Che partita è stata?
“A livello d’applicazione abbiamo fatto una grande partita, a livello di qualità i primi 70 con l’Empoli sono stati superiori, abbiamo le potenzialità per fare meglio ma eravamo applicati e quindi siamo a venuti a capo della partita contro una squadra che vale molto di più della classifica che ha. Il Sassuolo ha una squadra forte, con un centrocampo forte e due esterni d’attacco forti. Una partita non semplice, non a caso non avevo mai vinto in questo stadio. Con queste caratteristiche mentali ci siamo potuti permettere un centrocampo tecnico che non ci è costato nulla dal punto di vista difensivo. Immobile? Ha chiesto il cambio alla prima sensazione. Non crede che sia un infortunio grave ma è muscolare e dunque è inutile fare anticipazioni, questa però è la sua sensazione”.
Tornerà a chiedere un vice-Immobile? È d’accordo con le parole di Tare sulla qualificazione Champions?
“Tare ti parlerà delle sue sensazioni, io ho un cervello autonomo e dico la mia. Io ho detto che in precedenza la Lazio ha fatto dei risultati di buon livello, ora siamo quinti e sembra che stiamo facendo male, è qualcosa che non mi tornava. Io ho la sensazione che ci siano squadre più attrezzate, se i ragazzi rispondono come oggi possiamo dire la nostra ma sarebbe un andare oltre. Vice-Immobile? Purtroppo per noi, ci stiamo abituando, perché quest’anno raramente abbiamo avuto Immobile al 100%. Ci stiamo arrangiando, la soluzione Felipe ci dà e ci toglie, se deve essere questa la soluzione possiamo pensare a un attaccante esterno in aggiunta”.
Questa vittoria può essere la ripartenza?
“Noi prestazioni di questo tipo ogni tanto le facciamo, ma è quell’ogni tanto che preoccupa. Bisogna trovare più continuità. È sempre stato il nostro limite. Se trovassimo della continuità dal punto di vista mentale sarebbe un salto di qualità importante”.
Luis Alberto può essere l’acquisto di gennaio?
“L’ho detto più volte: è da metà novembre che sta benissimo, purtroppo non c’erano partite ufficiali. Io sto rivedendo il Luis Alberto di oggi anche in allenamento, oggi è stata la sua migliore partita da quando ci sono io. Non adatto al gioco di Sarri? Se è quello di oggi è particolarmente adatto al gioco di Sarri”.
Quando hai accettato la Lazio sapevi che c’erano squadre che ti avrebbero impedito di fare cose importanti…
“Dipende cosa intendi, io vengo da esperienze in cui ho vinto qualcosa ma mi ero divertito poco, con la Lazio probabilmente avrei potuto divertirmi di più e alla mia età ritengo più importante il divertimento dei trofei. Ho solo detto che sulla carta ci sono delle squadre più forti di noi, i maggiori quotidiani sportivi ci hanno messo sesti-settimi, non lo penso io. Se vai a vedere il fatturato o monte stipendi uguali e non è semplice. Nessuno si arrende. Se facciamo altri passi tutto è possibile, ci proveremo fino alla fine”.
Squadra ancora umorale…
“Noi avevamo preparato la partita andando ad attaccare la profondità, vista la loro linea, e l’infortunio di Immobile in questo senso ci ha influenzato, all’inizio abbiamo perso 4-5 palloni provando a innescare Felipe in profondità. Oggi la squadra era dentro la partita, a livello di applicazione e di attenzione. Non voglio dire siamo guariti, ce lo dirà solo il tempo”.
Con chi parlerà di mercato?
“Se parli d’opinioni è chiaro che ognuno ha la sua, poi c’è quella del presidente che taglia la testa al toro”.
Il gioco di Allegri? Ha sentito Agnelli ultimamente
“Ognuno ha le sue filosofie del gioco. Per Massimiliano l’importante è vincere, è quello in attività che ha vinto più di tutti e non c’è alcun appunto da fare, stop. Io sono più vecchio, penso anche ad altre cose. Agnelli? No, non l’ho sentito”.