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Tutti i convocati e le conferenze del 24º turno

Potrete trovare tutti i convocati e le conferenze del 24º turno di campionato per poter valutare il migliore undici da schierare.

Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 23º turno

ATALANTA

BOLOGNA

BRESCIA

In attesa della conferenza e dei convocati.

CAGLIARI

FIORENTINA

GENOA

INTER

Le parole di Conte.

Che tipo di partita si aspetta domani?
“Sicuramente una gara ad alto indice di difficoltà. La Lazio è una realtà consolidata nel campionato italiano, ha vinto la Coppa Italia lo scorso anno e quest’anno la Supercoppa Italiana. Sono cresciuti tanto, mantenendo sempre i giocatori più forti. Non ultimo c’è l’ottimo lavoro di Inzaghi, è inevitabile ci sia stato uno sviluppo negli anni”.

È corretto parlare di partita scudetto? C’è un favorito?
“Credo sia una gara tra due outsider. Penso sia questa la definizione migliore”.

A che punto è la crescita di Eriksen?
“Sta lavorando con noi, sicuramente sta capendo sempre di più che tipo di situazioni vogliamo da parte sua. Come vi avevo detto fin dall’inizio, ho fatto una cosa mai fatta in carriera, ovvero farlo giocare subito. Chiaramente con l’Udinese qualcuno aveva parlato di una prestazione non buona da parte sua. Era normale, ero forzato ad arrivare a quella situazione. Averlo fatto giocare ora è stata la cosa migliore perché ha potuto incidere quando è entrato. Lo vedremo dall’inizio nelle prossime gare, quando lo riterrò opportuno”.

Cosa pensi del Var a chiamata?
“Non mi piace perché io non devo chiamare nessuno. Se la situazione è chiara lo devono vedere loro. Abbiamo già tanti pensieri durante la gara. A me capita di vedere la partita in tv e l’immagine è abbastanza chiara per prendere una decisione piuttosto uniforme. La trovo una cosa non utile. Ci sono le immagini”.

Quali errori dovrete evitare rispetto alla gara di mercoledì?
“Con Milan e Napoli abbiamo giocato due gare totalmente diverse. Con i rossoneri si è giocato a viso aperto, potevano esserci anche più gol. Quella con il Napoli è stata diversa, il Napoli ha attuato una strategia difensiva ottenendo un buonissimo risultato. Per vedere una bella partita bisogna essere in due, abbiamo avuto occasioni per segnare e le decisioni finali da parte nostra non sono state le migliori. C’erano però le situazioni per fare male. Abbiamo visto entrambe le gare, adesso ce n’è un’altra contro una squadra molto forte e più avanti nei lavori rispetto a noi perché sono insieme da più tempo e hanno costruito una squadra sempre più forte. Il merito va al presidente e al ds che stanno facendo un ottimo lavoro”.

Dalla Spagna rimbalzano notizie su Lautaro Martinez. Il calciatore come vive questi periodi e che consiglio senti di dargli?
“Nonostante la giovane età Lautaro ha abbastanza la testa sulle spalle per capire che le voci di mercato contano pochissimo. Sicuramente vedo che spesso e volentieri si parlava già del mercato dell’Inter in ottica futura per acquisti o cessioni. L’Inter si presta molto alle vicende di mercato a differenza di altre società che sono molto più abbottonate. Di notizie così in questo periodo ne escono meno. Però i giocatori sono concentrati e sanno che quel che fanno sul campo è più importante, il chiacchiericcio conta zero”.

Inzaghi ha nove titolari rispetto a quattro anni fa, quando ha iniziato. Rimanere così tanto è un obiettivo per un tecnico o conta vincere?
“Vincere non è semplice soprattutto in Italia, soprattutto perché negli ultimi anni c’è stata una squadra che ha fatto man bassa come il Psg o il Bayern nei loro tornei. La Lazio ha vinto Coppa e Supercoppa ma hanno lavorato su dei giocatori e non hanno venduto chi oggi ha valutazioni importanti, aggiungendo ogni anno, lavorando molto bene sul mercato e rafforzando i reparti. Il lavoro, la programmazione, la visione è importante così come la pazienza. Bisogna avere pazienza e lavorare, se si è capaci e si è apprezzati. Poi continuare a crescere. Questo è l’obiettivo primario”.

