Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 18º turno di campionato 2024/25.
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ATALANTA
In attesa della conferenza.
BOLOGNA
In attesa della conferenza.
CAGLIARI
Si dice sempre che in queste gare non sarebbe obbligatorio vincere. Non è l’idea di Nicola, giusto?
“Assolutamente. L’Inter è una squadra di grandissima qualità ed abbiamo bisogno di fare una partita gagliarda con tanta aggressività, cercando di non smettere di giocare, ma farlo con la giusta attenzione. Dovremo capire i momenti in cui cercare di colpire. Infermeria? Manca solo Zito, tutti gli altri sono disponibili”.
A Venezia si è visto un passo indietro rispetto ad altre partite. Cosa evitare?
“Contro l’Inter servirà capacità di recupero immediato. A Venezia avevamo l’atteggiamento di chi voleva vincere. Abbiamo dominato nettamente il primo tempo. Abbiamo fatto delle valutazioni, ovvero che non basta fare bene quanto progettato, ma si dovrebbe avere più cattiveria nel gestire le situazioni. Abbiamo subito una sola azione pericolosa e l’abbiamo gestita male. Dobbiamo pretendere di più sotto l’aspetto nervoso, così non basta e stiamo lavorando. Perdere così ti deve fare innervosire”.
Mancano due giornate alla fine del girone: i numeri parlano di una squadra che non segna. Come risolver il problema?
“I numeri dimostrano fino ad un certo punto. Con una vittoria potresti guadagnare diverse posizioni e viceversa. Il Cagliari sta producendo molto, ma non siamo ancora all’altezza sotto l’aspetto qualitativo. I ragazzi sanno che devono andare oltre, sia in fase di possesso che in fase di non possesso. A Venezia abbiamo concesso poco, ma un primo tempo così non l’abbiamo mai fatto. Eppure quando avremmo dovuto manifestare più attenzione siamo caduti. Non abbiamo giocatori tanto pronti, ma abbiamo la fiducia, l’impegno e la determinazione”.
Piccoli è sembrato affaticato, Pavoletti ha segnato: potrebbe esserci una staffetta?
“A parte Jankto, che per ora non ho avuto occasione di impiegare non perché non abbia qualità bensì perché magari preferisco calciatori con caratteristiche diverse, tutti sono stati chiamati in causa. È normale che qualcuno giochi più di altri, anche perché la filosofia della società è valorizzarli al meglio, ma a prescindere da questo meritano il minutaggio che stanno avendo perché stanno dimostrando delle qualità, e alcuni giovani devono darci quell’energia mischiata all’esperienza di chi è meno giovane. Pavoletti c’è la possibilità di vederlo, è una grande risorsa per questa squadra a prescindere che sia titolare o subentrante. Posso spendere solo belle parole, sia per quello che fa per i compagni che per la qualità di determinare in certe situazioni”.
Il problema dell’attacco è legato alle caratteristiche degli elementi o all’ultimo passaggio?
“Per sei volte il nostro avversario ha avuto come migliore in campo il portiere. Ci sono momenti in cui raccogli di più e momenti in cui raccogli di meno. La fame? E’ una sensazione che ti porta a volere qualcosa di più, che ti faccia scoprire qualcosa dentro di te”.
Esiste un problema sulla trequarti? Gaetano ancora non si è sbloccato.
“Accordare fiducia nei giocatori significa anche rispettare le loro caratteristiche, Gianluca deve lavorare e stare sereno, perché arriverà ad ottenere ciò che tutti si aspettano da lui. Marin da trequartista ci va per dinamica durante la partita, ma serve convivere con gli equilibri giusti e quello non è il suo ruolo naturale. Verso i miei giocatori ho sempre delle aspettative, e in loro ripongo fiducia. L’importante è che la pressione e l’aspettativa non diventi negativa. Piccoli, Gaetano, Luvumbo: tutti si stanno costruendo ora i propri numeri, nessuno di loro viene da una serie di stagioni da protagonista ai massimi livelli, alcuni stanno avvicinando ora il momento di prendersi responsabilità per la prima volta in carriera. Idem vale per Felici, bisogna avere pazienza e dare fiducia, perché solo gradualmente passi dall’essere un elemento al quale viene richiesto di stupire a uno al quale viene richiesto di prendersi determinate responsabilità a beneficio della squadra. Facendo poi notare costruttivamente l’eventuale errore o imperfezione al fine di migliorare durante il percorso e dare sempre di più”.
