanti anni, bisogna vedere le caratteristiche dei giocatori. Prima era impossibile per la quantità di centrocampisti, oggi con nuovi elementi si aprono nuovi orizzonti, nuove possibilità. Detto questo sui sistemi c’è da lavorare nelle due fasi, col modulo nostro abbiamo già importanti basi a livello offensivo per poi eventualmente fare anche degli aggiustamenti in corso d’opera. Noi però se dovessimo cambiare è per trovare l’abito migliore, non per seguire mode o antiche tradizioni”.

Come valuta Lobotka e Anguissa insieme a due e come ha ritrovato quest’ultimo dopo la nazionale?
“Hanno fatto gli straordinari dall’inizio, erano loro due, anche in allenamento. Io posso dare un giudizio positivo su di loro, l’ho dato già prima di arrivare, sono giocatori forti, con margini di miglioramento, ma sono soddisfatto di loro. Poi si deve migliorare, ma la disponibilità che ho avuto è stata massima. Frank è arrivato ieri, è entrato subito nell’atmosfera nostra e ha fatto ieri un buonissimo allenamento, lo farà anche oggi e domani”.

Buongiorno giocando da centrale anziché da centro-sinistra, ha dimostrato le sue qualità. E’ un po’ svilito da braccetto?
“Nel Torino ha giocato sia centrale che da braccetto, cambia poco, da braccetto ha più responsabilità in costruzione del gioco, devi essere più intraprendente, ma lui è completo ed ha ampi margini sotto tutti i punti di vista e può giocare benissimo anche a sinistra. Non penso sia determinante”.

PARMA

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

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ROMA

De Rossi in conferenza stampa presenta la trasferta di Marassi:

Qual è la situazione di Zalewski, è fuori dal progetto definitivamente?

“Non penso sia definitiva la sua esclusione, credo sia legata al contratto in scadenza. La decisione l’ha presa la società e me l’ha comunicata. Qualora trovasse un accordo potrebbe essere reinserito. Mi sono sempre preso le mie responsabilità, stavolta parlatene con la società o con il suo agente”.

Che si aspetta da Gilardino e come si affronta il Genoa?

“Stiamo cercando di preparare la partita rispetto a quello che abbiamo visto fare al Genoa quando affronta una grande squadra in base alle idee di Gilardino e in base a quello che ha fatto negli ultimi ultimi anni. È una squadra molto ordinata e l’abbiamo vista anche in casa contro l’Inter, notando come sia riuscita a metterli in difficoltà. Il Genoa è un’avversaria forte nonostante abbia perso dei pezzi importanti Andremo lì e faremo la nostra partita”.

Hermoso e Hummels a che punto sono con la preparazione? Sono pronti a giocare?

“Sicuramente ci danno delle possibilità in più, delle ulteriori varianti. Aumentano la nostra esperienza. Avere giocato partite in Champions League in altri livelli aiuta sicuramente. Ovviamente hanno bisogno di un po’ di tempo per arrivare al 100% della condizione, però questo poi lo valuteremo di partita in partita e di necessità e necessità. Sono pronti per giocare capiremo se dal primo minuto o a partita in corso. Dalla prossima settimana abbiamo una partita ogni tre giorni quindi penso che ci sarà bisogno di tutti quanti indistintamente. Senza pensare al minutaggio”.

Come sta Dovbyk, è pronto a giocare?

“È pronto a giocare e giocherà. È un giocatore importantissimo per noi. È un nostro attaccante e ci abbiamo puntato tanto. A Torino abbiamo fatto una buona partita ma tra il dire che abbiamo fatto una buona partita e il risultato ed essere contenti ce ne passa. Per me le grandi partite sono altre. A Dovbyk basterà sbloccarsi e appena lo farà secondo me non si fermerà più”.

Konè cosa aggiunge alla squadra?

“Konè lo abbiamo scelto per le sue caratteristiche e per il suo ruolo, visto che ha giocato sia da mezzala di destra che di sinistra. È uno che può fare il mediano con le sue caratteristiche ed è quello che noi cercavamo. Ora però rispettiamo quelli che si trovano qui da tanti anni come Cristante, Pellegrini, Paredes che dopo qualche prestazione sottotono vengono già rispettati di meno. Eppure ne hanno fatte tante di partite di livello”.

