Giampaolo carica i suoi in vista del derby che, quest’anno, oltre a valere i tre punti messi in palio dalla stacittadina potrebbe valere davvero una stagione.
Derby con destini incrociati fra Sampdoria e Genoa.
“Serve consapevolezza di cosa questa partita rappresenta, e i calciatori lo sanno benissimo. Una partita che vale tre quarti di stagione per entrambi. La gestione si fa da sola, lo dico non per semplificare. Ho la mia piccola esperienza di derby a Genova e li ho gestiti sempre riferendomi a determinati parametri e così ho fatto anche stavolta. Devo assicurarmi che i calciatori siano consapevoli della partita che devono fare”.
Gli indisponibili?
“Abbiamo Rincon squalificato, Ekdal è recuperato. Abbiamo giocatori a sufficienza per giocarci questa partita”.
Come sta Caputo?
“Sta bene, ha ricevuto un pestone ma sta bene. Lo abbiamo tenuto a riposo un giorno”.
Partita che va oltre il derby?
“Sicuramente sì, questa vale molto di più, non è soltanto il Derby di Genova, vale un campionato per entrambe. Ci sono questi ultimi 360 minuti che sono di vitale importanza. E’ dura per noi ma è ancora più dura per chi insegue”.
Lo spogliatoio?
“Chi gioca in Serie A è un giocatore di alto livello ed è chiamato nella sua carriera a partite come questa. Questa partita ci misurerà, e misurerà gli avversari in quelle che sono partite importanti, che segnano un confine. Non c’è nessun timore, solo la consapevolezza di essere protagonista e di essere chiamato a rispondere a queste situazioni essendone all’altezza. Ci siamo allenati per prepararla al meglio”.
Rivedremo il modulo di Verona?
“Devo fare ancora delle valutazioni definitive su chi sta bene, chi può subentrare”.
Come stanno Damsgaard e Supryaga?
“Ha giocato pochissimi minuti con la Salernitana, è stato più un cambio adrenalinico per riaccendere la scintilla in quella partita. Può ritagliarsi uno spezzone. Supryaga lo vedo sicuramente meglio di 20 giorni fa perché si allena con più costanza e determinazione, se giocheremo con due attaccanti avrà più spazio, se giochiamo con un attaccante solo ne avrà meno”.
Quagliarella?
“Non solo in questa partita, Fabio è un valore assoluto. Oggi le partite si giocano in 16, non è detto che chi subentra abbia meno valore di chi parte titolare. Questo concetto va sdoganato. Ho 23 giocatori di cui 16 titolari”.
Le tensioni post-Verona?
“Le tensioni post partita fanno parte di qualsiasi squadra che ha il sangue nelle vene. Il finale di partita di Verona ci ha fatto arrabbiare, ha ribaltato lo spogliatoio, ma quello è bene. La calma piatta non mi piace”.
La Salernitana preoccupa?
“Che fosse finita dopo Venezia non l’ho mai pensato. Il campionato è molto equilibrato. Ci sono risultati che nessuno avrebbe immaginato, come l’Inter che perde a Bologna, o che la Salernitana facesse 9 punti in 3 partite. Che per noi fosse un campionato dove avremmo dovuto lottare fino all’ultimo ne sono sempre stato consapevole, anche dopo Venezia”.
Vincere il derby in chiave salvezza?
“Più passano le partite più si chiarisce il quadro. Noi ci siamo allenati sul campo e dal punto di vista mentale per vincerlo”.
I tifosi?
“I nostri tifosi hanno sempre risposto presente, in casa come in trasferta. Come consuetudine ci sarà anche l’appuntamento in hotel nel pre derby. Sono sicuro che lo stadio sarà stracolmo, blucerchiato. Sono sicuro che loro faranno il massimo”.
Che Genoa si aspetta?
“Non mi ha mai sfiorato l’idea che il Genoa possa giocare un derby sottotono. Quello che conta è la nostra partita, siamo avanti di 5 punti, come ho detto per noi è dura ma per loro lo è di più perché inseguono. Non sarà di certo City-Real, sarà una partita molto combattuta, sporca. Loro giocano in modo diverso dal Verona, loro saltano e vanno in profondità”.