Potrebbe scendere in campo un Cagliari con due punte?
“L’abbiamo già fatto e i ragazzi sanno bene come sviluppare il gioco in base all’avversario. Dobbiamo mantenere alta l’energia e l’entusiasmo, ma anche concentrarci su ciò che sappiamo fare bene, potenziandolo. In parallelo lavoriamo su ciò che c’è da migliorare. Serve sentire l’esigenza di produrre risultati: fin qui abbiamo cercato e costruito buone prestazioni, ora dobbiamo fare di più per concretizzare e portare a casa quando prodotto e meritato”.
Due parole sull’Inter?
“Ha un consolidamento di uomini costruito nel tempo. Ti invoglia a cercare di prenderla da vicino, sa costruire con due, tre, quattro elementi. Accetta la parità numerica, ed è in grado di gestire la palla e cercare la profondità con grande facilità. E’ una gara per noi gratificante, e se vogliamo fare risultato dovremo cercare di fare quanto sempre fatto, ma con maggiore velocità”.
In attesa dei convocati.
COMO
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
EMPOLI
Quanta soddisfazione le stanno dando i suoi ragazzi?
“C’è grande soddisfazione fin dal primo giorno, negli ultimi due anni l’Atalanta è stata messa poco in difficoltà ma purtroppo i complimenti non muovono la classifica. Non dobbiamo sentirci appagati, domani affrontiamo una squadra molto difficile che sta recuperando e ha un certo equilibrio e una certa intensità. Dovremo essere intensi come a Bergamo, anche se in maniera diversa. Quello che si è fatto ci deve dare delle certezze per la partita di domani”.
Ha qualche dubbio di formazione soprattutto a centrocampo? Dietro ci sarà ancora Cacace?
“Sicuramente abbiamo fatto altre valutazioni e abbiamo lavorato su diverse situazioni. Fazzini ha fatto una settimana in più di lavoro ma va considerato che sta tornando da un lungo periodo. A Bergamo non era la sua partita ideale ma era giusto dargli minutaggio. Dubbi ce ne sono sempre, anche oggi nella rifinitura su 3-4 posizioni ho alternato vari giocatori. Mi riservo domani di decidere”.
Un chiave può essere il gioco sulle fasce?
“Indipendentemente dal loro sistema di gioco, qualsiasi zona del campo può fare la differenza. Si lavora sempre in base alle caratteristiche degli avversari, ci comporteremo di conseguenza quando abbiamo la palla noi. I duelli sulle fasce possono essere importanti perché loro sono molto stretti centralmente”.
Avete segnato solo due gol in casa. A Bergamo le due punte erano più vicine?
“Hanno giocato nella stessa maniera in quasi tutte le partite. Si può anche partire con tre punte di ruolo, ma se poi non occupano certe zone per dialogare cambia poco. Hanno dialogato bene, in casa abbiamo giocato contro grandi squadre. Esposito ha già fatto tanti gol, Colombo ha quasi eguagliato se stesso in campionato. Bisogna ragionare su come le squadre ti affrontano. Sotto l’aspetto realizzativo i ragazzi stanno riportando numeri importanti”.
Potremmo vedere qualche novità dietro, ad esempio qualche giovane?
“A livello numerico siamo questi, devo considerare la rosa nell’interezza perché ci possono essere difficoltà. Tutti hanno dimostrato di fare bene quando sono stati chiamati in causa. Non mi piace stare a pensare alle assenze, ma i ragazzi stanno sopperendo a tutte le difficoltà. Marianucci, quando sono arrivato qua, era destinato ad andare a giocare, ma col lavoro quotidiano ha cambiato le gerarchie. L’importante è che i giovani non si sentano già arrivati, ma ho un gruppo eccezionale”.
