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Sassuolo-Torino: tra continuità e confermare

Sassuolo-Torino, analisi completa: probabili formazioni, medie voto, uomini chiave e duelli tra dirimpettai che possono incidere positivamente o negativamente sull’esito del match.

Sassuolo-Torino si presenta come una sfida molto interessante, in cui il Sassuolo cerca continuità di rendimento e il Torino vuole confermare solidità e cinismo.

Come ci arriva il Sassuolo

Il Sassuolo riparte da Muric, portiere da 6.14 che ha garantito una buona affidabilità complessiva, con interventi spesso decisivi ma anche qualche piccola sbavatura in presa alta. Davanti a lui si muove una linea difensiva composta da Walukiewicz 5.82, Idzes 5.95 e Muharemovic 6.13, con Cande 5.86 chiamato a presidiare la corsia. Muharemovic è il più solido, come mostra la media sopra il sei, mentre Idzes e Walukiewicz alternano buone letture a momenti di difficoltà, soprattutto sulle palle sporche; Cande dovrà limitare le disattenzioni, perché una prova imprecisa sugli esterni potrebbe abbassare il suo voto e mettere in crisi l’intero reparto.

In mezzo al campo il Sassuolo può contare su un asse tecnico e fisico di livello: Matic 6.23 resta il fulcro della manovra bassa, con esperienza e tempi di gioco, mentre Kone I. 6.21 garantisce corsa, inserimenti e recuperi palla importanti. Volpato 6.18 aggiunge fantasia tra le linee, con la capacità di trovare filtranti e conclusioni da fuori, elemento che può pesare molto contro una difesa aggressiva come quella granata. Thorstvedt è uno dei giocatori più in forma, ma la squalifica costringe a puntare su Vranckx 5.67: una scelta che abbassa leggermente il livello medio del reparto, perché la sua media racconta di prestazioni più altalenanti, con rischio di qualche errore di posizione.

Sulla trequarti e davanti, Laurentié 6.04 e Pinamonti 5.88 completano il quadro. Laurentié porta velocità, strappi e capacità di saltare l’uomo, con un rendimento complessivo positivo; Pinamonti, invece, vive una stagione di grande lavoro sporco ma con finalizzazione non sempre all’altezza, come indica la media sotto il sei, e un’altra prova poco brillante potrebbe pesare sul giudizio finale. Dalla panchina, Satalino e Zacchi garantiscono alternative tra i pali, mentre Odenthal e Doig 5.94 offrono soluzioni difensive: Doig, se chiamato in causa, può dare più spinta sulla fascia, anche se la media evidenzia qualche limite in marcatura.

In mezzo e in avanti, Lipani 5.75 e Iannoni 6.63 rappresentano volti diversi del centrocampo neroverde. Lipani è un elemento di completamento, con rendimento onesto ma non esaltante; Iannoni, invece, vanta una media altissima, segno di prestazioni molto convincenti, fatte di equilibrio, letture e intensità. Davanti, Cheddira 6.33 porta fisicità e attacco della profondità, risultando spesso pericoloso se la squadra riesce ad allungare gli avversari. Fadera 6.13 conferma il suo ruolo di arma principale sulle corsie, con dribbling e accelerazioni determinanti, mentre Pierini 5.88 e Moro L. 5.75 completano un reparto offensivo ampio ma non sempre continuo.

Come ci arriva il Torino

Il Torino risponde con Paleari 6.29 in porta, portiere che sta offrendo un rendimento più che positivo, spesso decisivo nelle gare più chiuse. Davanti a lui la linea vede Ismajli 6.03, Tameze 5.8 adattato, Maripan 6.04 e Pedersen 5.84, per un reparto che punta molto sulla compattezza. Ismajli e Maripan garantiscono solidità e presenza fisica, con medie sopra il sei o appena sotto che confermano un rendimento generalmente affidabile; Pedersen, invece, alterna buone chiusure a qualche imprecisione in fase di spinta, mentre Tameze, chiamato a sostituire Coco impegnato in coppa d’Africa, deve ritrovare automatismi difensivi, dato che la sua media è più bassa rispetto ad altri interpreti del ruolo.

