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Tutti i convocati e le conferenze del 33º turno 2024/25

Potrete trovare tutti i convocati e le conferenze del 33º turno di campionato per fare al meglio le vostre valutazioni sull’undici da schierare al fanta.

Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 33º turno di campionato 2024/25.

Le tabelle di seguito contrassegnate con il simbolo “” conterranno le dichiarazioni delle conferenze stampa riportate ed i convocati se sono stati diramati. Se la tabella sarà contrassegnata con il simbolo “⛔️” significa che si è ancora in attesa di news a riguardo.

Non dimenticare che Fantapazz è l’unica piattaforma COMPLETAMENTE GRATUITA in tutte le funzionalità SENZA ECCEZIONI.

ATALANTA

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

BOLOGNA

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

CAGLIARI

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

COMO

Conferenza stampa ✅

“Andiamo a Lecce e dobbiamo dare continuità, e dobbiamo avere la mentalità di andare a fare risultato, continuando con le belle prove delle ultime settimane. Troveremo un Lecce cattivo e deciso. Non dobbiamo farci sorprendere, sarà una gara dura e difficile”.

Che partite ha visto ieri in Champions?
“Le ho viste tutte e due da casa, non sono andato a San Siro, ero troppo stanco. Che giocatore prenderei da loro? Nessuno, siamo a posto così”.

Cosa si aspetta nel finale di campionato?
“Mi aspetto una crescita importante, le prossime partite mi diranno chi è pronto per restare qui e chi no. Vogliamo alzare il livello, la mentalità deve essere questa, la crescita deve essere importate nelle ultime sei partite. È un momento importante per tutti, i giocatori mi devono fare vedere se sono pronti per il prossimo anno. Azon e Dele Alli? Si devono fare trovare pronti, non siamo qui a regalare nulla a nessuno”.

Come sta la squadra?
“Per Sergi Roberto la stagione è finita. Ha riportato una lesione al flessore. Stava recuperando, non è stata una buona stagione per lui. Ora si deve riposare e poi deve ripartire con la squadra a luglio. Per lui la stagione è conclusa. Non è stato un anno facile”.

È stato chiamato da qualcuno di Milan e Roma?
“No, non mi ha chiamato nessuno, io ripeto che sono solo focalizzato sul Como. Ma non mi è arrivata nessuna chiamata diretta, ve lo assicuro”.

Chi giocherà sabato?
“Douvikas sta facendo bene, giocherà anche sabato a Lecce”.

Come sta Nico Paz?
“Sta bene, si è allenato tutta la settimana. Non so se giocherà a Lecce, può essere che possa mandare in campo lo stesso centrocampo di settimana scorsa contro il Torino. Ma Nico è in ripresa sta bene. A parte Sergi Roberto e Dossena, gli altri ci sono tutti e partono con noi per Lecce. Kempf è in crescita, è migliorato nelle ultime settimane. È impossibile essere al massimo in tutta la stagione.

Come ha visto i giocatori?
“Sono molto contento di tutti, arriva sempre l’occasione e si devono fare trovare pronti. Tutti i ragazzi mi hanno soddisfatto, tutti si sono adattati alle esigenze molto velocemente. Tutti sono coinvolti nel progetto Como, questo è bello”.

Vive sempre al 100% la partita.
“Sì è vero, ho tanta tensione, a fine partita domenica ero carico di adrenalina. È stata una stagione dura per me, non abbiamo vinto per 9 partite e c’è stato tanto stress. Non ho avuto mai tempo per riposare, ho passione e non mi voglio fermare”.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

EMPOLI

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

FIORENTINA

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

GENOA

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

INTER

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

JUVENTUS

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

LAZIO

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

LECCE

Conferenza stampa ✅

Come orientare la partita contro il Como?
“Il Como predilige avere il possesso palla, ma questo non deve avere ripercussioni su di noi dal punto di vista mentale. Non deve far perdere fiducia alla squadra, non la deve demoralizzare. E’ soprattutto un aspetto psicologico, mentale. Dobbiamo restare uniti, si lavora insieme, bisogna saper soffrire quando c’è da soffrire. Dobbiamo fare di tutto per vincere, questo lo sappiamo”.

