Dopo la disfatta di Firenze, lo Spezia di Thiago Motta sarà chamato ad una gara d’orgoglio in casa contro i granata.
Era arrabbiato dopo Firenze. Cosa non le è piaciuto di più?
“Senza parlare di calcio, non mi è piaciuto il nostro comportamento. Ho detto ai giocatori, non subito dopo la partita perché stavo pensando e cercavo di capire in video la partita, che non siamo scesi in campo, al di là della qualità della Fiorentina. Sono convinto che possiamo fare molto meglio, i giocatori sono consapevoli che non abbiamo giocato nel modo giusto e mi aspetto un’altra partita domani da tutti i punti di vista. Il calcio è uno sport interessantissimo perché in tante partite non sempre vince la più forte, ma per affrontare la partita devi mettere tutti gli ingredienti dentro al campo e noi non l’abbiamo fatto. Per domani sono sicuro che vedremo un altro tipo di partita, sia per l’avversario che per il nostro atteggiamento”.
Domani arriva una partita difficile con una squadra che gioca bene. Come affrontarla?
“Dal punto di vista tattico la affronteremo come sempre, penso che sia un qualcosa di importante nel calcio ma non la cosa più importante, perché ci sono tante cose nel calcio che contano. La base è quello che dicevo prima, ognuno per il bene del gruppo deve dare il suo massimo e tatticamente vedremo domani. Avremo una squadra forte davanti, che gioca a uomo e cerca il duello e che può essere molto aggressiva. Dovremo essere pronti per affrontare questo tipo di partita, e non sarà l’unica con queste difficoltà. Domani è la più importante, abbiamo le nostre possibilità facendo quello che sappiamo fare e cercheremo di difendere e attaccare insieme”.
Sulla partita di Firenze ha inciso la mole di partite di fila?
“No, giocare fa sempre bene. Quello che mi aspetto e che voglio dai miei sono le stesse cose, lo sanno dall’inizio. Abbiamo avuto la possibilità di rinforzarci in settimana e ora tutti devono dare il massimo. Se uno ha il 30% me lo deve dare, se ho il 120% lo do, così come se ho il 10%. Se ho il 100% e do il 95% non va bene. Sono cose semplici che dal primo giorno spieghiamo. Ci siamo rinforzati in settimana con giocatori responsabili che sanno dove sono e cosa mi aspetto. Sicuramente domani vedremo un’altra partita”.
A Salcedo e Strelec ha dato grande fiducia. Non hanno risposto bene nelle ultime due, loro si allenano diversamente da come giocano?
“Rispetto la sua opinione, come quella di tutti, ma io questi due giocatori li ho visti fare bene. Vedo Strelec che lavora e che attacca e difende, che partecipa nei novanta minuti. Al di là delle situazioni in campo che lui ha saputo ed è riuscito a risolvere con gol o passaggi, per me sono giocatori che fanno un buon lavoro per la squadra, individualmente e per il gruppo. Per Salcedo vale la stessa cosa. È arrivato tardi, non ha fatto il ritiro dall’inizio. È andato in Primavera perché non si stava adattando a ciò che volevamo e dopo quella partita si è messo a disposizione e ha fatto bene, anche con il Genoa e le altre partite. Si è meritato di giocare, non vuol dire che domani loro due giochino perché cerchiamo sì di vedere gli allenamenti ma pensiamo anche all’avversario. Sono molto contento di Strelec e Salcedo”.
Sala come sta fisicamente? Può partire dall’inizio?
“Ha possibilità di entrare, è dentro al gruppo e si è allenato bene, giocando 45 minuti anche se non era previsto a Firenze. Come gli altri convocati può giocare, non ho ancora deciso l’undici ma è una possibilità”.
C’è un po’ di insoddisfazione. Queste pressioni le sente?
“È difficile dire che siamo distaccati, tutti la sentiamo ed è giusto sia così. È giusto che i tifosi in questo momento possano avere questa sensazione, alla fine abbiamo preso tanti gol anche in partite in cui potevamo prendere dei punti. Ci sono squadre che hanno preso più gol di quello che meritano e hanno preso punti, ed è la cosa importante. Alla fine contano i punti, non quanti gol hai preso. Non abbiamo ottenuto alcuni punti che avremmo meritato. Se non prendi gol un punto ce l’hai, ma se pensi di giocare una partita per prendere un punto non riesci. Se stai indietro senza attaccare e pensi sia sufficiente non vai da nessuna parte. Noi dobbiamo attaccare, mettere in difficoltà gli avversari e alla fine vedere i gol fatti e presi, per vedere quanti punti hai fatto”.
Hristov e Colley sono recuperati?
“Colley sì, Hristov no. Petko già a Firenze non era al 100%, è un ragazzo che dall’inizio ha fatto tutte le partite, anche in nazionale. Ha sempre giocato titolare e ha un problemino fisico. Non ha paura, è positivo, ha voglia e fame e contro la Fiorentina si è riscaldato e non si è trovato bene per un problema all’adduttore. Non è al 100% e ad oggi è un infortunato, non posso utilizzarlo domani come vorrei e preferisco non prendere nessun rischio e perderlo per due mesi. Per me è infortunato, deve recuperare e vedremo contro l’Atalanta”.
Potete cambiare modulo?
“Può essere una soluzione, abbiamo già giocato a tre ma vedremo domani”.