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Sottil: la gara più brutta da quando sono qui. Andremo in ritiro.

Sottil analizza la sconfitta arrivata contro il Bologna ed anche se sollecitato più volte sulle condizioni di Deulofeu non ha chiarito la situazione.

Il match, una gara vibrante, tanti episodi, una sconfitta che però allunga la striscia senza successi, la squadra dopo Verona ha fatto solo 6 punti:
“Il calcio è imponderabile, è difficile spiegarlo, non è una scienza esatta. Vero che potevamo chiuderla già nei primi venti minuti, è vero anche però che i meriti sono stati del Bologna, noi siamo stati poco cattivi e concentrati. I dati sono relativi, nel calcio contano i fatti. Abbiamo avuto occasioni per rimetterla a posto. Il mio compito è analizzare la gara in modo lucido, questa è stata la gara più brutta da quando sono qui. L’analisi è lucida, farò considerazioni e vedrò insieme al mio staff cosa fare per invertire la rotta. Detto questo bisogna restare lucidi senza buttare tutto, restando compatti. Bisogna essere onesti e dire che non va bene così. Il responsabile per dirlo sono io, in primis”.

Si crea, ma non arrivano risultati? Come sta Deulofeu?
“Chiaro che l’Udinese ha creato anche oggi, se il gol di Beto fosse stato buono la gara sarebbe andata su altri binari. Quando dico che l’Udinese non mi è piaciuta guardo tutto. Sbagliamo disimpegni, prendiamo gol su piazzato, il Bologna nei primi venti minuti era in balia nostra. Noi però siamo gli stessi del filotto di vittorie. Questo ambiente è compatto, tra proprietà, giocatori, dirigenza e mister c’è unione di intenti. Il capitano ha deciso di andare in ritiro anticipato, proprio perché tutti vogliono cambiare rotta”.

Il ritiro anticipato? Troppi errori dei singoli?

“E’ un periodo in cui le cose non vanno bene, sono una persona molto pratica, per me o è bianco o è nero, in questo momento è nero perché c’è da invertire la rotta. C’è grande senso di responsabilità verso la società e i tifosi. Anche oggi c’è stato qualche applauso oltre ai fischi che sono giusti, bisogna accettare anche le critiche. Un segno di maturità di questa squadra rappresentata da Pereyra quando dice di andare in ritiro, da che giorno lo capiremo con il direttore. Singoli? Ci sono probabilmente dei giocatori che hanno un periodo in cui non sono al top, ci sta nel calcio e ci sta che qualcuno mentalmente accusi un po’ il momento. Ci sono ragazzi al primo anno di A che sono giovani, ci sta che abbiano un rimbalzo negativo”.

Il mercato potrebbe aver distratto?
“Non buttiamo tutto, ma bisogna fare analisi schiette e corrette a testa alta. Poi dopo quando ci sono questi periodi in Italia tiriamo fuori tutto, mercato, distrazioni, ma non sono quelle il problema, sicuramente aperto può disturbare, ma non è quello che ti porta a sbloccare la gara finendo per essere ribaltati”.

I cambi? Ci può dire come sta Deulofeu?
“A un certo punto il Bologna era più pimpante, avrei cambiato anche prima dell’uno pari gli interni di centrocampo. Non le punte perché ci facevano salire. Eravamo ancora sopra di un gol, poi prendiamo gol da una rimessa laterale nostra, a quel punto ho messo forze fresche in campo, non una grandissima giornata proprio in generale là in mezzo. Udogie per noi è importante con le sue percussioni, lo lascio per avere qualche spinta in più con Ebosse come accaduto con Becao in occasione del gol. Sotto di un gol ho tentato il tutto per tutto. Bisogna invertire la rotta”.

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