Poca cattiveria da parte del Lecce?
“La squadra è sempre stata dignitosa. Ritengo che ci manchi una vittoria, questo ci avrebbe tenuto in media in maniera considerevole. Non ce l’abbiamo fatta, per demerito nostro e per merito degli avversari. Ma la squadra ha sempre cercato di fare il suo, nonostante le difficoltà. Non siamo mai usciti in maniera indegna dal campo, indubbiamente abbiamo avuto delle difficoltà, abbiamo avuto avversari che hanno dimostrato di essere migliori di noi e di avere quel pizzico di fortuna che a noi è mancato. Siamo lì e dobbiamo continuare a credere nel nostro sogno”.

Reazione tardiva con la Juventus?
“Se non riesci a reagire prima è perché l’avversario te lo impedisce, sicuramente non è mancanza di voglia. La squadra quando è in difficoltà e quando va sotto vuole reagire, alle volte ci riesce, altre volte l’avversario non ti dà la possibilità di farlo. Gli episodi possono riaccendere le partite, non tutto è razionale”.

Il Lecce riceve poche ammonizioni
“Prendere più cartellini gialli non è meritevole. Se pensiamo ai numeri il Lecce è la squadra che ha subito più rigori contro, questi sono numeri che penalizzano. Non è che a calcio si vince facendo a cazzotti, una volta si diceva che bisognava menare…in realtà bisogna essere bravi a fare tante cose”.

Il Como
“Fabregas sta facendo un lavoro eccellente. Ho grande rispetto, mi piace molto come gioca, gliel’ho anche detto una ventina di giorni fa a Coverciano. Il Como è una grande travestita da provinciale, ha poco da invidiare alle grandi. In questo momento del campionato dobbiamo prendere atto delle qualità ma dobbiamo fare il possibile per portare a casa una vittoria. Sarà una partita difficilissima, ma la squadra deve interpretarla nella maniera giusta. La lucidità deve avere la meglio sull’individualismo. Dobbiamo giocare da squadra, consapevoli del peso della partita”.

La difesa a tre
“Abbiamo giocato in quel modo in altre partite sotto mentite spoglie, abbassando un centrocampista sulla linea dei difensori. Per evitare di fare un lavoro di scalate ho preferito che i calciatori si specchiassero con gli avversari contro la Juventus. Niente di nuovo, cambiano solo le caratteristiche. Dopo un minuto abbiamo subito gol ma abbiamo continuato a giocare nello stesso modo. Sono cose che si possono fare e che tutte le squadre fanno quando affrontano avversari forti”.

La formazione?
“Sarà una partita diversa rispetto a quella con la Juventus. Si giocheranno più partite in una, serviranno calciatori con le caratteristiche diverse in base ai momenti. Sceglierò con chi partire e con chi finire la partita, ma ciò che conta è la qualità della prestazione”.

Il Como ha la mente sgombra, è un elemento di vantaggio o di svantaggio?
“Non ci credo a certe cose, i recenti campionati ce lo insegnano. Una squadra che fa del gioco la sua qualità migliore se è in una posizione di classifica tranquilla riesce a giocare meglio. Se non sei in una posizione tranquilla non corri anche i rischi che dovresti correre”.

Jean, Tiago Gabriel e Veiga
“Ci dispiace per l’infortunio di Jean, lo abbiamo messo dentro dopo il problema di Gaspar ed è migliorato di partita in partita. Mi piace per come si allena e per le capacità di letture difensive, deve migliorare ancora nell’uno contro uno. Gabriel si allena in silenzio, è freddo palla al piede, poi deve migliorare in tante altre cose, ma non era semplice per lui giocare a Torino, ma il suo lo ha fatto. Veiga ha più esperienza, è in un buon momento mentale, ha la leggerezza giusta che in questo momento è fondamentale”.

Helgason e Berisha
“Abbiamo esterni d’attacco e centrocampisti con caratteristiche diverse. Le scelte si fanno sulla base del tipo di partita che ci si aspetta. Sarà una sfida lunga contro una squadra che palleggia molto, non dobbiamo perdere fiducia”.