In attesa dei convocati.
FIORENTINA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
GENOA
Domani inizia un ciclo di partite importantissime: Empoli, Lecce e Parma. Che Genoa vuole?
“Nella partita contro il Napoli, specie nel secondo tempo, abbiamo fatto bene. Ci sono aspetti positivi su questa partita. Abbiamo preso le cose anche che possiamo migliorare. Le prossime partite sono importantissime per noi ma anche per Empoli, Lecce e Parma, squadre come noi che vogliono rimanere in Serie A. Dobbiamo giocare bene per vincere”.
Recupera De Winter e Ekhator?
“Sono entrambi convocati, hanno fatto la settimana con la squadra”.
Come affrontare l’Empoli?
“L’Empoli è una squadra di qualità, sanno giocare da squadra e sono fisici. Mi aspetto una gara complicata ma noi abbiamo giocatori bravi che stanno facendo bene. Abbiamo fatto una bella partita contro il Napoli, specie nella ripresa, la squadra è in crescita. Abbiamo avuto due gare difficilissime contro Milan e Napoli e abbiamo fatto bella figura. Abbiamo le nostre qualità per poter dare fastidio all’Empoli”.
Il nuovo Genoa, dal punto di vista offensivo, inizia dal secondo tempo contro il Napoli?
“Abbiamo fatto bene nel secondo tempo, siamo stati pericolosi ma alla fine non abbiamo fatto gol. Possiamo essere più cattivi in zona gol. Abbiamo Ekuban e Balotelli che possono portare energia, abbiamo giocatori che stanno crescendo”.
Balotelli potrà avere più minutaggio?
“Non sarà ad Empoli perché è influenzato. Oggi è rimasto a casa. Mi spiace perché si stava allenando bene. Il messaggio per me è che tutti loro devono capire che fanno parte della squadra, è un periodo dove abbiamo bisogno di tutti. E’ un momento difficile, dobbiamo essere uniti e deve essere importante”.
Che idea ti sei fatto sul ruolo di Vitinha?
“Vitinha deve stare a posto fisicamente. E’ importante per lui continuare ad allenarsi tutti i giorni e allenarsi per la squadra. Farà gol quando la squadra farà bene. Quando noi creeremo occasioni pericolose lui ha qualità per far gol. Mi aspetto da lui che continui a fare fino ad ora. E’ stato fuori per infortunio, ora sta meglio, sta facendo bene per la squadra e i gol arriveranno”.
L’idea di avanzare Frendrup può andare bene per il futuro?
“Può esserlo. Credo che l’atmosfera che hanno creato i tifosi ha portato l’energia ad un altro livello. I tifosi hanno portato la squadra a fare di più. Mi è piaciuta questa unità che ci sono stati fra giocatori e pubblico. Alla fine meritavamo un punto perché abbiamo fatto bene nel secondo tempo”.
La differenza fra primo e secondo tempo col Napoli?
“Credo che abbiamo rispettato troppo il Napoli nel primo tempo. Nella ripresa siamo stati più aggressivi. Questo non vuol dire che avremmo vinto la partita ma potevamo essere più aggressivi”.
Coperta corta?
“La cosa bella del calcio è che se siamo in dieci qua e abbiamo dieci opinioni diverse. Devo scegliere l’approccio alla partita che aiuti il giocatore a fare il meglio delle sue potenzialità. Nel primo tempo può essere abbia tantissime responsabilità su questo. Lo abbiamo cambiato nella ripresa e abbiamo fatto tante cose bene. E’ importante mettere un giocatore nella condizione giusta per far meglio”.
L’Empoli ha segnato solo due gol in casa.
“Dobbiamo guardare la qualità delle partite che hanno giocato. Dell’Empoli abbiamo tantissimo rispetto ma dall’altra parte noi abbiamo qualità per giocare ad alto livello, abbiamo qualità per dare fastidio. Dobbiamo avere fiducia, qualità e il lavoro fatto fino ad ora. Credo che la squadra sia in crescita anche se contro Milan abbiamo pareggiato e Napoli perso. Andremo lì per andare a fare la nostra partita”.
