RedazioneDopo l’ufficialità del rinnovo biennale, Igor Tudor entra in una fase cruciale della sua avventura alla Juventus. Il tecnico croato ha firmato fino al giugno 2027, con opzione per il 2028, poco prima di partire per il Mondiale per Club negli Stati Uniti.
La conferma in panchina, voluta da John Elkann, Giorgio Chiellini e dal neo direttore generale Damien Comolli, arriva dopo appena 80 giorni alla guida: tanti sono bastati per qualificare la squadra alla Champions, modificando rotta rispetto all’era Motta.
Team USA e rilancio strategico
Il viaggio in West Virginia porterà Tudor con sé, oltre al passaporto, anche le chiavi del futuro Juve. Al suo arrivo, il club bianconero ribadirà valori quali entusiasmo, carisma e “juventinità”.
L’allenatore, da sempre visto come “allenatore e non traghettatore”, ha espresso ottimismo:
«Contento di ripartire insieme di nuovo. Ci stiamo preparando per il Mondiale per Club, dove vogliamo fare grandi cose. Forza Juve»
Mercato: strategia tra oggi e domani
Il contratto firmato segna l’inizio di un percorso di sviluppo condiviso tra Tudor e la nuova dirigenza. I primi incontri di mercato hanno già tracciato alcune linee: rinforzo della mediana, riflessione sul futuro di Vlahović e potenziare l’attacco.
Due nomi riemergono con forza:
- Ederson (Atalanta): sogno di lungo corso, valutazione stimata tra 60‑65 M€, con interessi anche dalla Premier League .
- Victor Osimhen: il nigeriano, vuole restare in Europa; il Galatasaray ha offerto più di 15 M€ annui, ma la Juve ha riaperto un canale di dialogo.
In più, cresce l’interesse per Santiago Castro (Bologna), un talento emergente con valutazioni in costante ascesa.
Continuità e ambizioni: la Juve del domani
Il Mondiale per Club sarà l’ingresso in una stagione di transizione: occorre pensare all’immediato (questo torneo) e al lungo periodo (campionato e mercato). Alla Continassa si guarda con fiducia a Kenan Yildiz, pronto a essere blindato al ritorno dagli USA.
Tudor parte per l’America non con velleità conservative ma con l’ossessione per il successo: è questo il messaggio su cui la Juve ha puntato investendo su di lui.
Alberto Mangili
