Italiano in conferenza presenta la sfida alla sua ex squadra.
Quella con lo Spezia sarà una gara come le altre per lei?
“Non esiste, non può essere una gara come tutte le altre. Per me sono stati due anni indimenticabili, due anni fantastici… Ho conosciuto persone straordinarie, dentro e fuori dal campo. Sarò per sempre grato a quella piazza, a quelle persone per ciò che è accaduto. Ne approfitto per dire che son dispiaciuto per come la gente vuole accogliermi: se c’è un errore che ho commesso, è non aver comunicato a chi mi voleva bene quello che stava per accadere, quello che era cambiato. Io mi assumo la responsabilità di non averlo comunicato, chiedo scusa a tutte le persone che si aspettavano questo tipo di comportamento. Credo che sotto questo punto di vista crescerò molto. Sarò per sempre grato a Spezia”.
Cosa deve cambiare in trasferta per la sua Fiorentina? Pensate già alla Juve?
“La nostra testa in questo momento è solo alla partita di domani. Abbiamo raccolto poco nelle ultime giornate, dobbiamo ripartire in termini di prestazione e punti. Siamo felici per la gara di Bergamo, avevamo preparato la gara molto bene e lo avevo notato dalla rifinitura. L’Atalanta in questi ultimi anni si è dimostrata una squadra fortissima. La gara di domani sarà molto difficile, per come sta lo Spezia e per come quello stadio spinge”.
È vero che vorrebbe tornare a lavorare a Firenze con Maggiore, Gyasi e altri suoi ex calciatori allo Spezia?
“Lo Spezia è diventato una squadra importante per giocatori così, che si sono responsabilizzati e sono divenuti dei leader. Sono giocatori che avranno un futuro importante, se la loro crescita sarà sempre la stessa. Li saluterò volentieri domani, sono nel mio cuore. Sono felice per quello che stanno facendo”.
Come si sta inserendo Piatek?
“Piatek ha una voglia matta di essere decisivo, importante… Vuole ritagliarsi un grande spazio nella Fiorentina. È un ragazzo che, se imparerà a giocare anche lontano dall’area, potrà allargare le sue vedute calcistiche: non può limitarsi solo agli ultimi 16 metri. Sa che deve mettersi a disposizione, ma è un professionista esemplare”.
Quanto è cresciuto Odriozola?
“All’inizio non era il giocatore che ora vediamo tutti. Lui alle spalle ha partite importanti, con club di valore. Deve continuare a fare prestazioni come quelle che sta offrendo. Si sta innamorando di tutto ciò che lo circonda, della città, dei tifosi… Vederlo esultare in questo modo vuol dire che ha dentro lo spirito che tutti vogliamo ricercare”.
Domani mancherà Torreira in mediana.
“Abbiamo assenze importanti. A Bergamo ho dato spazio a chi sarà presente anche a La Spezia, mi auguro che questo dia la spinta ulteriore a chi sarà disponibile domani. Tutti hanno le qualità per fare un’ottima partita”.
Quali difficoltà si aspetta nella partita di domani?
“Sarà una gara come quella di Venezia, ci saranno grande ritmo e intensità. Contro la Lazio con la poca qualità nei piedi abbiamo perso la partita, dovremo essere molto più lucidi”.
Amrabat domani torna dal 1′.
“Domani dovrà guidare il nostro centrocampo, per come organizziamo le pressioni quello è il suo pane: se inizia a verticalizzare di più lo può far bene. È bravo nel conquistare la palla, domani ci sarà bisogno di velocità, di vedere prima il gioco. Amrabat è un giocatore forte, vuole dimostrare il suo valore e sono certo che la prestazione la farà”.
Come commenta lo sfogo di Nico Gonzalez dopo il cambio a Bergamo?
“Ogni giocatore che viene sostituito ha sempre un motivo per essere contrariato. Questo succedeva anche a me. Nico a Bergamo aveva preso due botte alla caviglia. Ora sta bene ed è tutto a posto, ma deve capire che siamo una squadra: il mister vuol rendere partecipi tutti. Lui è un giocatore di grande livello, non c’è alcun tipo di problema sotto questo aspetto”.
Cabral come sta?
“Piatek è in grande crescita, gli allenamenti contano. Servono per migliorare, servono per entrare nei meccanismi di gioco. Piatek è molto più avanti di Cabral e lo si è visto nella partita con la Lazio. Abbiamo due attaccanti che si giocano sempre il posto, anche se chi fa doppietta magari ha più chances…”.