La ThuLa, distante migliaia di chilometri e lontana dalle sue radici nerazzurre, sta vivendo una pausa movimentata per le nazionali. Marcus Thuram sta lottando con un infortunio alla caviglia che potrebbe costringerlo a saltare la partita di Nations League contro Israele a Budapest. Lautaro Martinez affronta invece una sfida più grande: l’uragano Milton, che ha raggiunto la categoria 5 e sta creando difficoltà nel suo viaggio da Miami al Venezuela con l’Argentina.
Situazione in Francia
Ieri, un noto sito di moda ha messo in evidenza l’outfit appariscente con cui Thuram si è presentato alla concentrazione della nazionale a Clairefontaine. Indossava una giacca di pelle giallo-nera di Louis Vuitton del valore di 8.000 euro, pantaloni Julius Thorn da 1.800 euro, occhiali Prada da oltre 400 euro e scarpe Nike da 120 euro, per un totale che supera i 10.000 euro.
Mentre i gol con la maglia della nazionale tardano ad arrivare, è il suo look a far parlare di sé in patria. Didier Deschamps ha fornito aggiornamenti sulle condizioni di Marcus dopo l’infortunio subito contro il Torino. Nella partita in cui ha segnato la sua prima tripletta: «Sì, ha ancora un po’ di fastidio e si allenerà a parte. Vediamo se giocherà, è in dubbio».
Gli esami recenti hanno escluso lesioni, ma la situazione resta da monitorare. Curiosamente, Thuram, capocannoniere in Serie A con sette gol, non segna per la Francia dal 14-0 contro Gibilterra nel 2023, avendo realizzato solo due reti in 26 presenze. Deschamps deciderà oggi, considerando che lunedì ci sarà un altro match contro il Belgio a Bruxelles.
Situazione in Argentina
Anche Lautaro ha vissuto ore di ansia con l’Albiceleste, simili a quelle degli abitanti della Florida colpiti dall’uragano. È rimasto a lungo con i compagni a Miami, in attesa di sapere se potesse partire per il Venezuela per la gara di qualificazione al Mondiale ’26, in programma oggi alle 23 italiane. Solo ieri sera, mentre la costa occidentale attendeva Milton, la nazionale campione del mondo ha ricevuto buone notizie: è arrivata all’aeroporto di Fort Lauderdale, da dove è partito un volo per Barranquilla, in Colombia, penultima tappa prima di giungere a Maturin, a 500 km da Caracas. A complicare la situazione, le restrizioni statunitensi che vietano voli diretti verso il Venezuela.