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Sarri. paghiamo la scarsa cilindrata mentale

Oggi non sono preoccupato come dopo la sconfitta contro il Lecce. Sarri dà il suo punto di vista su una gara dominata per 85 minuti.

Ha parlato di cilindrata mentale. È preoccupato adesso sulla corsa Champions?
“Sappiamo che entrare nelle prime 4 sarebbe miracoloso. Ora l’obiettivo è uscire da un momento difficile. Ero più preoccupato dopo Lecce, questa è stata una partita diversa. Siamo sempre stati in controllo. Abbiamo commesso una leggerezza, a 8 minuti dalla fine, sul 2-0, ci siamo esposti a una ripartenza avversaria. Però mi sembra che dopo il 2-1 la partita era sotto controllo. L’episodio finale è anche un po’ di sfortuna. Non mi sembra che la squadra abbia avuto gli sbandamenti di Lecce. È chiaro che è pesante da digerire questo pareggio. C’è anche la consapevolezza che per larghi tratti di gara giochiamo un calcio di alto livello”.

I cambi, come a Lecce, non hanno inciso. Anzi, con loro il rendimento è calato…
“In questo momento c’è questa sensazione, ma credo sia un periodo. Vecino è tornato scarico di energie nervose dopo il mondiale. Pedro sembra anche in discrete condizioni in allenamento e Basic lo avevo messo per avere più centimetri sui calci piazzati”.

Tredici punti persi da situazione di vantaggio:
“Non avendo questa assoluta capacità di essere su alti livelli di applicazione mentale per 100 minuti qualcosa la paghi. La mia Lazio finché le partite vanno dritte è molto forte. Appena c’è un episodio che sporca la partita mostriamo momenti di debolezza che si pagano. Vogliamo cercare di alzare i minuti in cui l’applicazione mentale è forte. Stiamo facendo regali incredibili a tutti”.

Sta perdendo certezze sulla Lazio?
“Una squadra che fa 85 minuti come oggi mi sembra abbia delle certezze. Nel finale, quando prendi gol in una partita che consideri vinta e bestemmi per non aver fatto il terzo gol, ti viene un minimo di insicurezza, è naturale. Ma non siamo mai stati in grandissima sofferenza. Nei minuti finali poi basta una punizione a metà campo. Dobbiamo recriminare per il primo gol subito, è inaccettabile”.

Sulla filosofia di gioco:
“Giocare bene alla lunga paga. Il Napoli è primo in classifica perché gioca bene. Sarei più preoccupato se avessimo vinto 1-0 e giocato malissimo. I nostri numeri fisici durante le partite sono costanti, non abbiamo cali, ma i giocatori hanno una cilindrata mentale: c’è chi dopo 50 minuti non ha più la stessa concentrazione, altri invece sì. Noi stiamo cercando di fare allenamenti in cui è richiesta massima attenzione”.

È contento della reazione della squadra dopo i confronti dei giorni scorsi? Ne ha parlato con Lotito?
“Lotito ha parlato con me e tutta la squadra. Questa è una partita dalla doppia faccia. Bisogna essere soddisfatti per il gioco espresso, ma il risultato ti fa inferocire: non capitalizzare queste partite è pesantissimo. Abbiamo preso 2 tiri nello specchio della porta, 3 tiri in totale”.

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