A centrocampo il Torino si affida a Asllani 5.69, Casadei 5.78, Lazaro 5.65 e Vlasic 6.15. Asllani e Casadei si collocano sotto la sufficienza media, con qualche difficoltà nella gestione del pallone e nei duelli, e rischiano di soffrire la qualità tecnica di Matic e Kone I.; Lazaro, impiegato spesso in fascia ma anche più interno, porta corsa e qualche buona giocata, ma resta esposto a errori di lettura. Vlasic 6.15 è il vero faro del reparto: unisce qualità tecnica, capacità di rifinire e presenza in zona gol, e quando è ispirato la sua media tende a restare stabile su valori alti.

Davanti, Adams 6.15 e Zapata 5.65 compongono una coppia sulla carta complementare. Adams, con media sopra il sei, porta attacco della profondità, pressing e generosità, risultando spesso tra i più positivi; Zapata, invece, vive un rendimento più complicato, con il 5.65 che racconta di una stagione fatta di tanto lavoro ma pochi guizzi decisivi. Dalla panchina i granata presentano alternative importanti: Israel 6.08 e Popa tra i pali, Dembele 4.5 e Biraghi 5.59 in difesa, Nkounkou 6.05 come laterale di spinta, e un folto gruppo di centrocampisti e attaccanti di rotazione.

Tra questi, Gineitis 5.53, Ilic 5.75, Ilkhan 5.5, Anjorin 5 e Njie 5.25 segnalano un centrocampo di riserve con medie non esaltanti, costruite su prestazioni altalenanti. Ngonge 5.9 e Aboukhlal 5.7 offrono maggiore pericolosità sulla trequarti, ma dovranno trovare continuità per incidere davvero; Simeone 6.31 rappresenta infine il jolly offensivo più importante, con una media elevata che conferma la sua capacità di trovare il gol o di determinare con giocate pesanti nei minuti finali.

Gli indisponibili

Sul fronte indisponibili, il Sassuolo deve fare a meno di diversi elementi importanti: Turati, Romagna, Pieragnolo, Boloca, Berardi e Skjellerup, una lista lunga che riduce sensibilmente le opzioni, soprattutto sulle corsie e in fase offensiva. Il Torino invece perde solo Schuurs per lungo tempo, ma deve comunque gestire una rosa in cui alcune seconde linee non stanno rendendo al livello atteso; la gestione delle energie e delle sostituzioni potrà dunque pesare in modo significativo sulle medie e sulle impressioni finali.

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I duelli che potrebbero essere decisivi

Guardando ai duelli dirimpettai più pesanti, alcuni confronti possono davvero incidere positivamente o negativamente sul match. Sul fronte offensivo, Lauriente contro Pedersen è uno dei duelli chiave: se l’esterno del Sassuolo riuscirà a vincere l’uno contro uno con continuità, creando superiorità e mettendo cross per Pinamonti o Cheddira, inciderà positivamente sulla gara dei neroverdi, aumentando le occasioni e alzando il proprio voto; se invece Pedersen riuscirà a contenerlo, chiudendo la profondità e limitando il dribbling, Lauriente rischierà una prova più opaca, con impatto negativo sulla spinta di casa. Al centro, il confronto tra Matic e Asllani rappresenta il termometro dell’inerzia: un Matic dominante nei contrasti e nelle scelte di passaggio può schiacciare il Torino, permettendo al Sassuolo di controllare ritmo e territorio; se Asllani dovesse invece riuscire a reggere il colpo, leggendo in anticipo e ripartendo pulito, potrebbe trasformarsi in fattore positivo per i granata, facendo scendere il peso di Matic sul match. Infine, nella zona calda dell’area, Pinamonti contro Maripan sarà decisivo: se l’attaccante neroverde saprà sfruttare movimenti e imbucate per trovare spazio, vincendo il duello e tornando al gol, il Sassuolo ne trarrà un beneficio diretto in termini di risultato; se, al contrario, Maripan lo neutralizzerà con marcatura stretta e anticipo, Pinamonti rischierà un’altra gara in sofferenza, con voto sotto la sufficienza e impatto negativo sulle chance di vittoria di Sassuolo.

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