Si gioca ormai in 16.
“Siamo un gruppo. I giocatori che sono in panchina hanno un ruolo importantissimo. Quando entrano devono portare qualcosa in più alla squadra. Contro il Napoli sono stato contento perché hanno portato energia”.
In attesa dei convocati.
INTER
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
JUVENTUS
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
LAZIO
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
LECCE
In attesa della conferenza.
MILAN
In attesa della conferenza.
MONZA
In attesa della conferenza.
NAPOLI
In attesa della conferenza.
PARMA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
ROMA
Allenamento aperto il 1 gennaio. E’ un modo per dare il benvenuto i nostri tifosi. Sono loro la vostra forza?
“Sicuramente i nostri tifosi sono la nostra forza, il nostro sangue, inutile sottolinearlo. Ci danno la voglia di lottare sempre. Siamo professionisti e un conto è farlo con il pubblico che ti sospinge e un conto con uno che non ti sospinge. Oggi resta difficile aprire il campo di allenamento”.
Più complessa la missione di Fonseca o di Ranieri?
“Gli allenatori hanno sempre delle complessità che devono gestire. Dipende molto dalle piazze e dall’incontro che si fa con gli addetti ai lavori. Io ho trovato giocatori splendidi. Io il mio compito lo sto portando avanti con tutto il mio entusiasmo e tutto il mio amore”.
Hummels, Dybala e Paredes, vuole che facciano parte della squadra il prossimo anno?
“Sicuramente si. Non giriamoci tanto intorno”.
Che Milan si aspetta?
“Il Milan ha giocatori fortissimi e molto particolari. Sarà uno sforzo di tutta la squadra e di stare attentissimi. Il Milan è la seconda ad incassare gol, la prima il Bologna. Noi siamo una delle squadre che segna di meno in trasferta. Dobbiamo fare una super partita”.
Qual è l’approccio mentale che deve avere la squadra?
“Io cerco di dare serenità e tranquillità. Durante gli allenamenti metto tutto me stesso e voglio che loro diano sempre il massimo. Io credo che questa partita con il Milan si prepara da sola perchè tutti vorrebbero giocare, per cui son convito che faremo una buona gara. L’importante è dare tutto fino all’ultimo secondo. Piccoli particolari fanno i risultati. Noi dovremo stare attenti a questi ultimi particolari”.
A che punto è la scelta dell’AD?
“Io non sono coinvolto. Io sono coinvolto solo nell’aspetto tecnico della società. Io non entro in questi meandri societari”.
La sua posizione su Pellegrini, qual’è?
“Il giocatore gode di tutta la mia fiducia, perciò se verranno offerte le valuteremo, come tutte le altre. Io mi auguro che lui possa restare con noi, ma vorrei che anche lui fosse contento di stare con noi”.
Mile Svilar, che tipo di gioco le chiede? E a chi lo paragona?
“Non voglio fare nessun paragone. Sta facendo molto bene. Lui sa che può iniziare l’azione da dietro ma anche inviare lungo. Lascio – una volta che sono tutti catechizzati – di fare quello che sentono. Io cerco di dare le nozioni ma loro devono fare quello che sentono. Lui sa quando deve accelerare o rallentare”.
Cosa ne pensa di Saelemaekers? Si pensa già al futuro?
“Saelemaekers si è ambientato benissimo a Roma e noi lo vogliamo tenere. Vediamo come si sviluppano le cose anche con Abraham”.
Come hanno reagito coloro che non sono entrati in campo contro il Parma?
“Tante volte si fanno dei cambi in vista delle sostituzioni avversarie. Non mi è sembrato doveroso fare dei cambi. Non ho pensato ne al perchè ne al per come. Ho detto semplicemente che tutti stavano spingendo e ho voluto continuare così”.
TORINO
In attesa della conferenza.
UDINESE
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
VENEZIA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
VERONA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.