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Salernitana-Napoli: Garcia rivela quando torna Osimhen

Domani vedremo il Napoli del secondo tempo col Milan e non del primo?
“Non buttate tutto del primo tempo, abbiamo preso due gol sulle due prime azioni del Milan, non abbiamo fatto male male, dovevamo fare meglio sui due gol, ma abbiamo avuto anche la palla dell’1-1 ma ormai è passato e concentriamoci su domani. Ovviamente quando una squadra torna da 0-2 a quasi 3-2 all’ultimo il secondo tempo è stato migliore in termini di risultati. E’ sempre meglio finire su una nota positiva”.

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Perché c’è questo divario così netto tra un tempo ed un altro? Il 4-2-3-1 è una soluzione per l’inizio?
“Abbiamo dimostrato non solo col Milan che questo modulo può essere utile, sappiamo metterlo in campo, potrebbe esserlo anche domani. Dobbiamo concedere meno gol, soprattutto perché a parte una gara abbiamo sempre fatto gol. Concentriamoci un po’ di più sulla fase difensiva che può essere anche di riaggressione, di difendere in avanti, ma i ragazzi lo sanno dobbiamo impegnarci in 11 e così saremo più solidi”.

La squadra deve capire meglio i momenti in cui salire tutti o difendere?
“Secondo me non è questo, se riguardate il primo tempo, abbiamo regalato tanti palloni agli avversari. Anche giocatori che di solito non lo fanno. Quando si perdono troppi palloni non puoi più attaccare e ti esponi di più. La chiave è giocare meglio col pallone senza regalare nulla agli avversari”.

Il programma di Osimhen?
“S’è accordato con la società, io l’ho sentito per messaggio, i dottori mi assicurano che sta seguendo il programma, tutto va bene e sarà con noi settimana prossima. Non è che non mi interessa, ma che sia Osimhen o Russo (giovane aggregato, ndr), infortunati insieme, non possono giocare e quindi mi concentro su chi può giocare”.

7 punti dall’Inter significa che viete già arresi?
“Mi aspettavo una domanda cattiva dalla sua parte (ride, ndr). E’ sempre offensiva la sua domanda (intesa come negativa e si spiega in francese, ndr). Ho capito male forse. Siamo ad un quarto del campionato, restano tre quarti per tornare su chi è davanti”.

Lindstrom sta crescendo? Potrà avere più spazio?
“Spazio l’ha avuto un po’, quando un giocatore è esterno d’attacco deve essere decisivo con gol e assist e per ora per togliere il posto a Kvicha e Matteo è un po’ complicato per gli altri, ma non possono giocare tutte le partite 90 minuti e quando entra al loro posto anche con poco tempo deve dimostrare di poter essere capace di determinare. Vale per tutti i giocatori. C’è la parte offensiva, in cui essere decisivi, ma anche la mano difensiva per aiutare la squadra e su questo Lindstrom sta migliorando tanto”.

Meglio fuori che in casa, che spiegazione dà?
“Nessuna”.

Può influire che fuori casa andate in ritiro ed in casa no?
“Non c’entra niente, col Covid non c’erano più ritiri e c’era comunque chi vinceva lo Scudetto e chi arrivava secondo, io sono andato in semifinale di Champions senza fare ritiri. Ho giocatori responsabili e professionisti”.

Ha avuto un dialogo particolare con Elmas, Rrahmani e Rui sostituiti al 45′?
“Non è una sanzione una sostituzione al 45′, è per migliorare la squadra e loro lo sanno, c’è chi è già uscito tante volte all’intervallo e che poi ha iniziato quella dopo. Potevo fare altre scelte, ma quando perdi 0-2 e cambi due difensori sembra particolare… ma la gara ha dimostrato che erano le scelte giuste col cambio modulo”.

Le insidie del derby?
“Grazie per le domande, si gioca con la Salernitana, abbiamo parlato del Milan ma non possiamo rigiocarla. Domani ritroverò De Sanctis che apprezzo moltissimo, è stato uno dei pilastri del mio spogliatoio alla Roma. Ho sempre saputo che sarà un grande dirigente, durante i 90′ saremo avversari ma sarà un grande piacere rivederlo. Ritroverò un po’ di giocatori che conosciamo in Francia, Bradaric, Dia, Coulibaly, alcuni li conosciamo da lì. Io non sapevo che a 50km di distanza non avrei trovato un rispetto, un clima diverso. Visto il momento che viviamo nel mondo, la rivalità può starci ok, ma non è la guerra, di guerre ne abbiamo abbastanza. Spero ci sia sostegno per le squadre, ma nessun odio che non porta da nessuna parte. Solo questo”.

Come è stato accolto al murale di Diego? Si sente più napoletano?
“Già lo dissi quando ci fu un po’ di tempesta e ne parlammo qui, in città trovo tanta gente che mi incoraggia, tifosissimi della loro squadra, cerco solo di avere una vita normale anche se non è normale per noi in nessuna città, è complicato ma era l’anniversario del grande Diego e visto che non c’era mai andato ci sono andato ed è stato molto bello. Come li chiamate voi, gli scugnizzi che giocano per strada, la bellezza del calcio è questa, i bambini che saranno al nostro posto nel futuro”.

Salernitana farà molto ostruzionismo.
“Non sarà una gara facile, è un derby prima di tutto, hanno bisogno di punti, ma noi abbiamo un solo risultato positivo da ottenere, la vittoria lì, e dobbiamo mettere in campo la migliore versione del Napoli, sappiamo cosa fare. Alcuni parametri della Salernitana dobbiamo gestirli e stiamo lavorando su questo”.

Quanto è soddisfatto del cammino fatto finora? Quale aspetto del gioco la preoccupa?
“Possiamo migliorare in tutto, ma siamo forti, non lo dimentichiamo ed in qualsiasi campo dobbiamo avere ambizione, fiducia, personalità, anche coraggio a volte perché c’è da lottare, le partite non le vinci se non lotti e giochi solo col pallone e non senza palla. Una cosa da migliorare e iniziare meglio le partite, un inizio buono ti può dare il vantaggio”.

E’ prevista una rotazione anche in porta o Meret è il titolare?
“Meret è il numero 1, Gollini è il n.2, poi è stato infortunato, ha mancato alcune settimane di allenamento, ma da quando sono arrivato sono contento che i nostri dirigenti siano riusciti a fare in modo di averlo tra noi, abbiamo tre portieri forti con Contini che si allena bene, il piccolo Idasiak è ancora giovane. Pierluigi meriterebbe di giocare delle partite, vediamo se c’è l’opportunità, ma Alex è tornato ad alti livelli ed ora non abbiamo giocato dopo 3 giorni”.

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