D’Aversa presenta la sfida contro il Torino da affrontare con alcune assenze pesanti.
Come sta la squadra a livello fisico e mentale?
“A parte Quagliarella, si sono allenati tutti. Dal punto di fisico la squadra sta bene, dal punto di vista mentale anche ma aspettiamo la gara di domani per giudicare”.
Come si sono inseriti i nuovi innesti?
“Rincon è entrato benissimo a Napoli e non credevo che stesse così bene. Sembra che sia qui dal primo giorno del ritiro, di spessore e di esperienza. Ha qualità importanti. Conti viene da un periodo di inattività. Vediamo”.
Che avversario si aspetta domani alla luce del fatto che in Coppa Italia proprio in casa contro il Torino è arrivato un successo?
“Sicuramente quella che affrontiamo domani è il Torino che ha battuto 4-0 la Fiorentina quindi una squadra molto forte dal punto di vista fisico e con una rosa ampia. Dobbiamo ragionare sulla partita di Coppa Italia che ci ha visto vincitori e sulla partita di andata dove per atteggiamento non abbiamo giocato alla nostra altezza. Contro di loro domani ci deve essere un atteggiamento e una squadra predisposta a vincere i duelli. Dobbiamo essere pronti sia a livello mentale e fisico ad affrontare una squadra forte”.
Bereszynski può giocare centrale?
“Per ora i due centrali, a meno che no succeda qualcosa stanotte, lo abbiamo. Dobbiamo valutare le condizioni di qualche giocatori e mi riferisco a Ekdal e Ferrari. E’ un giocatore intelligente che può ricoprire anche quel ruolo”.
Contro la Samp in Coppa Italia, Rincon ha giocato centrale di difesa.
“Sicuramente è un giocatore che, pur facendo il centrocampista, può ricoprire il ruolo di difensore. Con le proprie caratteristiche. Ne beneficerebbe la fase di costruzione ma poi ci sono anche altre attitudini per ricoprire quel ruolo. Lo stesso Ekdal può ricoprire quel ruolo. Numericamente per i primi undici dovremmo essere apposto. Quello che conta però è l’atteggiamento perchè nelle ultime partite abbiamo concesso situazioni da gol più per demeriti nostri che per meriti altrui”.
A livello tattico ora ti senti di dire che può cambiare qualcosa a livello di esigenze?
“Avevamo raggiunto un certo equilibrio. Se a qualsiasi squadra togli due centrali e due giocatori di centrocampo è normale che a livello di equilibrio, prestazioni e risultato qualche problema te lo può dare. Ora dobbiamo lavorare per trovare quell’equilibrio”.
Numeri non positivi?
“La partita di domani ci deve vedere volenterosi e vogliosoi di riprendere il cammino del finale di girone di andata. Se analizziamo le ultime nove partite, tranne le ultime due, i numeri erano positivi. Nel secondo tempo della gara col Cagliari e a Napoli i numeri non sono stati confortanti. Dobbiamo andare in campo per cercare di riprendere il cammino interrotto nelle ultime due di ritorno”.
Attacco sterile?
“Nel secondo tempo del Cagliari e alla gara di Napoli ti direi di sì. Per quanto riguarda le altre partite l’indice di pericolosità o occasioni create la situazione cambia. Non si può ragionare solo sugli attaccanti quando non fai gol, così come non si possono addossare le colpe ai difensori quando si subiscono troppi gol”.
Thorsby e Rincon possono giocare insieme?
“Credo che nella partita di domani si svolgerà su duelli e situazioni fisiche. Il Torino è una squadra che non ti fa giocare. Sappiamo le caratteristiche di Thorsby, è sempre un giocatore che a livello di quantità ti garantisce il fatto di giocare con quattro giocatori offensivi”.
Campionato pericoloso.
“C’è ancora un girone da giocare e può succedere di tutto. Può succedere che una squadra come il Cagliari ti prende sei punti e quella zona pericolante si riavvicina. Noi non dobbiamo avere ansia ma fare i nostri punti. Dobbiamo sistemare gli aspetti negativi, la rosa ma la società sta operando bene. Noi dobbiamo ragionare su ogni singola partita”.
Le parole di Ihattaren?
“Penso che la società abbia risposto a modo su quello che ha dichiarato questo ragazzo. Dal punto di vista tecnico posso dire che ha detto delle fesserie, delle inesattezze. Ma dal mio punto di vista dico che non dobbiamo sprecare neanche una pagina su un giocatore che non c’è mai stato e concentrare le energie sulle gara di domani”.
In quale zona del campo ti aspetti qualcosa?
“Prima di una partita sapete che preferisco non parlare. Io credo che per il percorso che si è fatto inizialmente, vuoi per infortuni e partenza o scappate sugli esterni ci mancano dei giocatori. Poi bisogna vedere cosa possiamo permetterci, un allenatore deve cercare di trarre al massimo da chi ho a disposizione. Ovvio le aspettative potevano essere diverse ma i giudizi vanno dati in maniera equilibrata. Abbiamo fatto un buon girone d’andata che sarebbe stato ottimo se avessimo battuto il Venezia”.