Come gestire un gruppo giovane in un momento così?
“Unione, squadra, famiglia. Questo è il nostro mantra. In settimana abbiamo ribadito questo concetto. Da soli non ne veniamo fuori, dobbiamo essere uniti, a partire dal gruppo squadra. Devo far capire ai giocatori che l’obiettivo è comune, non solo di chi si mette la maglia dal primo minuto. Poi penso che domani il valore aggiunto possa essere il nostro pubblico”.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

MILAN

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

MONZA

Conferenza stampa ✅

Nesta, cosa si aspetta dalla partita contro il Napoli?
“Dobbiamo salvare il salvabile e non lasciarci andare, diciamo sempre le stesse cose ma è così. Per me si può fare anche peggio e quindi non dobbiamo scendere ancora di più. Sappiamo che la salvezza è impossibile, o quasi impossibile, ma dobbiamo tenere una dignità importante. Il confronto coi giocatori c’è stato come in tutte le altre gare. Dopo Venezia ho fatto una conferenza diversa perché le altre partite sono sempre stato in un altro modo. I risultati sono quelli, la classifica è quella ma non è facile. Non dobbiamo fare ancora peggio e non possiamo finire il campionato con 15 punti. Si può retrocedere ma diversamente, questo è l’obiettivo che ci mettiamo noi. I confronti ci sono stati sempre, a volte magari un po’ più duri ma il risultato è sempre lo stesso. Questo è quello che non va bene”.

Cosa è mancato in questa stagione e cosa non è riuscito a trasmettere ai giocatori?
“La squadra sarà come sono io. Non attacco mai i miei giocatori soprattutto a livello pubblico. Sarebbe come togliermi dalla responsabilità e invece io sto nel problema e ne sono parte. Mi devo prendere le mie responsabilità. Se non sono riuscito a portarla con un atteggiamento diverso è una mia responsabilità, dell’ambiente e del momento storico del club. Ma io non mi tiro fuori. Sarebbe facile puntare il dito sui giocatori per cadere in piedi. Se vogliamo fare un’analisi dei motivi per cui non siamo usciti da questo tunnel per me è colpa dell’allenatore, ma le componenti sono anche di più. Sono tante componenti che hanno fatto vedere la stagione che abbiamo fatto. Io vivo a Monza da solo con lo staff, ce la siam divisa, siamo un gruppo tosto. Non possiamo scappare e nasconderci, dobbiamo provare a fare di tutto per chiudere la stagione in certo modo”.

Nesta di buono c’è che contro le squadre forti il Monza ha avuto sempre un buon approccio. Potrà essere così anche contro il Napoli?
“Sotto l’approccio mentale sono d’accordo. La tensione e responsabilità è diversa. Le squadre più grandi ti lasciano maggior spazio e puoi giocare di più. L’impatto mentale non lo abbiamo mai sbagliato con le big. Con l’Inter e altre squadre in alto in classifica abbiamo fatto bene mentre contro le dirette avversarie facciamo più fatica. Il nostro campionato deve essere contro Empoli, Venezia. In queste partite bisogna mettere qualcosa in più”.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

NAPOLI

Conferenza stampa ✅

E’ solo una questione di pressione? Chi la sente di più tra voi?
“C’è prima di tutto da conquistare il piazzamento in Champions. Al di là di tutto, avremo l’opportunità di avvicinarci, facendo un buon risultato, ad un traguardo prestigioso e non preventivabile ad inizio anno. Ma noi l’abbiamo detto, siamo lì, chiaramente cercheremo di dar più fastidio possibile fino alla fine”.

Garantì un Napoli competitivo, ora quanto manca per la ciliegina sulla torta?
“Sono state dette tante cose ad inizio d’anno da parte mia, alcune posso confermarle, altre non posso confermarle. Non rinnego niente, ma ti rendi conto di alcune situazioni e non mi sento di confermare tutto quello che ho detto. E’ stato chiaro anche il discorso di Kvara, dissi Napoli non doveva essere un club di passaggio, non vorrei passare per bugiardo su cose disattese. In questi 8 mesi qui a Napoli ho capito che tante cose qui a Napoli non si possono fare”.

Circa 10mila napoletani a Monza che sognano. Cosa si sente di dire?
“Di continuare a sognare, noi dobbiamo alimentare il loro sogno, stiamo facendo qualcosa che va al di là delle aspettative viste le premesse e cosa era accaduto l’anno scorso. Noi ci siamo, dobbiamo continuare ad alimentarlo con tutte le forze, sappiamo che non è facile, non è stato facile finora e ci saranno altri ostacoli da superare e dovremo essere bravi come lo siamo stati finora, senza alibi, facendo con quello che abbiamo. Noi siamo i primi a voler alimentare, la passione che ci hanno trasferito merita questo”.

