Non c’era Immobile, Castellanos fa assist e gol. Vecino entra e segna, Pedro cambia la partita. È la Lazio dalla panchina lunga?
“Come rosa ero sicuro che fossimo più forti dell’anno scorso. Taty è cresciuto molto da quando è arrivato. È un grande combattente, si applica ogni allenamento. Penso che questa sia la sua base per crescere. Oggi era dura tenere gli stessi ritmi alti per 90 minuti visti i 100 gradi che facevano”.
La Lazio spesso vince le partite nel finale.
“Dobbiamo sempre avere lo stesso livello di determinazione di oggi. Se lo facciamo, diventa difficile perdere le partita. Dobbiamo ritrovare solidità, anche se oggi abbiamo concesso poco a una squadra molto forte. Dentro l’area abbiamo concesso sì, ma il gol viene da un cross dalla bandierina. Dobbiamo essere meno superficiali. I nuovi si stanno inserendo. Kamada ha fatto bene oggi, è entrato bene: i suoi numeri fisici sono impressionati, solo Kanté aveva i suoi numeri tra i giocatori che ho allenato. Isaksen ci ha dato benzina, ha messo subito in difficoltà i difensori dell’Atalanta. Il processo sta andando avanti. Castellanos è l’unico ad aver fatto il ritiro con noi. Sono contento di quello che comincio a vedere”.
Cosa ha detto a Vecino per farlo rimanere?
“Le parole esatte? «Vecio non rompere i coglioni, non puoi andare via, saluta tutti». Se lo hai in rosa è un assegno circolare: prima o poi durante la stagione vai a incassare. Sono 6-7 mesi l’anno in cui sta bene ed è affidabile. Non è mai stato un giocatore da doppia cifra come Milinkovic. Ha due grandi qualità: è forte nel giocare di testa e poi è forte negli inserimenti”.
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Perché Orsato ti ha espulso?
“Ho solo detto: “Dai questo è fallo”. Non so se ha travisato questa frase in qualcosa di offensivo. Ero fuori dall’area tecnica, stavo protestando, ma con parole accettabili. Magari nella bolgia ha capito qualcosa di diverso. Ho una grande stima di lui, sono sicuro che ha capito male”.
Perché non abbiamo visto la stessa Lazio nelle partite passate?
“La Lazio che ha perso a Milano ha fatto molto meglio rispetto alla vittoria di Glasgow. Noi abbiamo responsabilità solo sulle prime due partite, poi abbiamo affrontato fuori casa Napoli, Juventus, Milan e Celtic. In casa, Atletico Madrid, Monza, Torino e Atalanta. Al netto delle prime due partite, abbiamo fatto bene”.
Il punto infermeria? Come sta Immobile?
“Ciro è da valutare. Potrebbe essere un problema muscolare. Ha sentito la sensazione di una scossa elettrica sul flessore, ma dai primi riscontri non sembrano esserci cose gravi. Domani farà una risonanza. Luis Alberto ha un affaticamento agli adduttori, Zaccagni ha una distorsione alla caviglia. Andrà in Nazionale e i medici poi decideranno”.
Alcune non convocazioni?
“Sono il più contento di tutti se mi fanno tenere i giocatori a casa. Si fanno due anni di qualificazioni europee per far fuori Lituania, Estonia: facciamo le fasce e basta”.