C’è un’idea tattica diversa nella fase offensiva rispetto al quanto abbiamo visto nella prima partita anche in merito alle qualità di Dovbyk?

“Abbiamo provato con più forza qualcosa che non siamo riusciti a fare molto bene nella prima sfida. Non penso di cambiare qualcosa nel modulo o nel sistema di gioco per Dovbyk. Penso che ci sono dei giocatori appena arrivati che devono unirsi fra di loro e conoscersi meglio. Devono sapere dove il proprio compagno vuole la palla e queste sono cose che richiedono un po’ di tempo. Qualche partita di assestamento. Abbiamo lavorato tantissimo dal punto di difensivo durante il ritiro cercando un po’ più di compattezza. Cercando di difendere in una maniera diversa per essere pronti quando si perdono le palle in costruzione. Essere un pochino più blocco squadra e blocco difensivo. Proprio perché i numeri ci dicono questo. A volte se segni poco è anche perché hai preso quattro o cinque pali nelle prime due partite. Tante volte è questione di centimetri, ma ci saranno anche casi che i centimetri gireranno dalla parte nostra”.

Giocare a specchio contro una squadra più debole – 3-5-2 – può essere un’opzione?

“Non sempre è un’opzione giocare a specchio con una squadra più debole sulla carta. Perché, a volte, le squadre che sono più deboli sulla carta tirano fuori delle motivazioni superiori. Più giochi a specchio, più diventa un braccio di ferro uomo contro uomo. Giocando a specchio potresti variare delle caratteristiche, per mettere in difficoltà il giocatore che ti troverai di fronte nel duello”.

TORINO

La conferenza di Vanoli:

Quali sono le insidie?
“La partita più delicata è quando si rientra dalle nazionali. Ne ho parlato con i ragazzi, sono le partite più determinanti”.

Soddisfatto del lavoro svolto?
“Abbiamo lavorato davvero bene con chi è rimasto, abbiamo svolto il programma che ci siamo posti. E abbiamo organizzato i rientri, Maripan e Sanabria hanno fatto un viaggio lungo ma hanno recuperato bene”.

Un commento sul premio come tecnico del mese
“E’ una bella soddisfazione. Non è solo Paolo Vanoli, ma va condiviso con il club, con lo staff e da chi lavora dietro le quinte, oltre ai giocatori. E poi l’accoglienza dei tifosi…L’ho detto ai ragazzi: non mi piacciono i premi singoli, preferisco quelli collettivi”.

Ricci sembra in fase di esplosione
“I giovani hanno bisogno di crescere. E’ stato bravo a continuare il suo percorso: la Nazionale è un’esperienza importante, è stato nella prima parte di preparazione all’Europeo e questo è un premio per lui. Deve avere obiettivi sempre più alti con il Toro”.

Quanto è importante confermare l’atteggiamento che avete mostrato?
“Ho parlato di mentalità, non di esame. Siamo in una fase di crescita e dobbiamo migliorare, a Venezia mi aspettavo di più sul piano del gioco. E su questo dobbiamo crescere, questo passa dal lavoro quotidiano e dai dettagli. La mentalità non si può avere in due o tre mesi, io ho sempre parlato di come si arriva ai risultati e a volte non serve il bel gioco, ma i valori del club”.

Come stanno Walukiewicz e Pedersen?
“Tutti quelli che sono arrivati, sono pronti. Il mio compito è vedere la loro storia: Walukiewicz aveva già continuità ad Empoli e ha giocato in Nazionale, la storia di Sosa è diversa perché pur essendo un ottimo giocatore l’anno scorso ha giocato poco e non ha fatto la preparazione estiva ma si allenava con l’Ajax B. La nazionale è stata un bene per Sosa, ma devo stare attento alla sua base. Maripan ha giocato di più l’anno scorso, è andato in nazionale e il suo viaggio è stato lungo. Pedersen ha giocato tanto a Sassuolo, non è andato in nazionale e ha fatto la preparazione, gli manca solo il ritmo partita. I ruoli? Walukiewicz è un braccetto di destra, poi abbiamo quinti che possono giocare a destra e a sinistra, Maripan ha esperienza e può ricoprire due ruoli pur conoscendo meno la difesa a tre, ha spesso giocato a quattro in mezzo a sinistra”.