In trasferta avete costruito la continuità, soprattutto in certi stadi, ma da 91 giorni non vincete fuori.
“Sono dati inconfutabili, poi il dato di fatto è anche che siamo secondi a -3 dall’Inter, pure se non si vince da un bel po’ non si perde pure da parecchio, solo a Como. Alcune ce le hanno pareggiate alla fine, vedi con Roma e Lazio, situazioni in cui non siamo stati fortunati. Detto questo, abbiamo tanti punti e siamo secondi, frutto di una regolarità casa e fuori, poi magari possiamo dividere i periodi, ma la regolarità c’è e solo così si possono ottenere gli obiettivi prefissati. Non vinciamo fuori da casa e vorremmo riprendere a vincere, il nostro intento è sempre questo”.

Ha detto che dopo ‘8 mesi alcune cose non si possono fare,’ quali?
“Ho già risposte, non c’è bisogno di sottolineare, facciamone un’altra”.

Toccherà a Rafa Marin?
“Sì, abbiamo lui, è uno dei quattro difensori, due infortunati, se la matematica non mi inganna quattro meno due ne rimangono due e quindi gioca”.

Come sta Buongiorno? Il risultato dell’Inter rafforza il percorso che state facendo?
“Complimenti all’Inter, in semifinale battendo una squadra forte, da persona di calcio che ha l’Inter come avversaria vanno fatti i complimenti. Non c’era bisogno di questa partita per capire quanto fosse forte, non a caso è in corsa su tutte le competizione e questo rafforza il campionato che stiamo facendo. E’ qualcosa di importante. E’ un bene per il calcio italiano, negli ultimi anni s’è sempre fatto rispettare, c’è poco da dire, intensità non intensità, è il terzo anno consecutivo… può essere un anno per caso, ma se accade ogni anno significa che il calcio italiano è di livello. Su Buongiorno monitoriamo la situazione, vediamo, non mettiamo date e fretta, è una situazione in fase di difensori molto critica ma alibi zero. Domani si va in campo per vincere, punto e basta”.

Che insidie nasconde una partita con una squadra che rischia il record negativo di punti.
“Le partite vanno giocate, io quando avevo appena esordito a 16 anni col Lecce, se ricordate un Roma-Lecce, il Lecce retrocesso da mesi vinse in casa della Roma e la Roma perse lo Scudetto. Io ho un’esperienza molto particolare per capire e dirlo ai miei giocatori, non c’è scritto da nessuna parte che una squadra che non sta facendo bene possa partire sconfitta, le gare vanno giocate e bisogna prendersele. Dobbiamo essere bravi, da squadra che sta lottando per lo Scudetto, a prenderci la gara, nessuno ci regalerà nulla. C’è tutto da perdere”.

Chiese più gol a McTominay, oggi a chi li chiede?
“A Di Lorenzo, è partito a razzo… c’è anche un detto. Mi aspetto da Giovanni qualche gol in più, ha le capacità, la qualità e la personalità oltre ai tempi d’inserimento e s’è un po’ fermato. Mi aspetto una spinta in più e di portare bene di nuovo”.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

PARMA

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

ROMA

Conferenza stampa ✅

Com’è la situazione della squadra? Dovbyk ed El Shaarawy come stanno?
“Hanno fatto oggi allenamento differenziato. Come al solito, sceglierò tra stasera e domani mattina. La partita con il Verona è difficilissima perchè si sono quadrati a meraviglia. In pratica il terzo gol che hanno fatto nel girone di andata contro la Roma, lo riproporranno 10-15 volte. Dobbiamo stare attenti a quello. Non dobbiamo affondare nella loro ragnatela. Vogliamo far bene e vogliamo i tre punti. Ma sarà difficile”.

