Thiago Motta parla prima della difficile gara di Firenze.
Come avete preso la sconfitta contro il Genoa?
“È normale che dopo la partita i ragazzi fossero arrabbiati, come noi, per non aver ottenuto il risultato che era meritato. È finita, la lasciamo indietro, ora pensiamo alla Fiorentina che è la prossima gara, quella più difficile”.
Terza partita consecutiva, alcuni giocatori sono stanchi. Stai recuperando qualcuno?
“Non voglio nemmeno sentire il discorso di stanchezza, sono giovani e hanno giocato due partite di fila. Non può essere una scusa. Qualcuno sta rientrando, Colley ha giocato con il Genoa e altri si stanno allenando in gruppo e siamo contenti perché avevamo bisogno e ci potranno dare una mano”.
C’è amarezza ma la classifica si è mossa. Siete più tranquilli?
“Più che la classifica quello che abbiamo dimostrato, al di là del risultato per cui eravamo arrabbiati perché meritavamo di vincere. Arriva un punto che conta alla fine, la maniera in cui lo abbiamo ottenuto ci lascia rabbia. Dobbiamo continuare su questa strada”.
Sala ed Erlic li porta?
“Abbiamo ancora domani un allenamento e se stanno bene possono venire. Io porterò chi è in condizione per giocare, abbiamo ancora un allenamento e vediamo domani”.
Verde non è entrato con il Genoa. Come mai?
“Tutte le scelte che faccio io, di base le faccio per ciò che vedo in campo, non solo il giorno della partita ma anche negli allenamenti. Gyasi può fare il terzino, il trequartista, l’esterno, il centrocampista, aiuta la squadra e se stesso. In quel momento avevamo bisogno di queste caratteristiche”.
Verde non gioca per la squadra?
“L’hai interpretato malissimo. Non è così, per niente”.
Come si è allenato in settimana?
“Come gli altri, si sta allenando bene. Poi in base a cosa vedo in campo magari uno sta meglio dell’altro, e quando devo decidere decido per la partita”.
Domenica dobbiamo aspettarci uno Spezia come contro Milan o Juventus o come Genoa e Sampdoria in cui cerca di fare la partita?
“Lo Spezia ha sempre cercato di fare la partita, poi dipende dall’avversario e come hai detto contro Milan e Juventus è difficile affrontarle, anche in casa. Cercheremo di fare la nostra partita, con quello che chiedo, gestendo i momenti. Ci difenderemo in undici e attaccheremo in undici, non dando spazi perché loro sono bravi e forti e lo sappiamo”.
Lei arriva a Spezia per dare continuità dopo Italiano. Che caratteristiche simili ritrova nelle due squadre?
“Penso siano due squadre diverse. La Fiorentina è una squadra che, giocando in casa, è abituata a giocare in un modo specifico e ricordo anche quando giocavo io che non era facile affrontarli. Noi cerchiamo di fare il nostro lavoro, il nostro calcio. Non ci sono segreti, noi giochiamo come squadra e attacchiamo in undici difendendoci in undici, lavorando come gruppo come abbiamo dimostrato in tante partite. Dobbiamo farlo per novanta minuti”.
Davanti siete abbondanti. Strelec lo stai provando centravanti?
“Può fare anche la prima punta, ma in questo momento abbiamo altri giocatori che possono farlo con caratteristiche diverse. Strelec sull’esterno ci può dare tanto, è un giocatore che lavora tra le linee, attacca gli spazi, capisce i momenti e quando viene tra le linee è capace di associarsi e combinare coi compagni, per quello lo utilizzo in quel ruolo lì. A piede invertito lo metto più dentro così il terzino si può alzare. Può giocare anche a sinistra, da quando è arrivato si è messo a disposizione, è disponibile e i minuti che ha giocato li ha meritati. Poi può fare la prima punta, ma ora possono farlo anche altri. Può fare l’esterno, la seconda punta, con il tempo anche da centrocampista che aiuta la costruzione. Credo che abbiamo un giocatore di una qualità interessante, giovane ma interessante. Cercheremo sempre di metterlo nella giusta condizione perché capisca il momento del gioco. Quando gestire e aspettare e quando girarsi e puntare l’avversario alle spalle. Quando lo capirà, arriverà il salto di qualità enorme”.
Salcedo da trequartista ti sta soddisfacendo? A Nzola manca il gol?
“Eddie è un giocatore che dà tanta energia alla squadra, è generoso e da quando è arrivato non lo avevo visto così in forma perché non aveva fatto una preparazione giusta. Oggi può darci tanto, dall’inizio o a gara in corso, e anche lui deve capire che le situazioni di gioco necessitano di posizionarsi meglio in campo. Può farlo, aiuterebbe sé stesso e la squadra. Stessa cosa in fase difensiva, è generoso e con buon fisico, deve essere in grado di prendere prima le informazioni. Sono molto contento, con tutta la sua voglia di fare può commettere errori ma può correggerli subito, cercando di attaccare l’area. Ha gol, è molto interessante sia dall’inizio che a gara in corso. Nzola mi piace cosa ha fatto nell’ultima partita, sa cosa voglio e cosa chiedo. Glielo chiedo perché è capace di farlo. Ha una qualità enorme, non ho bisogno di dirlo io perché lo sappiamo tutti. Poi abbiamo tante aspettative su di lui, è tornato dopo non aver fatto la preparazione e non era in formissima. Ora lo vedo nel gruppo, più in forma sia fisicamente che mentalmente, si sacrifica anche in fase difensiva. La differenza davanti può farla, può dare ossigenazione alla squadra e sa attaccare gli spazi in maniera molto buona perché lo ha come caratteristica. Peccato che con il Genoa non abbia segnato, lo meritava, ma mi dà una tranquillità enorme vederlo così. Prima o poi la palla entra, deve continuare con questo spirito”.
Lo Spezia tatticamente cambierà assetto?
“Penso che abbiamo un modo preciso di giocare in questo momento. Più che preciso, chiaro. Con altri giocatori che iniziano ad arrivare si ha sempre la possibilità di cambiare e capire dove attaccare meglio, in funzione all’avversario. Avere giocatori che ti danno freschezza alla fine e durante la partita è importante, possiamo sfruttarlo. A centrocampo eravamo in difficoltà, oggi tornando Sala può darci una mano. Possono essere soluzioni che avremo per queste partite e spero per le altre, avendo la possibilità di variare durante la partita”.