Gotti spera di recuperare Verde per la sfida al Sassuolo
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Dopo l’Inter ha parlato di coraggio e di alcune situazioni che non sono piaciute. Ce le ripete?
“La preparazione alla partita era stata fatta per aggredire l’Inter in certe zone, non siamo stati bravi a scalare in avanti a destra, lasciando grande proprietà di palleggio a Bastoni, il giocatore che ha toccato più palloni, cosa che di solito fa Brozovic, su cui siamo stati attenti. Questo ci ha fatto perdere venti metri, non riuscendo ad essere aggressivi come un po’ lo siamo stati nel secondo tempo”.
Ha in mente qualche cambio a destra? Pensava di avere una rosa più definita?
“Sono entrato nel dettaglio, su cui discutiamo in spogliatoio e analizzato. La partita di domani è diversa, ci impone una costruzione diversa e una fase difensiva diversa. Sì, mi aspettavo una squadra più avanti e completa rispetto a quello che ci siamo detti con la società”.
Come sta Verde?
“Verde è rientrato in gruppo, facendo di più o di meno. Abbiamo un allenamento ma mi auguro possa esserci. Con Platek ci siamo visti stamattina, sono state due ore conoscitive”.
Agudelo torna a centrocampo?
“La mia idea è quella”.
Il 3-5-2 è ancora nel vostro DNA?
“Mi sembrava la direzione giusta e di DNA rispetto a come speravamo di completare la squadra. Adesso ci sono altre due partite con il mercato aperto, che finirà giovedì e lì faremo la conta e cercherò di mettere in discussione le cose, cercando le migliori soluzioni”.
È preoccupato nell’avere solo Nzola come punta?
“Come ho detto più volte, credo sia evidente che questa squadra abbia bisogno di aiuto dal mercato, in tutti e tre i reparti”.
Si aspetta un Sassuolo più semplice da affrontare?
“Penso sia un errore da non fare, in generale contro chiunque ma in particolare contro una squadra che, nonostante alcune cessioni come Scamacca e Raspadori, ha acquistato giocatori forti, non di piccolo cabotaggio. Ne ha presi 4-5 con spese importanti, dando luogo ad una rivisitazione della rosa. Pinamonti è molto importante, li conosco abbastanza bene tutti. Hanno una chiara idea societaria, i giocatori acquistati sono arrivati con queste idee e amano il possesso palla, fatto in un certo modo. Nei campionati scorsi ha segnato tanto e subito anche. Sta cambiando pelle”.
Sul mercato servono giocatori che diano una mano per un certo tipo di modulo, no?
“Dal mio punto di vista ho provato a dare chiarezza. Poi ci troviamo di fronte a mille situazioni, che fanno in modo che non si arrivi a concretizzare se non a fine mercato. L’allenatore vorrebbe il mondo ideale, ma non sempre è così. Mi sembra che la componente frenante sia più nelle domande che nelle risposte, io mi limito a dire ciò che penso”.
Teme che possa partire Nikolaou?
“Questi temi non sono da porre all’allenatore, credo che ci siano persone che possano rispondere a questo meglio di me, che conoscono queste situazioni per interposte persona”.
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