Che tipo di reazione si aspetta dalla squadra?
“Domani è il derby, gara molto sentita da parte di tutti. Il Toro è una squadra che aggredisce, partita complicata. Bisogna stare attenti, corti e lavorar di squadra”.
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Come mai è cambiato il programma del ritiro?
“Con la squadra parlo tutti i giorni. Il ritiro è solo un momento per stare insieme, non è una punizione. Avevamo ieri e oggi per fare doppi allenamenti, per dare un po’ più di ordine. In questo momento stare insieme può fare solo bene. Ho parlato con la quadra quando siamo rientrati, dovevano andare a casa a prendere la roba e allora ho detto ci vediamo domattina”.
Sui giocatori che avrebbero chiesto di fare a meno del ritiro?
“Assolutamente no, sono voci infondate. La squadra non ha mai chiesto di non fare il ritiro. Siamo concentrati nel volerci tirare fuori da questa situazione”.
Si è dato obiettivi minimi?
“Gli obiettivi sono sempre gli stessi, siamo in ritardo in campionato, la settimana Salernitana-Monza l’abbiamo pagata, abbiamo sbagliato quella. Ci sta penalizzando. Abbiamo 29 partite, c’è tempo per recuperare ma serve ricominciare. In Champions ci penseremo post Empoli”.
Il presidente la ha dato la carica? Ruoterà maggiormente i giocatori?
“Non è che c’è da ruotare i giocatori, a seconda di chi ha giocato di più, arriviamo da più partite, c’è da far rifiatare i calciatori a livello fisico e mentale. La formazione va fatta in base all’avversario e alle condizioni e a quante partite hanno giocato i giocatori. Dobbiamo solo affrontare il Torino in questa partita difficile e complicata, bisogna fare risultato. Il presidente ha dato la carica alla squadra e all’ambiente in prima persona. Bisogna compattarsi più di prima, c’è bisogno di tutti. Bisogna fare le cose semplici e ordinate”.
In questo momento vecchia guardia o incoscienza?
“In questo momento l’incoscienza non ci deve mai abbandonare. Dai giovani e dagli anziani, che non la devono abbandonare. Il campo dirà che partita faremo”.
Cosa le fa pensare che vincerà questa sfida?
“Non è una sfida mia personale, è di tutti. Non è che uno vince e gli altri perdono, si fa tutti insieme. La squadra ha lavorato bene, oggi pomeriggio faremo l’ultima rifinitura”.
C’è anche un problema di condizione fisica o solo mentale?
“I dati son fini a se stessi. Nelle sette partite in cui abbiamo corso di più abbiamo vinto solo una partita, nelle altre tre vittorie. I dati sono tutti validi ma non ce n’è uno che risolve i problemi. Più che vedere i dati bisogna essere ordinati e attenti in questo momento”.
Quanto può cambiare affrontare il Toro senza punte?
“Non so chi farà giocare Juric, loro hanno gamba ma sono anche tecnici. Ad Haifa non c’è stato un buon approccio, sono cose che domani non devono accadere. Bisogna invertire la rotta già da domani”.
Crede ci sia qualcuno che rema contro?
“Quando ci sono questi momenti sembra che la squadra non sia compatta. Invece credo che vogliamo tutti arrivare al risultato, nessuno ci vuole regalare niente. Bisogna fare un passo alla volta”.
Kean avrà un’occasione?
“Kean col Maccabi non ha colto l’occasione perché ha avuto un leggero fastidio. Domani dovrò scegliere due fra Vlahovic, Milik e Kean”.
Il rendimento di Paredes?
“Non ho ancora deciso la formazione. Lui è arrivato, non aveva quasi mai giocato, si è messo a disposizione e ha fatto buone partite. Non è Paredes o un altro, è tutta la squadra. Si lavora di squadra in questi momenti. Non possiamo costruire tutto in una giornata”.
C’è una situazione tattica che se vedesse di nuovo domani le darebbe fastidio?
“Una cosa che dall’inizio del campionato abbiamo sbagliato sono i gol che abbiamo preso col Maccabi in casa, in Israele, a Firenze. Tutte situazioni di contropiede subito, non è questione fisica ma di attenzione”.