Allegri presenta la sfida alla Samp.
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Che gara dovrà fare la Juve domani?
“Troveremo una squadra che ha fatto una bella partita contro l’Atalanta creando occasioni, prendendo due legni, facendo un gol. Lì a Genova sono sempre partite difficili, ci saranno momenti della partita dove ci sarà da difendere bene perché quando prendono coraggio con la spinta del pubblico diventa difficile”.
Che pensieri ha avuto in settimana? Mercato, infortuni…
“I pensieri sono stati buoni perché quando si vince siamo sereni, abbiamo il giorno libero. Per quanto riguarda gli infortuni, succede un infortunio muscolare alla Juventus… Sembra che venga giù… Sembra il giochino delle carte quando costruivi il castello, ne sfilavi una e crollava tutto… Di Maria ha avuto un problema all’adduttore, starà fuori un’altra settimana, forse dieci giorni, forse torna prima. Pogba al menisco non ci posso fare niente, se a McKennie mentre facciamo un’esercitazione in America esce una spalla non posso farci niente. Szczesny ha avuto un problema all’adduttore, poi abbiamo Perin che è affidabile e l’ha dimostrato anche lunedì scorso. Fanno parte della stagione, non sono allarmato per questo. Abbiamo fatto un lavoro intenso, il tanto caldo… Il resto della squadra sta abbastanza bene, bisogna lavorare in silenzio per migliorare condizione fisica e tecnica e fare un passo alla volta. Bisogna lavorare in silenzio e avere il profilo basso. Le squadre in testa si son rinforzate molto. Si è alzato il livello, ci sono otto squadre. Quattro giocheranno in Champions, due l’Europa League, una la Conference e l’altra guarda in televisione. Sono Milan, Inter, Roma, Juventus, Atalanta, Napoli, Lazio, Fiorentina. Il campionato è più avvincente”.
Kean può avere una chance domani?
“Sono molto contento di lui. Si è presentato molto bene quest’anno, ha fatto gol col Barcellona. Adesso abbiamo un po’ di partite, ci sarà spazio per tutti. Importante è lavorare di squadra. I cambi diventano molto importanti perché chi è entrato con il Sassuolo ha fatto molto bene. Bisognerà continuare a lavoro con grande voglia e determinazione perché per tornare a lottare per vincere bisogna passare da queste cose”.
Ha parlato con Rabiot?
“Innanzitutto domani Rabiot gioca. Sul mercato e sui giocatori è normale che ci siano possibilità che possano partire e che società vadano a chiedere se giocatore dà disponibilità. L’anno scorso Rabiot ha fatto un’ottima stagione per le caratteristiche che ha. L’ho sempre considerato alla Juventus, lunedì era squalificato e non poteva giocare. Domani abbiamo due acquisti, quindi siamo un pezzetto avanti”.
Inter ancora favorita?
“Il Milan sulla carta è favorito perché ha vinto lo scudetto. L’Inter si è rinforzata, poi la stagione è lunga con tre mesi importanti, poi subentra la Champions. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e migliorare il punteggio fatto la stagione scorsa. Noi in questo momento non possiamo essere favoriti per i risultati fatti, bisogna solo lavorare e stare in silenzio e sapere che per vincere le partite dovremmo saper soffrire. Perché non è che avendo la maglia della Juventus vinciamo facile”.
Come sta Bonucci? Gioca Gatti?
“Sono molto contento di Gatti, di come sta lavorando. Domani gioca uno fra lui e Rugani e sono sereno chiunque giochi. Bonucci lunedì era affaticato col flessore e l’ho lasciato in campo, questa settimana è stato gestito ma avevo già deciso che domani non avrebbe giocato. Viene con noi ed è a disposizione”.
Come procede il recupero di Chiesa?
“L’infortunio di Chiesa va bene, io sarei contento se rientrasse prima della sosta del mondiale. Non possiamo sognare, io sono molto realista. In questo momento non posso fare affidamento su Federico, ma è normale che sia così”.
Come sta Zakaria? Ci punta per il futuro?
“Zakaria sta bene, ha fatto un’ottima partita con il Sassuolo e sono contento di cosa sta facendo. Di mercato non parlo, mancano ancora dieci giorni e può succedere di tutto e di più. Noi squadra dobbiamo pensare alle partite, poi al resto ci pensa la società”.
Chi ha più possibilità di restare dei giovani?
“Qualcuno ha giocato lunedì intanto, son tutti ragazzi bravi. Da qui alla fine del mercato valuteremo con la società chi resterà”.
Il carico di partite preoccupa per gli infortuni? Cosa fa pendere la bilancia su Gatti e non Rugani?
“Io non vedevo l’ora di iniziare a giocare, più partite ci sono e meglio è. Viviamo per la partita, non per allenarci. Crea adrenalina, suscita curiosità, per me ora inizia il bello perché è divertente. A me non piace allenarmi tutta la settimana, sì è bello ma poi bisogna giocare. Sento dire che il bello del calcio è dal lunedì al calcio, no per me è dal sabato alla domenica perché si gioca. Fra Gatti e Rugani la bilancia è pari, domani tiro la monetina. Se esce un gatto gioca Gatti… Se esce un cane gioca Rugani (ride n.d.r.)”.
Quanto aspetta il rinforzo in attacco?
“Quelli che abbiamo per domani bastano e avanzano. Poi abbiamo centrocampisti come McKennie e Cuadrado che sono iper offensivi, giocatori offensivi ne abbiamo. Non conta quanti attaccanti abbiamo in campo ma con quanti giocatori andiamo ad attaccare”.
Ha visto l’Inter? L’ha impressionata?
“L’ho vista ma non mi ha impressionato, erano forti l’anno scorso e si sono rinforzati quest’anno. Noi dobbiamo pensare a noi, a migliorare noi stessi sapendo che dobbiamo colmare un gap”.
L’inserimento di Kostic come procede? Domani gioca?
“Dovrebbe giocare dall’inizio. L’inserimento è buono, è un giocatore intelligente. Lui è un calciante, crossa molto bene e dovremmo essere bravi noi ad attaccare bene l’area”.
Se la Juve restasse così a fine mercato?
“Di mercato non parlo, siamo concentrati su quanto fare. Indipendentemente dal mercato, bisogna fare il massimo con la rosa che abbiamo a disposizione. I risultati diranno se saremo più forti, se ce ne saranno altre più forti. Facciamo questi mesi molto bene, senza farci distrarre. Lo ripeto: cercare di passare in Champions e rimanere tra le prime 4. Ci saranno sicuramente i recuperi di Chiesa, di Pogba, la squadra si conoscerà di più. Ecco perché noi dobbiamo essere concentrati su questo mese. Domani sera è molto importante, difficile, da giocare da squadra seria e tosta, che sa ciò che vuole”.
Il lavoro per dominare le partite di cui parlavano i giocatori a che punto è? Kostic in che modulo rende meglio?
“Kostic è un giocatore che gioca bene a calcio, ha una prima palla di uscita meravigliosa. Ed è un giocatore di fatica ed è molto importante. Io dico che le partite si possono dominare con e senza palla”.