Sarri in conferenza stampa per presentare l’esordio casalingo stagionale di sabato alle 18:30 contro lo Spezia.
Dopo Empoli ha dato un voto alto alla Lazio, ma ha detto che si aspetta qualcosa in più: in cosa?
Dobbiamo cercare di migliorare in tutti gli aspetti, a Empoli nel secondo tempo il baricentro della squadra era troppo basso. Piano piano riusciremo a salire, sarà un percorso non con una crescita lineare.
Come sta Luiz Felipe? Sarà necessario un altro centrale?
Siamo sicuri che non ha subito un infortunio serio, ha fatto accertamenti questa mattina. Oggi pomeriggio e domani mattina valuteremo se ci sarà con lo Spezia.
Basic è pronto?
Fisicamente sì, ha già giocato tre partite in Francia. Chiaramente è da inserire, non può essere come quello di Pedro. Viene da un altro campionato, parla un’altra lingua.
Sta studiando un eventuale cambio di modulo?
In realtà abbiamo fatto delle partite con una squadra con un 4-3-1-2 ma soltanto perché stavamo provando l’assetto dell’Empoli, contro cui avremmo giocato il sabato.
Il calcio italiano ha perso molti talenti e ora saluta anche Ronaldo, eppure l’Italia ha vinto l’Europeo…
I risultati delle nazionali non corrispondono più ai movimenti calcistici del paese. I giocatori vanno e vengono, contano le idee e in Italia ci sono adesso.
Come procede l’apprendimento di Luis Alberto?
Fisicamente è in crescita, noi però dobbiamo gestire una squadra di transizione non semplice. La Lazio a centrocampo poteva permettersi certe cose perché c’erano cinque difensori e una punta e mezza. Nelle prime partite abbiamo privilegiato la solidità, ma questo non vuol dire che Luis Alberto non sia importante. A me piacciono sempre i giocatori di qualità.
Quale sarà il ruolo della Lazio in Europa League?
Non possiamo spendere energie adesso pensando all’Europa League che comincia tra 20 giorni. La faremo con molto impegno. Con l’introduzione della Conference, sarà più difficile, anche i gironi, che l’anno scorso erano più abbordabili.