Stagione pesante dal punto di vista mentale. Come sta la squadra mentalmente e fisicamente? Sta accusando il ritmo?
“Sono sincero quello che hanno fatto i ragazzi è prodigioso. Fisicamente la squadra sta bene. Lo stato di forma non è ottimale. Prima si giocava a 2 tocchi, con leggerezza. Ora non lo stiamo facendo, merito anche della controparte (Juve e Lazio), ma dico che la squadra sta facendo il massimo e tira fuori il meglio che può. Cambiare? Sì, si può cambiare ma si deve avere il bilancino del farmacista”.

Svilar, com’è la situazione? Sta facendo molto bene e non ha paura che andando avanti in questa trattativa ci siano dei rischi?
“Non credo che ci siano rischi. Il procuratore fa il suo lavoro e noi il nostro, ma alla fine sono sicuro che si concluderà al meglio. Il ragazzo vuole restare”.

Dovbyk come sta? Come giudica la partita contro la Lazio? E’ colpa della squadra o la sua?
“Le colpe non ci sono. Lui si dovrebbe far vedere di più. La squadra dovrebbe servirlo quando lui si muove. La colpa è 50 e 50. Oltre al gol lui deve lottare, pressare, far vedere. Ci sta lavorando. Ancora io non è soddisfatto e neanche io lo sono. Mi deve dare di più”.

Qual è la direzione del futuro? Lo scorso anno DDR parlava di mancanza di giocatori di gamba, lei quest’anno si è ritrovato questa squadra. La vede anche lei così?
“Ora pensiamo a quest’anno. Quello che ha detto Daniele è vero. Mancano giocatori di gamba. Noi per ora abbiamo fatto il massimo. Abbiamo giovani che devono crescere. Il gap con le 4-5 squadre è notevole. Lo vedono tutti. Anche chi non sa di calcio”.

Non è rimasto deluso da come ha subito il gol contro la Lazio?
“Deluso e molto arrabbiato. Dobbiamo lavorare di più. A volte ci manca la scaltrezza, la furbizia, l’essere determinati a non far entrare l’avversario nell’area di rigore. Tutta questione di carattere e allenamento. Ma alcuni momenti pensiamo di andare a prendere la palla da soli. No. Per cui dobbiamo ricompattare. Sono 9-10, i gol presi da calci d’angolo e punizione. Una squadra così non deve permettere tutto ciò”.

Su Pisilli?
“Lui ha fatto bene da quando sono venuto. In questo periodo era sceso molto di condizione. E’ normale e adesso si sta riprendendo. Quindi ha la stessa possibilità dei compagni. Non è questione del perché ha firmato il contratto si è sentito sazio. Dà sempre tutto. Ma un allenatore si accorge se ad un giocatore gli vengono naturalmente oppure no. Un po’ e sarà il Pisilli che conosciamo tutti”.

Su Hummels…
“Lui è una colonna. Grande giocatore e io sono convinto che se lo metto dentro fa la sua prestazione”.

Obiettivo Champions League. I ragazzi ci credono?
“Lei scommetterebbe un euro sulla Roma in Chmapions? Lo vuole perdere! Siamo onesti eh. Se raggiungiamo la Chanpions League è perchè le altre sbrigano e noi facciamo meraviglie. Siamo onesti e seri. Diamo il massimo. alla fine vedremo quello che potremo fare. La squadra ha fatto una ripresa incredibile e non voglio prendere i meriti io eh. Teniamoci stretti questi ragazzi che stanno lottando con tutta la passione e voglia di far bene. Chiedo ai tifosi l’aiuto. Non dico che quello che riusciremo a fare dipenderà da loro. Ma sarà molto importante che loro capiscano la situazione che stiamo vivendo”.

Molti sono i tifosi che stanno seguendo la Roma. Lei parla con la società e fa presente che i tifosi…
I tifosi? Meritano il massimo. Meritano quello che la proprietà vuole raggiungere- Una squadra che possa lottare per vincere uno o più campionati. Come dico sempre Roma non è stata fatta in una nota. Aspettiamo che il mercato per noi possa essere più libero. E poi cercheremo di tirare su la rete e vedere che pesce abbiamo preso. Se c’è un pesce sughero e se c’è una spigola. Non fare i furbi”.