Come sta Adams?
“Tutto bene, benissimo. Infortunati? Vlasic si è unito a una parte di allenamento ieri in maniera leggera, settimana prossima farà di più e ci avviciniamo al rientro. Gineitis è recuperato, l’unica pecca è ciò che è successo a Ilkhan”.

Domani lo stadio sarà quasi tutto esaurito
“Mi aspetto che i ragazzi si godano il momento. Il mio compito era unire, avere uno stadio che ti spinge va sfruttato”.

Cosa vuol dire sognare in grande per lei?
“Il mercato mi serviva per avere una rosa più completa, è stata brava la società a farmi avere i giocatori che servivano. Da quando sono arrivato, guardo sempre avanti e lo chiedo anche ai miei giocatori. Il mercato dà fastidio perché a volte alcune possono destabilizzare. Ma non voglio alibi e non li do, dobbiamo sempre dimostrare che possiamo crescere”.

Che Lecce si aspetta?
“E’ una squadra insidiosa, il direttore trova spesso bravi giocatori e l’allenatore ha un’idea di gioco. Ha fatto una vittoria in inferiorità, fa capire quanto pericoloso può essere il Lecce. Hanno avuto cinque o sei giocatori in nazionali, noi un po’ di più. Abbiamo la fortuna di giocare nel nostro stadio e la gente ci spingerà, dobbiamo migliorare la prestazione”.

Cosa le è piaciuto e cosa no del suo Toro in queste tre giornate?
“Purtroppo i nuovi arrivati nel reparto difensivo sono subito partiti per le nazionali, li ho seguiti e ho parlato con loro e poi ho lavorato anche a video quando sono tornati. Mi è piaciuto che questi ragazzi stanno provando a fare qualcosa d’importante, ma devo guardare oltre: non posso fermarmi”.

Maripan è il vice Masina?
“Non mi piace pensare a un vice, diciamo che a sinistra possono giocare anche altri anche se non sono mancini. A volte la duttilità non ti garantisce il 100%, sono contento della rosa e dovrò essere bravo a sfruttarla”.

Vanja ha ancora margini di crescita?
“Nessuno ha la bacchetta magica, ogni allenatore ha i suoi metodi, lui da quando sono qui si è sempre messo a disposizione, per un portiere delle sue potenzialità mi aspetto molto di più, secondo me tecnicamente è forte, fisicamente è forte, deve migliorare ma se si mette con la voglia è una soddisfazione”.

Vedremo un Toro con il tridente?
“Una squadra può fare tutto, ora avremo Vlasic e di Gineitis. Dobbiamo lavorare anche sulla fase difensiva e per le qualità che abbiamo dobbiamo imparare di più ad attaccare l’ultimo terzo, sia quando difendiamo senza palla o attacchiamo senza. Io penso a tutte e due le fasi, poi dipende sempre dalle caratteristiche della squadra, abbiamo caratteristiche di palleggio e meno incontrista, guardando il centrocampo. Quello che mi dà equilibrio oggi è Linetty ma ripeto, non è detto che non si possa anche passare a 4 perché questi difensori hanno sempre giocato a quattro. Il calcio è in evoluzione, la mia squadra mi dirà col tempo dove ci saranno questi miglioramenti”.

UDINESE

In attesa di news ufficiali su conferenza e convocati.

VENEZIA

Di Francesco parla della trasferta con il Milan:

Come avete lavorato in questa settimana? Che avversario si aspetta domani?
“Abbiamo fatto un ottimo lavoro in generale, con una amichevole in mezzo. Sta crescendo la condizione fisica e la conoscenza. Abbiamo qualche problemino per Altare e Sverko che hanno avuto qualche problemino al termine di questo allenamento. Da valutare anche Haps che aveva qualche problemino da risolvere. Bjarkason è l’unico non ancora disponibile. Il Milan è la squadra che produce più possibilità di andare in gol, quindi va preso con le molle il fatto che sia stato in difficoltà ed in più giocherà davanti a 70mila tifosi”.

Yeboah e i nuovi?
“Yeboah l’ho visto per la prima volta oggi in campo (ride,n.d.r.). Nicolussi Caviglia mancava solo la continuità ed ora ha migliorato il suo minutaggio. Sagrado e Schngtienne cominciano ad avere maggiore conoscenza. Manca a volte un po’ di tempo e serve pazienza per farli crescere”.

