Giampaolo in conferenza preferisce non parlare di mercato e fa il punto su Djuricic e Quagliarella. Gabbiadini convocato.
Mister si parte. Come sta la squadra?
“La squadra fino ad oggi ha lavorato sempre bene. Poi ci sono delle partite da giocare. Alcune sono andate bene, altre meno bene ma questo fa parte del gioco. Arriviamo a giocare questa partita molto importante, contro una squadra che non sai mai cosa aspettarti perché l’Atalanta è sempre una squadra difficile. Contiamo di fare una bella partita e fare risultato e partire con il piede giusto. Al netto di quello che la prima può rappresentare. Per noi e per loro”.
Ci può essere un cambio di modulo?
“La Samp dei miei tre anni precedenti a Genova è stata costruita per percorrere una data strada. Non c’era motivo di cambiare. Ci sono cose che sono invisibili perché non vedete le dinamiche. Quando sono tornato la squadra era costruita in maniera diversa, quest’anno abbiamo una rosa di calciatori con la quale secondo me si possono interpretare due sistemi e a seconda di quelle che saranno le partite e gli avversari ho la possibilità di contestualizzarle”.
Lanna ci ha detto che la squadra verrà certamente completata. Quanto è difficile lavorare col mercato aperto?
“Del mercato oggi non parlo perché è l’ultima cosa che mi passa per la testa. La cosa importante è giocare con i miei calciatori. Giocare con il mercato in corso è una cosa diversa. E’ una rottura per i giocatori e gli allenatori perché uno non gioca due partite e dice che vuole andar via. Cose che non aiutano e andrebbero riviste”.
Djuricic e Villar?
“Sono due giocatori importanti che aggiungono qualità. Djuricic lo alleno da una settimana e posso aver qualche risposta diversa sulla sua condizione fisica generale. Ma non ho la certezza di come stia perché comunque veniva da un periodo in cui si allenava da solo a casa. Villar ha fatto due allenamenti, ha fatto qualche test comunque fatto sui parametri di forza e generali. Però sono due giocatori importanti e forti”.
Oggi è il compleanno della Sampdoria.
“Nel mese di agosto i grandi compiono gli anni: io e la Sampdoria (ride ndr). Speriamo di fare un bel regalo ai nostri tifosi e un bel risultato”.
Può essere la stagione della consacrazione di Sabiri?
“Questo dipende dal giocatore. Perché ha tante qualità per affermarsi definitivamente. Sono giocatori forti e importanti con un appeal a squadre di alto livello. Dipende da lui perché ha tutti gli ingredienti per poterlo fare”.
Non ha paura che lo portino via?
“La Samp ha fatto tante cessioni adesso. Adesso bisogna chiudere”.
De Luca giocatore che hai voluto confermare.
“E’ un ragazzo che ha belle prospettive. L’ho allenato un paio di mesi a Torino e l’ho ritrovato con una fisicità, condizione diversa. E’ un bel profilo. Ci aiuterà. Ho voluto che restasse pur con qualche problematica nella gestione degli allenamenti. Dirà la sua. Sono contento sia del ragazzo che di come lavora e della professionalità”.
Come ha rivisto Djuricic?
“Il talento è sempre quello. Ha maturato con una consapevolezza diversa. Era giovane e in quegli anni davanti a sé ha trovato fior fiori di calciatori. Era appena arrivato e ha fatto più fatica. Ha faticato in quel 4-3-1-2 a trovare una posizione perché c’erano degli equilibri. Gli chiedevo pazienza, lui giustamente ne aveva sempre meno ma è tornato maturato”.
Come può essere impiegato Djuricic?
“Dipende da come giochiamo”.
Come sta Gabbiadini?
“Migliora. Qualche giorno bisogna gestire i carichi. Questa settimana è stato impiegato con più continuità. Ieri lo abbiamo lasciato a riposo ma io conto piano piano di recuperarlo a pieno regime. Ma per domani l’ho convocato”.
Come si sta allenando Quagliarella?
“Bene, si allena con professionalità. Lo vedo maturo e sereno. Sa che ha un compito importante che non è solo quello di fare da chioccia ma ha anche un ruolo tecnico”.