Sassuolo-Fiorentina si presenta come una sfida delicata per entrambe, con i neroverdi alla ricerca di continuità e la Fiorentina desiderosa di conferme dopo settimane non positive.
Sassuolo, equilibri senza Berardi
Il Sassuolo riparte da Muric tra i pali, portiere ancora alla ricerca di una piena affidabilità, come dimostra una media voto ferma a 6.21. Davanti a lui la linea difensiva con Walukiewicz, Idzes, Muharemovic e Doig non ha ancora trovato una continuità di rendimento, con medie tra 5.8 e 5.9 che raccontano qualche disattenzione di troppo.
In mezzo al campo l’esperienza di Matic, forte di una media 6.25, può diventare la bussola tecnica e mentale della squadra, soprattutto in una gara che richiede gestione dei ritmi. Al suo fianco Koné I. (6.09) e Thorstvedt (6.23) garantiscono gamba e inserimenti, mentre Volpato, con una media di 6.03, si gioca di fatto il posto con Fadera per raccogliere l’eredità pesantissima di Berardi.
Davanti, Lauriente e Pinamonti – entrambi a 5.85 – sono attesi a una risposta importante: fin qui hanno alternato lampi a troppe pause e la sfida con la Fiorentina può diventare un vero spartiacque. Dalla panchina, l’arma più intrigante resta Cheddira, con una media voto di 6.38 che certifica impatto e utilità, specie a gara in corso quando le difese avversarie iniziano a perdere lucidità.
Fiorentina, qualità ma anche incognite
La Fiorentina si affida ancora a De Gea, portiere da 6.42 di media, garanzia di personalità in una gara che può nascondere molte insidie, soprattutto sulle ripartenze del Sassuolo. Davanti a lui il terzetto Comuzzo, Mari e Ranieri offre fisicità e buona lettura delle situazioni, sebbene le medie tra 5.64 e 5.92 suggeriscano che qualche calo di concentrazione sia ancora da limare.
Sulle corsie, Dodo e Parisi rappresentano una chiave tattica fondamentale, perché possono schiacciare i terzini neroverdi e costringerli a una gara difensiva, limitando la spinta di Doig. In mezzo Mandragora (5.98), Fagioli (5.65) e Sohm (5.58) portano geometrie e equilibrio, anche se le medie non raccontano un dominio costante e lasciano pensare a una squadra ancora in cerca della migliore versione.
Davanti, Gudmundsson – 5.70 di media – a partita in corso, potrebbe agire tra le linee e diventare il vero ago della bilancia, sfruttando gli spazi tra centrocampo e difesa del Sassuolo. Al suo fianco, Piccoli e Kean (entrambi 5.63) devono alzare il livello di cinismo: i numeri dicono che finora hanno inciso meno di quanto il potenziale offensivo lasci immaginare.
Panchine e possibili svolte a gara in corso
Le panchine possono cambiare l’inerzia del match, soprattutto nel secondo tempo, quando ritmi e distanze tra i reparti tendono ad allungarsi. Il Sassuolo, oltre a Satalino e Zacchi come alternative tra i pali, può contare in difesa su Coulibaly e Cande, con il primo chiamato a una crescita marcata dopo una media di 5.25 che evidenzia qualche difficoltà di adattamento.
In mezzo Lipani (5.75), Iannoni (6.63) e Fadera (6.15) offrono profili diversi: più ordinato il primo, più dinamici e propositivi gli altri due, con Iannoni che spicca per rendimento e capacità di non far mai mancare intensità. Davanti, oltre a Cheddira, ci sono Pierini (5.88) e Moro L. (5.75), opzioni utili per dare profondità e imprevedibilità nel caso in cui la partita si incastri su binari troppo prevedibili.
Nella Fiorentina le alternative tra i pali sono Martinelli e Lezzerini, mentre in difesa Viti (5.69), Fortini (6.17) e Kouadio (5.75) allargano le soluzioni per cambiare assetto, magari passando ad una linea a quattro in corsa. Sulle fasce e in mezzo al campo, Richardson, N’Dour (5.78) e Nicolussi (5.63) possono dare fiato ai titolari, mentre Gosens (5.69), se dovesse recuperare, rappresenterebbe un innesto di peso, sia per esperienza sia per qualità offensiva sulle corsie.
In attacco, Dzeko (5.79) e Kouame, oltre il già citato Gudmundsson completano un reparto che, numeri alla mano, ha bisogno di più concretezza ma che offre molte varianti tattiche: dalla fisicità in area alla capacità di legare il gioco lontano dalla porta. La gestione delle sostituzioni, soprattutto nell’ultima mezz’ora, rischia quindi di diventare un tema decisivo tanto per Grosso quanto per Vanoli.
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Duelli chiave e consigli
Guardando ai duelli individuali, Matic sembra avere le carte in regola per vincere il confronto diretto in mezzo al campo con Mandragora, incidendo positivamente sul ritmo e sulla pulizia del gioco del Sassuolo. Sulle fasce, invece, Dodo e Parisi hanno la possibilità concreta di limitare Lauriente e mettere in difficoltà la retroguardia neroverde, potendo influire in modo pesantemente positivo per la Fiorentina o, in caso di errori, esporre la squadra a ripartenze letali. In attacco, Gudmundsson appare il candidato principale a spostare gli equilibri contro una difesa non sempre impeccabile, mentre Pinamonti rischia di pagare dazio se non riuscirà a sfruttare le poche occasioni che gli capiteranno, incidendo così negativamente sul match.
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