Ricominciare il campionato dopo una sosta è sempre un’incognita. Che Bologna si aspetta lunedì?
“Il Bologna di sempre, che sa cosa vuol fare in campo, che porti avanti le sue idee per tutti i 90 minuti di gioco. Per ottenere un buon risultato dobbiamo fare una buona prestazione. Abbiamo lavorato bene, anche con chi è stato in nazionale. Abbiamo in squadra granndi professionisti che sanno cosa devono fare per affrontare al meglio una partita importante contro il Verona”.
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Freuler è in condizione per giocare dall’inizio contro il Verona?
“Si, lui come tutti gli altri ad eccezione di Saelemaekers. In questo caso parliamo di un giocatore di grande livello, un grande professionista”.
Si è parlato del suo rinnovo. Ad oggi cosa la renderebbe professionalmente felice di proseguire la sua avventura con il Bologna?
“Io sono già felice. Sul rinnovo stiamo dialogando, andiamo avanti con i giusti tempi e oggi l’importante è concentrarci sulla partita con il Verona”.
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Chiederà ai suoi giocatori di dribblare un po’ meglio?
“Dribblare è una cosa importante che si deve fare nel momento giusto e nelle zone giuste del campo per fare la differenza. Saltare l’uomo significa creare uno squilibrio nella squadra avversaria ma dipende dai momenti della gara. Noi affronteremo una squadra che sa essere compatta, che si difende bene ma che è anche capace di sfruttare il contropiede. Noi dobbiamo essere intelligenti e capire i momenti migliori per i dribbling, ma non solo… Abbiamo giocatori che stanno capendo quali sono le soluzioni giuste per i vari momenti della partita, anche se esistono le intuizioni dei singoli giocatori”.
La sua idea è quella di avere una rosa lunga per avere quasi due squadra a disposizione. La direzione che deve prendere il calcio è quella di mantenere quotidianamente il ritmo partita?
“Non lo so dire. A me piace avere una rosa non lunga, giusto, in cui tutti possano esprimere le proprie qualità. Durante la pausa nazionali abbiamo avuto la possibilità di fare alcune amichevoli per mettere alla prova i ragazzi che sono rimasti e cercare di avvicinarci il più possibile alla realtà del gioco: per questo abbiamo fatto due amichevoli”.
Come ha visto Orsolini dopo la chiamata in nazionale?
“Bene, molto felice. Difendere la maglia della propria nazionale è importante per tutti e quello fatto da Orsolini è un passo importante”.
Lucumì come sta?
“Bene, è rientrato per ultimo ma l’ho visto bene”.
Saelemaekers?
“Spero che possa essere in gruppo già la prossima settimana in modo da raggiungere il prima possibile la condizione. Dobbiamo aiutarlo a inserirsi nel gruppo nel modo giusto”.
Nel Verona è cambiato l’allenatore ma non i concetti: quanto diventa importante con una squadra come questa avere coraggio?
“L’Hellas ha cambiato l’allenatore ma la filosofia della squadra rimane più o meno la stessa. Il coraggio lo abbiamo sempre avuto, l’importante è avere un’idea precisa per la gara e mantenerla per tutta la partita. Noi abbiamo uno stile di gioco di cui siamo convinti, che ci permette anche di limitare le qualità degli avversari mantenendo un equilibrio. Il coraggio c’è ed è rappresentato dal capire i momenti delle partite, non snaturandoci. Contro il Cagliari, per esempio, non abbiamo demeritato bensì sono stati molto bravi loro ad affrontarci. Lunedì andiamo a Verona con coraggio, testa ed equilibrio”.