In queste settimane allenatori e presidenti si sono lamentati della mancata uniformità di giudizio sul tema arbitrale. Cosa ne pensa?
“Sicuramente ci sono delle difficoltà. Ci sono state situazioni che hanno lasciato un po’ di perplessità. Detto questo noi dobbiamo avere la volontà e la voglia di credere sempre ci sia buona fede in tutte le situazioni. Nel momento in cui non dovessimo pensare questo è giusto che uno si alza e va via perché la malafede non si può accettare. Penso ci siano stati errori importanti e ci auguriamo ce ne possano essere sempre di meno”.

FcIN – Domani si aspetta più una gara come il derby o come Inter-Napoli?
“La Lazio viene da prove di forza talmente evidenti che la partita se la giocherà come faremo noi. Ci sarà una strategia, da parte nostra e loro. Cercheremo di limitare i difetti ed eslatare i pregi. Ma entrambe le squadre vorranno vincere. Sarà una partita che si giocherà. E che vinca il migliore”.

Qual è la situazione di Handanovic? Avete necessità di prendere un altro portiere?
“Sulle condizioni di Handanovic vi ho sempre indirizzato verso lo staff medico. Per il resto dico che è una stagione un po’ strana, siamo a sei-sette infortuni traumatici ed è difficile riscontrare questi numeri durante la stagione. Di solito sono muscolari. Siamo ancora a febbraio, speriamo di avere tutti a disposizione perché è importante per noi. Abbiamo tante partite da fare”.

Quanto sarà importante la padronanza delle corsie esterne per vincere i duelli?
“Le corsie sono importanti soprattutto quando incontri squadre disposte a specchio. Al tempo stesso anche la Lazio usa due attaccanti e hanno Milinkovic-Savic che spesso si aggiunge alle due punte. Mi auguro sia una bella gara, soprattutto per chi vede la partita. Due squadre che cercano di superarsi e come detto prima che vinca il migliore”.

JUVENTUS

Le parole di Sarri:

Lei ha detto che una delle problematiche della Juventus a livello mentale può essere quella di essere abituata  da anni a vincere con largo vantaggio. Quali stimoli si aspetta adesso visto che il campionato ricomincia da zero?
“A livello di stimoli penso possa essere motivo di ulteriori motivazioni. Era palese fin dall’inizio che questo sarebbe stato un campionato diverso, quindi dobbiamo trovare stimoli da questa situazione. Pesno sia stimolante essere lì a giocarsi il campionato e probabilmente essere lì a giocarsi il campionato fino alla fine. Quindi potrebbe essere motivo di grandi motivazioni”.

Quanto può dire e quanto è importante Lazio-Inter di domani?
“Non lo so, non sarà determinante. Partita importante, ma non determinante. Ma noi in questo momento dobbiamo pensare alla nostra partita. Dobbiamo pensare a fare il maggior numero di punti possibili e stop, senza stare troppo a guardare i risultati delle altre squadre. Partita importante ma il percorso è ancora lungo, quindi partita non determinante”.

Lei ha usato spesso il termine passività come causa dei gol subiti dalla Juventus. Come si risolve questo problema?
“Il problema della passività si risolve con un più elevato livello di aggressività, perchè non esiste un sistema difensivo che può funzionare se non c’è dentro attenzione, abnegazione e aggressività, quindi bisogna partire da questo. A noi ci succede in maniera strana, nel senso che non siamo così… con continuità, abbiamo dei momenti all’interno della partita, quindi è chiari che in certi momenti bisogna alzare il livello di intensità difensiva e il livello di aggressività”.

Come procede il recupero di Bernardeschi?
“Bernardeschi ancora non è con il gruppo, le notizie sono che potrebbe rientrare in gruppo la prossima settimana”.

