Finalmente ci siamo. Dopo una breve attesa, dato gli Europei terminati poco più di un mese fa, ecco che è pronta a ripartire la Serie A.
E, con la prima giornata di campionato, ecco la prima top 11 della stagione.
La prima top11 della stagione: tutte scommesse, zero certezze
Meret: con Spalletti si prende la titolarità della porta del Napoli. Contro il Venezia l’obiettivo clean sheet è alla sua portata.
Gosens: dopo un buon Europeo è pronto a rituffarsi nel campionato di Serie A. Affronterà il Torino, che sulle fasce ha qualche problema difensivo. Ne vedremo delle belle.
Darmian: con la partenza di Hakimi per il momento il titolare sarà lui (poi si vedrà Dumfries ndr). In questo match avrà dalle sue parti Cambiaso, classe 2001, ragazzo poco esperto che potrà mettere facilmente in difficoltà.
Hysaj: ritrova Sarri alla Lazio e ritrova l’Empoli, suo passato. Dall’albanese ci aspettiamo una stagione top già dalla prima partita.
Theo Hernandez: l’esterno difensivo nel pre-campionato è parso carico e motivato. Lui è uno che sa come portare i bonus e creare grattacapi alle difese avversarie.
Calhanoglu: con la maglia dell’Inter ed il cambio di tipologia di gioco sembra un altro trequartista. Potrebbe essere una stagione esaltante. Intanto nel primo match il gol sembrerebbe alla sua portata.
Kovalenko: arriva allo Spezia come big ed avrà il compito di prendere sulle spalle i suoi compagni già dalla prima giornata. Contro il Cagliari, squadra solida ma che soffre i centrocampisti tecnici, può mettere in risalto le sue qualità.
Felipe Anderson: scommettiamo che con Sarri tornerà il giocatore che abbiamo ammirato qualche anno fa?
Dybala: pre-campionato importante quello dell’Argentino che, con Allegri, avrà un ruolo più centrale. Contro l’Udinese potrebbe sbloccarla.
Osimhen: la scorsa stagione ha, indubbiamente, fatto vedere tante buone cose, nonostante i tanti infortuni. Durante l’estate non ha mai smesso di allenarsi ed è prontissimo per affrontare il Venezia.
Muriel: è pronto a guidare l’attacco dell’Atalanta, vista anche l’assenza di Zapata. Il Torino potrebbe essere una preda alla portata.