Davide SacchettiVenerdì alle 20:45 ci sarà la partita tra Torino-Como che sarà molto interessante e bella da seguire, con due allenatori con idee innovative.
Il Torino vorrà fare sicuramente bene sotto gli occhi della sua gente, provando a portare a casa il bottino pieno.
Il Como proverà a giocarsi la sua partita senza rinunciale all’idea di gioco.
Torino-Como: come ci arrivano le due squadre
Vanoli in questa settimana dovrà lavorare molto con i suoi ragazzi dopo questo ultimo periodo un po’ negativo.
Infatti il Torino si presenta al match di Venerdì con tre sconfitte nelle ultime tre partite, c’è molto da migliorare per riprendere il passo.
Il Como arriva alla partita di venerdì con una tranquillità sia fisica che mentale poiché sta riuscendo a portare a casa buoni risultati.
La squadra di Fabregas arriva al match con una vittoria un pareggio ed una sconfitta nelle ultime 3.
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Possibili protagonisti
Il Torino dovrà lavorare molto sulla fase difensiva e migliorare il giro palla a centrocampo per poi andare a servire gli attaccanti.
Fondamentale sarà il fraseggio a centrocampo tra Ricci e Linetty che dovranno cercare di verticalizzare o allargare sugli esterni.
Anche le punte Sanabria e Adams dovranno dare sia una mano in fase offensiva venendo incontro e attaccando la profondità ma dovranno essere anche braci a schermare i passaggi.
Anche il Como dovrà accelerare i ritmi a centrocampo con Sergi Roberto e Perrone che poi dovranno essere bravi a mandare tra le linee Nico Paz.
Cutrone anche dovrà fare molto lavoro sporco e allungare la difesa del Torino.
Zone tattiche
Vanoli insieme ai suoi ragazzi dovranno lavorare sull’uno contro uno per creare la superiorità numerica soprattutto con Vojvoda e Vlasic.
Anche la fase difensiva dovrà stare molto attenta: sia Coco che Masina che nella partita di Cagliari hanno commesso degli errori grossolani, dovranno aumentare il grado di attenzione.
Per il Como saranno molto importanti i movimenti di Strefezza e Fadera che dovranno essere bravi nell’uno contro uno per servire Cutrone.