Si parla poco dei giocatori nell’analizzare il momento della squadra. Credi che abbiano un po’ di peso, che siano un po’ appesantiti da pressione, responsabilità e dal momento negativo. Mi riferisco alla prestazione di San Siro.
“Ma io sulla prestazione di San Siro non sono completamente d’accordo, noi a San Siro abbiamo fatto bene per 70 metri di campo, siamo un po’ mancati nella parte finale del campo perchè abbiamo abbandonato i nostro attaccanti a loro stessi. Però rivedendo anche la partita ho visto che abbiamo avuto 5-6 uscite da dietro di grande livello, quindi rispetto alla partita precedente abbiamo fatto sicuramente dei notevoli passi in avanti, poi c’è rimasto questo problema dell’abbandono dei nostri attaccanti un po’ a loro stessi. Quindi abbiamo accompagnato poco pur uscendo bene dalla loro pressione iniziale. Poi il momento negativo è un momento negativo, finisce con la partita di Verona. Abbiamo finito la partita facendo una brutta prestazione, quello purtroppo non dovrebbe mai succedere, ma succe un po’ a tutti. E chiaramente noi essendo la Juventus quando ci succede è tutto molto amplificato, ma questi giocatori dovrebbero essere nelle condizioni di saperlo e quindi dovrebbero essere nelle condizioni di reggere bene questo tipo di pressione”.

Contro il Milan abbiamo rivisto Cuadrado avanti e Ramsey a centrocampo. E’ stato per le caratteristiche del Milan, per gli infortuni o perchè il trequartista non la convince e quindi Cuadrado tornerà a giocare davanti in pianta stabile?
“Non è che il trequartista non mi convince, quella era una situazione anche contingente perchè Theo Hernardez poteva diventare una spina nel fianco se non avevamo ampiezza nella fase difensiva, quindi abbiamo scelto la soluzione  che tra l’altro ci consentiva di far giocare Ramsey nel ruolo che lui alla fine predilige. Era un motivo contingente e per mettere Ramsey nelle condizione di esprimersi al meglio”.

Klopp ha detto che la Juventus è la favorita della Champions e non capisce come non abbia 10 punti di vantaggio con la rosa che ha. Che cosa risponde?
“Che mi stai riportando parzialmente la risposta di Klopp. Jurgen ha detto anche che il calcio italiano non lo segue, quindi quello è il motivo. per cui non si rende conto per cui noi non abbiamo 10 punti dii vantaggio.  Comunque non mi sembra male neanche la rosa del Liverpool sinceramente. Jurgen è una delle persone più simpatiche che abbia mai conosciuto, qui si sta togliendo di dosso i panni della favorita”.

Il Brescia che squadra è?
“La sensazione visiva è che sia una squadra che ha sempre cercato di giocare pur essendo sempre stata invischiata nelle zone più basse della classifica è una squadra che in questo momento è in questa zona di classifica per effetto dei risultati casalinghi, perchè ha fatto molto meglio in trasferta che non in casa. Quindi è una squadra non semplicissima da affrontare soprattutto quando loro giocano in trasferta. Non è una partita semplice, ma in questa fase del campionato penso che partite semplici a priori non esistano. Il girone di ritorno è sempre più complicato del girone d’andata, questa è uan fase in cui tutte le squadre sono sul pezzo, poi magari nelle ultiem 4-5 partiteci sono situazioni di classifica diverse e quindi qualche squadra può mollare, anche se negli ultimi anni vedo che questo succede sempre meno rispetto a quello che succedeva nel campionato italiano precedentemente”.

Una stastistica di Opta dice che il primo tiro dentro l’area a San Siro lo avete fatto dopo 59 minuti. 
“Questo anche loro, perchè loro hanno tirato spesso in porta, ma sempre dalla distanza”.