Su Soulè…I giocatori poi le chiedono di restare o si sono arresi?
“Hanno capito e rispettano la mia decisione. Soulè sta andando bene. Ve lo avevo detto all’inizio. Quando non giocava vi avevo detto che sarebbe stato il futuro della Roma. E’ un diamante grezzo e dobbiamo sgrezzarlo. Io sto cercando di afre il mio meglio. Chi arriverà, farà sicuramente meglio di me”.

Il mercato prossimo verte sulla caratteristica che prima ha detto, ossia ‘agonisticamente più furbi’?
“Sicuramente. Quando si va a scegliere un giocatore si vede l’uomo, è un aspetto molto importante. Se vai a prendere una testa matta che rovina lo spogliatoio spendi soldi e non combini niente. SE c’è una parità di valutazione, naturalmente chi è più cattivo e tenace in alcune circostanze, come quella delle palle inattive, sicuramente si sceglie quello là”.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

TORINO

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

UDINESE

Conferenza stampa ⛔️

In attesa della conferenza.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

VENEZIA

Conferenza stampa ✅

La vittoria contro il Monza vi ha dato maggiore consapevolezza? Situazione infortunati?
“Abbiamo qualche problemino con Yeboah, ha accusato un fastidio a fine partita. Speriamo di recuperarlo nella rifinitura di domani. Ho alcune idee, le valuterò e poi vedrete domenica. La squadra ha lavorato bene, ci sono ancora due allenamenti, dobbiamo continuare consapevoli che abbiamo un minitorneo. La prima partita l’abbiamo vinta, possiamo approcciare meglio la gara, contro il Monza abbiamo un po’ sentito il peso dei punti. Ogni gara però da qui alla fine avrà grande importanza e dovremo affrontare ogni sfida con maggiore ambizione e coraggio”.

Giocare a Pasqua incide? Che Empoli ti aspetti?
“Dobbiamo occuparci prima di noi stessi, davanti avremo poi una squadra che ha i nostri punti ma che è arrivata in semifinale di Coppa Italia. D’Aversa ha fatto un ottimo lavoro, a Napoli il risultato è stato pesante ma non dice tutto sulla partita dell’Empoli, in generale ha raccolto meno di quello che ha seminato. E’ una squadra viva, ha un giocatore di grande qualità come Sebastiano Esposito, che è maturato molto rispetto a quando è stato qui a Venezia. Poi ci sarà il contesto, che è abituato ad affrontare questo tipo di partite, è abituato ad affrontare gare di questo peso”.

Che aspetti saranno fondamentali nella partita?
“La compattezza, l’aggressività, la voglia di restare in partita, poi ci sono partite nella partita. Bisogna essere pronti a tutto, ci saranno momenti in cui le dinamiche della gara saranno a nostro favore, in altri momenti no, quindi dovremo essere sempre grintosi, mettendo in campo la versione migliore di noi stessi. Questo riguarda tutti, da chi va in campo allo staff, la gara più importante è la prossima, non dobbiamo focalizzarci sul resto. Poi ovviamente ci sarà la strategia di gara, che sarà cruciale”.

Sei tecnico di grande esperienza, come stai motivando la squadra?
“Nel calcio di oggi la comunicazione è fondamentale. Oggi dobbiamo essere bravi a guardare più i plus che i minus, cercando di vedere che difficoltà possiamo creare agli avversari. Sono gare di una difficoltà unica, ma vanno affrontate con la consapevolezza che stiamo lavorando in una direzione e che continuando si possono ottenere risultati. Chiaramente ci saranno delle assenze, ma possiamo dare continuità a quanto stiamo facendo, gli elementi e le caratteristiche di chi va in campo possono cambiare, ma la mentalità deve restare la stessa, così daremo continuità”.

Un incrocio particolare visto il tuo legame con Empoli e visto che poi alla fine ad Empoli è andato D’Aversa.

“Roberto è della mia stessa città, ci conosciamo. Abbiamo giocato anche spesso insieme a padel ma lui è più bravo (ride ndr). Al di là degli incroci estivi io sono cresciuto ad Empoli, devo ringraziare l’Empoli sotto tutti i punti di vista. Era un’altra società, ma una fetta del mio cuore è ad Empoli. Poi chiaramente ci sono le scelte professionali e in quanto professionisti facciamo il nostro lavoro al meglio. Chiaramente è particolare perché ci ritroviamo con gli stessi punti in una situazione delicata e con tre punti importanti in palio”.