E’ soddisfatto del mercato?
“Sono contento di lavorare con la mia squadra con ragazzi che vogliono lavorare e mettersi in mostra. Sapendo che dobbiamo migliorare dal punto di vista dell’attenzione. Abbiamo raggiunto caratteristiche importanti con giocatori come Yeboah e Oristanio. Abbiamo ritrovato Busio, che è molto importante e può ricoprire più ruoli. Ci mancava creatività, ma l’abbiamo messa un po’ dentro. Perso Pierini abbiamo trovato Yeboah che in Patria chiamano “Turbo”. Mi sono mancate delle alternative all’inizio, ma abbiamo visto anche El Haddad per esempio che ha fatto 3 gol anche in Nazionale. Ci può dare una mano in un campionato lungo. Per il mercato quindi quello che è stato fatto, è stato fatto”.

Il Milan ha il punto di forza a sinistra con Theo e Leao. Pensa a qualche tattica particolare?
“Mi stai rovinando la strategia (ride, n.d.r.). E’ corretto, il Milan crea maggiori aspettative per i gol in quella zona e non da quest’anno. Sono giocatori che hanno anche grande voglia di dimostrare il loro valore in questo momento dopo quelle piccole cose che sono accadute all’Olimpico. Io ho cercato di preparare la partita nel migliore dei modi e cercando anche di limitare loro per dargli meno opportunità, ma sapendo che la qualità è altissima”.

Busio è pronto a giocare dall’inizio?
“Ci sto pensando, ma secondo me può giocare anche dall’inizio, sapendo che potrebbe anche non avere i novanta minuti nelle gambe. Ho un forte pensiero su di lui”.

Sagrado può essere utile domani con la sua fisicità e corsa? E’ sembrato in grande spolvero in amichevole sabato.
“Sì, poi certo nell’amichevole abbiamo trovato sicuramente un livello inferiore rispetto a quello che andremo a trovare domani in partita. Lui però sia all’inizio che a partita in corso è una soluzione. Come lo è Carboni, tutti giocatori che stanno crescendo, anche in intensità. Per sopperire alla grande qualità delle avversarie serve migliorare la condizione fisica e l’intensità. Sagrado quindi può essere una soluzione, poi con i 5 cambi di adesso è importante”.

Da un certo punto di vista meglio aver preso subito gli schiaffi?
“Io guardo il presente. Magari gli schiaffi uno li prende quando perde 5-0, invece siamo stati dentro ad ogni partita fino all’ultimo. Nel calcio le piccole disattenzioni possono fare la differenza all’interno di una gara. Più che gli schiaffi quindi dobbiamo imparare dai piccoli errori. Il fatto di partire bene poi non è sinonimo di arrivare al risultato finale. Così come non lo è il contrario”.

Ha sempre chiesto coraggio, domani sarà importante, soprattutto in avanti, considerando le difficoltà del Milan? Oristanio come sta?
“Sì era stato solo un piccolo fastidio, poi si è allenato tutta la settimana. E’ un ragazzo che deve crescere tantissimo nella continuità della gara, da questo punto di vista la prestazione migliore l’ha fatta con il Torino. Però è un giocatore di qualità, che ci permette di andare all’uno contro uno, di cercare i gol, di puntare la porta e creare difficoltà agli avversari. Lui e Yeboah sono i giocatori più pericolosi che abbiamo in tal senso e dobbiamo essere bravi a farli crescere. Davanti abbiamo fatto solo un gol ed in questo dobbiamo sicuramente migliorare. Dobbiamo essere più cattivi e determinati”.

Che idea si è fatto di Yeboah?
“Partirà con noi. Ha fatto due partite in Nazionale dove solitamente è titolare, ma è subentrato e ciò significa che le sue condizioni non sono delle migliori ancora, visto che si è allenato a parte. E’ difficile pensare a lui dal primo minuto, non ha le conoscenze delle cose che chiedo”.

Che atteggiamento si aspetta domani con 70 mila spettatori che tiferanno contro? Il Milan sarà motivato a reagire.
“69mila, perché mille saranno del Venezia (ride, n.d.r.). Le motivazioni loro le hanno, ma le abbiamo anche noi. Ripartiamo dalle nostre sapendo che abbiamo una squadra da rispettare molto. Non voglio parlare sempre di coraggio, ma dovremo pensare di andare a giocarsela fino in fondo”.

VERONA

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