Si parla sempre di una Juve che non riesce a inserire i propri attaccanti dentro l’area. Poi le chiedo se è scaramantico, visto che le conferenze di vigilia cominciano sempre in ritardo anche di 3 minuti.
“No, è che Gabriella arriva un po’ tardi e perciò… (riferito scherzosamente all’addetta stampa Gabriella Ravizzotti, ndr). Non è assolutamente scaramentico, il giorno prima della partita, noi abbiamo tempi abbastanza compressi, ristretti: riunione con lo staff, preparazione dell’allenamento, scambiare due parole con Gabriella, quindi questo a volte ci porta a questi piccoli ritardi di cui ci scusiamo, però sono giorni abbastanza compressi. Poi nella partita di Milano l’analisi è stata fatta subito, li abbiamo abbandonati, siamostati molto più bravi ad uscire da dietro, però poi a 70 metri tutto finiva e i nostri attaccanti erano un po’ abbandonati al loro destino, abbiamo accompagnato poco con il resto della squadra questo sviluppo che sembrava nascere con buoni presupposti”.

La posizione di Dybala a San Siro era voluta? O arretrava perchè non arrivava il pallone?
“Dybala è arretrato anche troppo, ma alla fine rivedendo la partita ha fatto bene ad arretrare perchè era principalmente lui quello che ci consentiva molto bene di uscire dalla nostra metà campo: appena riceveva palla riusciva a liberarsi della prima pressione e ci consentiva di venire fuori bene. Poi chiaramente questo atteggiamento ha fatto mancare un po’ di supporto a Cristiano negli ultimi 20-25 metri di campo”.

Una domanda sulla squalifica del City dalle Coppe europee. Da allenatore rimarrebbe in una squadra pur non potendo giocare la Champions o l’Europa League?
“Io sì, l’anno scorso sono andato al Chelsea e non era in Champions. L’ho fatto volentieri, venendo via da una squadra che invece era in Champions. Non la ritengo una discriminante assoluta, poi vediamo cosa succederà al City perchè ora stiamo parlando del primo grado di giudizio. Ce ne saranno altri, quindi non penso che quella venuta fuori sia la sentenza definitiva. Quindi aspettiamo, però poi ci sono delle situazioni in cui un allenatore penso possa andare anche oltre certe cose”
Pjanic ha bisgono di riposo o lo vedremo al suo posto?
“In questo momento non lo so. Abbiamo giocato giovedì notte e non so le condizioni dei giocatori. Ieri c’erano molti giocatori stanchi, anche i dati clinici parlavano di qualche situaizone di affaticamente, quindi è una situazione tutta da valutare. Io sono in disaccordo su quello che è stato detto su Pjanic nell’ultima partita, l’ho detto anche a fine partita, perchè secondoi me ha fatto una prestazione in crescita rispetto alle partite precedenti. Quindi vediamo come sta il ragazzo oggi e poi valutiamo. E’ chiaro che domani dobbiamo cercare di mettere dentro i giocatori meno stanchi”.

Domani può continuare Buffon o tocca a Szczesny?
“Anche questo è da valutare. E’ una valutazione da fare. Ma noi sapevamo che Gigi sta bene, ha già fatto 11 partite e le ha fatte tutti su buoni livelli, non salta mai un allenamento è in buona condizione, in buona salute, quindi quella dell’alternanza del portiere, non mi sembra un nostro problema in questo momento”.

Parlava di affaticamento  a livello di stanchezza o di affaticamento muscolare di qualcuno?
“No, ieri i dati che ci forniscono le indicazioni sullo stato dell’affaticamento dei giocatori era abbastanza elevato. Poi è chiaro che abbiamo giocato alle 20:45, abbiamo fatto allenamento alle 11 di mattina, quindi i dati sono più elevati per il fatto che se giochiamo alle 3 e li facciamo alle 11, ci sono più ore di recupero e vengono dati migliori. E’ tutto da rivalutare oggi penso”.

LAZIO

In attesa della conferenza e dei convocati.

LECCE

MILAN

In attesa della conferenza e dei convocati.

NAPOLI

PARMA

ROMA

SAMPDORIA

SASSUOLO

SPAL

TORINO

In attesa della conferenza e dei convocati.

UDINESE

VERONA

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