Contro la Salernitana non dovranno verificarsi momenti di sbandamento come avvenuto contro il Venezia. Dionisi mette i suoi in guardia anche sull’attenzione da avere su Djuric.
La Salernitana non ha dei bei numeri, ha vinto solo 3 volte in campionato. È un trabocchetto?
“Sì, è un’insidia. Credo che la Salernitana sia diversa in casa e fuori e credo sia diversa nell’ultimo periodo, si vede che ci credono e che hanno un’anima. Noi non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che è migliorare quanto fatto all’andata. Può sembrare una partita facile ma non lo è per niente. I numeri sono fatti per essere smentiti e sono sicuro che la Salernitana non finirà il campionato a 15 punti e noi domani vogliamo andare oltre i nostri 39 punti”.
Mai tre vittorie consecutive quest’anno, è un’occasione per allungare la striscia vincente…
“Vedo tanti titoloni sui ragazzi e siamo a marzo, contano poco ora. Vogliamo far parlare ancora di noi. Sembra che ci sia tutto per fare una gara negativa e una vittoria della Salernitana. Sembra che le cose siano state preparate dai media affinché le cose vadano così, ma bisogna far partita per ottenere risultato. Poco tempo fa la Salernitana ha pareggiato con il Milan in casa e questo testimonia le insidie delle gare”.
Maxime Lopez torna titolare?
“Potrebbe darsi di sì come no. Nelle ultime settimane, questa è dove ho più dubbi ma sono dubbi positivi perché chi ha giocato ha fatto bene e così deve essere perché la competizione deve far crescere i singoli”.
C’è aria di svolta attorno a questa gara, se va bene…
“Noi faremo di tutto perché vada bene. Non possiamo decidere il risultato ma possiamo decidere che prestazione fare e che atteggiamento avere. Siamo a un bivio: dimostrare di essere ambiziosi o di essere presuntuosi. Meglio dare continuità all’ambizione, ma non sarà facile. Voi dall’esterno misurate la prestazione con il risultato, io la misuro con l’atteggiamento e se ci sarà l’atteggiamento ci sarà risultato”.
Cosa non vuol vedere di quello visto a Venezia domenica scorsa?
“I 15 minuti tra il 30′ e il 45′ del primo tempo, lì abbiamo sbagliato. Non ci siamo ben riconosciuti. Avevamo messo in discesa la gara per merito della squadra e un po’ per demerito nostro abbiamo riportato la squadra in partita e ci siamo adagiati. Non bastano le qualità se non c’è l’atteggiamento”.
Presunzione in quei 15 minuti?
“Superficialità più che presunzione. Nessuno se lo può permettere nel calcio, avete visto Real-PSG? Le partite sono legate al momento, all’atteggiamento della squadra e possono cambiare in un attimo”.
Situazione infortunati?
“Rientreranno Chiriches e Lopez. Non ci saranno gli altri, Djuricic, Toljan e Rogerio”.
Loro hanno Djuric che è molto forte di testa, un po’ come Henry del Venezia. Il Sassuolo fa fatica sui cross e lo dimostra anche la rete subita domenica: è una questione di caratteristiche dei difensori o è più una questione di attenzione?
“È difficile difendere su Djuric, ha fatto le sue fortune su questo e la Salernitana lo cerca. C’è l’attenzione di mezzo, non a caso ho parlato dal 30′ al 45′ e la nostra attenzione generale, dal numero 1 all’11, è calata. Non deve calare. Sappiamo che gli errori li possiamo fare ma dobbiamo essere bravi a limitare gli altri per far bene quando abbiamo la palla”.
Una delle sue scommesse a inizio anno era quella di far coesistere Raspadori e Scamacca. Direi che ci è riuscito perfettamente: come ci è riuscito? Qual è stato l’ingrediente principale?
La prima scommessa era su me stesso. Su Giacomo e Gianluca non era una scommessa, era solo cercare di dargli tempo. Le qualità le avevano, sono convinto che Giacomo possa coprire più ruoli ma il ruolo che sta ricoprendo ora è nelle sue corde e sono convinto che Gianluca ha ancora margini se dimostra quello che vuole essere dal primo giorno. Entrambi vogliono essere giocatori migliori, avevo pochi dubbi sul fatto che avrebbero fatto bene e hanno ancora margini”.