Italiano presenta la sfida al Sassuolo dove non sono ammesse distrazioni, neanche per il prossimo turno. L’obiettivo è giocare una partita per volta.
Cosa pensa del conflitto in Ucraina e se ha parlato con Kokorin?
“La preoccupazione è da parte di tutti. Guerra e violenza non possono far parte dell’umanità. Non esiste e mi auguro si possa arrivare subito a una soluzione. Abbiamo un calciatore russo ma non ne abbiamo parlato perché forse è meglio non discuterne”.
Come sta riuscendo a far concentrare i giocatori sul Sassuolo e non sulla Juventus?
“Non possiamo permetterci di non avere la massima concentrazione per la partita di domani. Affrontiamo una squadra di talento che propone calcio vero. Se non l’affronti nel modo giusto, ti batte. Come ha battuto grandi squadre finora. La concentrazione è totale verso il Sassuolo. Non abbiamo mai parlato durante questi giorni della partita contro la Juve, ci penseremo dopo il Sassuolo”.
La Fiorentina è una grande del campionato?
“La gara d’andata è stata bellissima, giocata da due squadre che cercano di ottenere i tre punti senza speculare e senza fare calcoli. All’andata siamo stati capaci di rimontare e di reagire e penso che possa venire fuori un’altra grande partita. Entrambi veniamo da grandi prestazioni contro squadre forti. Fiducia ed entusiasmo per entrambe le squadre. Noi sappiamo della forza del Sassuolo e di ciò che sono capaci e non solo contro le grandi. Se si esaltano ti mettono in difficoltà, ma con l’attenzione giusta puoi limitarli e noi cercheremo di affrontarla per vincere”.
Quanto è migliorato Italiano e in cosa deve migliorare ancora?
“Ma non si smette mai di imparare e crescere oltre che trarre insegnamenti da tutte le situazioni. Per quanto riguarda il campo, ti fa crescere ogni giorno il gruppo e come reagisce a determinati stimoli. Trovare soluzioni e nuove strategie: si cresce sempre. Da quando sono partito con l’avventura di allenatore, sono cambiato, ogni settimana. Tantissime convinzioni le ho accantonate e altre modificate. Anche a livello personale, di comunicazione, di comportamenti. Comunicazioni con i tifosi, ed è giusto che la gente venga rispettata. Sapete ciò che è successo. Io ci penso alle situazioni e se sbaglio chiedo scusa. Non è mai troppo tardi per commettere meno errori possibili. L’esperienza si fa dopo una somma di errori, bisogna trarne beneficio per cercare di commettere meno errori possibili”.
All’andata come migliori 20 minuti della stagione?
“La partita di andata l’ho rivista perché a caldo ci sono reazioni diverse. All’andata prima dei loro due gol abbiamo avuto tante occasioni per andare in vantaggio, poi abbiamo avuto una reazione nel secondo tempo che è stata straordinaria, trascinati dal pubblico e dal furore della squadra. Grande qualità, grande furore ed è stata una rimonta fantastica. Senza l’espulsione avremmo potuto creare qualche altra difficoltà. Parlando di novità e informazioni, ho visto una squadra con il fuoco negli occhi nella ripresa e mi hanno impressionato. Lo vorrei sempre, è difficile ma ci si può arrivare”.
Torreira come sta?
“Ha preso una brutta botta contro l’Atalanta. Ha lavorato a parte, abbiamo impegni ravvicinati, vediamo come presentarci. Dobbiamo sempre entrare in campo con i primi undici in grandissima condizione. Dobbiamo centellinare qualche situazione a livello fisico”.
Quando manca per vedere Ikone e Cabral dal primo minuto?
“Noi abbiamo avuto necessità di inserire velocemente il terminale offensivo ed è arrivato Piatek. 15-20 giorni prima di Cabral era con noi. È in grandissimo vantaggio perché conosce qualsiasi cosa del nostro campionato. È stato bravo a sfruttare questa conoscenza ed è in vantaggio. Cabral sta lavorando fortissimo e il suo momento arriverà. E’ giovane e quando avrà terminato il suo ambientamento, farà vedere il suo valore. Ikonè arriva in un reparto dove i suoi compagni sono 7 mesi in vantaggio per quanto riguarda il lavoro. E’ un ragazzo con esperienza e forte nell’uno contro uno. E’ funzionale al 100%. Con calma perché non va messa nessuna fretta soprattutto quando non c’è bisogno. Ha già giocato dall’inizio, a Napoli ha fatto una grande gara e con calma, sono intelligenti, sfrutteranno al meglio la loro opportunità”.
Nico Gonzalez e Sottil sono gli esterni che adesso la convincono di più?
” È successo poche volte che io non sostituissi gli esterni. Però strategicamente avere gente fresca in mezzo al campo ha dato la possibilità alla squadra di non dare il pallino del gioco all’Atalanta. Per me gli attaccanti esterni devono lavorare bene fino a quando ne hanno le energie. Non si devono risparmiare né gestirsi. Per questo dobbiamo averne tanti e di qualità. Sottil e Nico stanno dimostrando di meritarsi minutaggio elevato ma si ruota tutti e tutti sono coinvolti. Noi giochiamo con tre attaccanti e mi auguro che si possa concretizzare di più. Le occasioni ce le stiamo creando, se riusciamo a incidere in questo, possiamo toglierci qualche soddisfazione in più”.
Chi giocherà in porta?
“Questa me la sono tenuta per stanotte. Penso che non sia un problema, Si risolve facilmente. Abbiamo tre portieri che sono tre ragazzi eccezionali. Avete visto tutti cosa è successo, tra infortuni e grandi prestazioni. Vediamo. Ci sono due partite ravvicinate e dobbiamo cercare di non sbagliare, sotto l’aspetto fisico ma anche mentale. Dobbiamo cercare da adesso in poi, di vivere in apnea. Tutti dobbiamo remare dalla stessa parte e andare forte. Per tutti è importantissimo terminare bene”.
È la sfida del bel gioco?
“In italia ci sono tutte squafte che propongono calcio. Chi con idee diverse ma sempre con grande funzionalità. Tutte a livello tattico hanno qualcosa da dire. Tutti hanno strategie. Noi e il Sassuolo siamo squadre che si somigliano che cercano di sfruttare tutto ciò che propone una partita di calcio. Per quanto riguarda loro sono anni che dimostrano questo e continuano a farlo. Noi stiamo costruendo e stiamo crescendo. Abbiamo alti e bassi che eviterei ma è un percorso normale. Dobbiamo cercare di essere perfetti”.
Ha cambiato idea sui rigoristi?
“È sempre il solito discorso, Dobbiamo sfruttare questa opportunità quando ce l’abbiamo. Chi va sul dischetto deve essere convinto di far gol. Non voglio scenate. Abbiamo 3-4 rigoristi e chiedo sempre che prenda la palla in mano chi se la sente. Ne abbiamo parlato e mi auguro di non tornare più a discutere perché è fiato sprecato. Dobbiamo sfruttare queste opportunità enormi perché può permetterci di indirizzare le partite o sbloccarle”.