Possibili sorprese in attacco?
“Non diamo vantaggi a nessuno. A partita in corso e dall’inizio chiaramente bisognerà fare delle valutazioni. Sto dando continuità poi a Ladisa, che è un 2006 interessante. Ci sono diverse soluzioni e non ho paura di prendere decisioni forti in gare importanti, vi potete aspettare qualcosa ma non a inizio gara”.

Sagrado e Schingtienne sono recuperati?
“Sagrado no, Schingtienne ha fatto parte del lavoro in squadra. Maric sta meglio rispetto al problema alla caviglia e sta ritrovando condizione. Poi chiaramente deve recuperare abitudine al contrasto dopo il problema che ha avuto. Duncan anche ha dato maggiore continuità agli allenamenti, si è allenato tutta la settimana non accusando problemi, è quindi un’arma in più”.
Stai cercando di alleggerire un po’ le pressioni in allenamento visto il peso di queste partite?
“Come dico sempre le pressioni vanno messe anche in allenamento perché poi la partita ti presenta pressioni. È importante questo aspetto, in queste gare abbiamo avuto compattezza, siamo riusciti a restare in partita anche per 100 minuti, restando uniti ma sapendo anche attaccare. Quindi partiamo da quello che sappiamo fare meglio, cercando di migliorare quello che ci è mancato. Se devo pensare al minitorneo siamo un po’ mancati nel primo tempo migliorando nella ripresa e dal mio punto di vista ci può stare”.

Convocati ⛔️

In attesa dei convocati.

VERONA

Conferenza stampa ✅

“Sarà la prima volta che incontrerò un mito vivente come lui in campo. Sta chiudendo in bellezza, facendo nuovamente qualcosa di incredibile ed è un punto di riferimento straordinario, in campo e fuori, è un esempio di eleganza e intelligenza fuori dal comune. Un modello per allenatori giovani come me”.

Come stanno Suslov, Niasse e gli altri infortunati?
“Recuperiamo Sarr, che ha saltato solo un allenamento. Poi si sono allenati Serdar, Niasse e Suslov. Ora hanno bisogno di mettere minuti nelle gambe ma sono tutti recuperati al 100%, tranne Tengstedt”.

Come descrive la coppia Livramento-Mosquera, arrivati a questo punto della stagione?
“Sono ragazzi con potenziale, anche Sarr con loro, che stanno crescendo con il lavoro quotidiano, per arrivare al livello della serie A, uno dei top 3 campionati in Europa. Devono migliorare nella concretezza di numeri, di gol, ma per quello che riguarda il loro apporto sul gioco, sul sacrificio, sugli equilibri siamo già a un livello importante rispetto all’inizio. Ora sono tutti molto inseriti nel contesto di squadra ed è la strada giusta. Sta anche alla squadra mettere in condizione gli attaccanti di segnare, ma loro devono ricordarsi che al primo posto per loro ci deve essere la fame di gol”.

Cosa si prova a passare dall’essere un allenatore da esonerare a uno invece da confermare per la prossima stagione?
“Non è così strano nel mio lavoro. Conta il risultato e io sono qui per questo, anche se nella mia testa non c’è solo questo, anche valorizzare dei giocatori e dei giovani, plasmare dei giocatori con del talento e farli crescere. C’è una componente tempo che in questo mestiere c’è poco e quello che è successo a me è successo a tanti altri, ma mi è successo in passato e succederà in futuro. Bisogna sempre credere nel proprio lavoro e nei propri giocatori, e la società ha sempre creduto in me”.

Quanto è importante avere a disposizione tutti gli effettivi?
“La rosa è ampia. Al completo sarebbe stata di un livello più alto di quello che siamo stati causa infortuni a giocatori determinanti. Abbiamo sempre puntato a un concetto di squadra in cui tutti devono sentirsi parte del progetto e sentirsi importanti per sopperire alle mancanze. Ora recuperiamo giocatori importanti, ma devono riportarsi a regime, ad avere intensità per riprendersi il posto, perché chi li ha sostituti lo ha fatto in maniera fantastica, come Bernede, Dawidowicz e Niasse. Giocatori che ci hanno dato una grande mano e questo crea competizione che è determinante per tenere alto il livello della squadra nel quotidiano e per raggiungere l’obiettivo salvezza che ancora non è acquisito. Ci troviamo davanti a una squadra che non perde da 16 partite e poi avremo uno scontro diretto fondamentale, ora dobbiamo spingere ancora di più”.

