Il giudice sportivo di Serie B si è pronunciato sul ricorso della Reggiana riguardo alla sconfitta a tavolino ed al punto di penalizzazione subito in occasione della gara non disputata a Salerno.
Il Giudice ha riconosciuto alla Reggiana la causa di forza maggiore limitatamente al punto di penalizzazione confermando la sconfitta a tavolino.
C’è però un particolare importante: l’ASL emiliana, non ha in nessun momento vietato o comunque suggerito di non partire.
Ricostruiamo i fatti
Il 31 ottobre si sarebbe dovuta disputare, allo stadio Arechi di Salerno, la gara tra Reggiana e Salernitana.
Per quella data, la Reggiana, aveva provveduto ad assegnare 28 numeri di maglia ad altrettanti giocatori. Di questi 28, ben 18 risultavano positivi al COVID-19, quindi la squadra rimaneva con 10 elementi effettivi di cui un portiere. In tali condizioni la società decideva di non partire non raggiungendo il numero minimo di calciatori previsto dal protocollo.
Contestualmente a ciò, però, dalla ASL emiliana non arrivò mai un divieto di trasferta, ma bensì la conferma di proseguire a mantenere le misure di prevenzione adottate fino a quel momento considerando l’aumento di casi che si stavano verificando nel club.
Il Napoli ci crede
Il Napoli potrebbe sfruttare tale decisione, che in ogni caso farà giurisprudenza. Il punto di penalizzazione non applicato, riconoscendo una parziale impossibilità di raggiungere Salerno potrebbe aprire la strada per un totale ribaltamento della sentenza dei gradi sportivi.
Ora i partenopei possono sicuramente sperare di più in una nuova data in cui fissare il recupero di Juventus-Napoli.