Come può rispondere il Verona alla qualità della Roma?
“La Roma ha cambi, giocatori straordinari e lo dimostra nell’ultimo periodo, oltre il grande allenatore. È una squadra che con questo mister sarebbe al secondo posto. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, dare continuità di prestazione, dimostrare di essere solidi, andando con umiltà a Roma, ma cercando di far male a loro, non essere spettatori, ma dando il massimo in entrambe le fasi per cercare di portare a casa punti di cui abbiamo bisogno”.

Chi è il giocatore che le è mancato di più nella costruzione della squadra?
“Io credo che siano mancate alcune cose. In una parte del campionato c’è mancata mentalità, poi questa è cambiata e questi ragazzi sono diventati fondamentali, così siamo diventati una vera squadra. In questo momento la mia mentalità è rappresentata dalla squadra. Forse ci è mancato qualcosa in mediana dove abbiamo adattato altri giocatori, come Suslov, Bernede, Dawidowicz e Kastanos, ma naturalmente con Duda, Serdar e Harroui era un centrocampo iniziale che non abbiamo mai avuto. Volevamo costruire una squadra su di loro senza mai riscurisci ma con il concetto di squadra abbiamo sopperito a queste mancanze”.

Adesso i giocatori si parlano in campo più di prima?
“Certo. Adesso parlano di calcio, si aiutano, fanno le giuste scalate, si chiamano gli uomini, soprattutto nella fase difensiva. La comunicazione è determinante e siamo molto cresciuti su questo, puntando su giocatori giovani con grande margine di miglioramento che imparano dai propri errori. I ragazzi si sono conosciuti e per questo serve del tempo per diventare squadra. Anche per merito di alcune brutte partite abbiamo capito cosa non bisognasse fare, da un discorso primordiale di squadra siamo diventati una squadra vera. E ora si vede in campo, e questo è figlio dei legami che si sono creati in campo e fuori”.

Prendete meno gol, segnate meno, ma avete fatto 13 punti nella seconda metà di campionato. È un segnale di maturità?
“Nella prima parte abbiamo fatto parecchie vittorie, una ogni tre partite, ma in mezzo perdevamo sempre. Ora la media è la stessa, ma con una stabilità diversa. Abbiamo abbassato il numero di gol ,ma abbiamo trovato maggiore equilibrio, ora l’obiettivo sarebbe aumentare i numeri offensivi tenendo questi numeri difensivi. Ora creiamo di più in realtà, ma segniamo meno, quindi dobbiamo continuare così perché la strada tracciata è quella giusta”.

È stato più importante l’inserimento di Valentini in difesa o quello di Dawidowicz a centrocampo?
“Sono entrambi giocatori importanti. Anche Duda può fare quel ruolo di Dawidowicz, ma con Pawel lui può essere più libero di pressare in avanti, con Dawidowicz che in quella posizione preferisce coprire la difesa. Valentini ha portato tanto, qualità da calciatore e la sua attitudine a livello caratteriale, non sbaglia un allenamento e avevamo bisogno di un giocatore come lui. Sull’aspetto fisico stiamo bene, in realtà stiamo correndo di meno, però lo stiamo facendo meglio rispetto ad altre partite, dove difendevamo in maniera differente. Ora siamo più equilibrati e le nostre corse sono più efficaci, ma a livello fisico, comunque, la squadra sta bene anche se può stare anche meglio con i rientri”.

I giovani possono avere più spazio in questo finale di stagione?
“I giovani, se c’è la possibilità, giocano. Ora conta raggiungere l’obiettivo senza preclusione tra vecchi e giovani”.

Lazovic come sta vivendo questo momento in cui non gioca da titolare?
“La vive da arrabbiato se non gioca naturalmente, ha avuto un principio di pubalgia, mentre Bradaric nel frattempo è cresciuto tantissimo. Apprezzo come aiuta Bradaric e il lavoro che fa da capitano, anche se non è titolare, ha una buona attitudine e da tanto alla squadra dentro e fuori dal campo”.

Convocati ⛔️

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