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Sabatini svela il motivo dell’addio alla Salernitana

Svelate le motivazioni che hanno portato alla rottura tra Sabatini e la Salernitana. L’ex ds ha svelato che c’erano problemi con gli agenti di Coulibaly.

L’addio di Sabatini alla Salernitana è stato un fulmine a ciel sereno inaspettato, ma i diretti interessati stanno svelando le motivazioni.

Già nei giorni scorsi era trapelato che il motivo fosse una divergenza di opinioni con Iervolino sulle commissioni da dare agli agenti, ma adesso l’ex Ds ha svelato esattamente cosa è accaduto.

In un’intervista al Corriere della Sera l’ex Ds riporta esattamente cosa è accaduto.

È tutto figlio di un equivoco. Nel caso di Coulibaly, assurto agli onori delle cronache, rifarei cento volte tutto. Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana, messo a repentaglio da una clausola secondo cui il ragazzo poteva liberarsi a 20mila euro in B e a 1,7 milioni in A: un accordo che ovviamente non avevo fatto io. Il presidente — perfettamente al corrente di tutto, come l’ad Milan — mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore, e io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti. Stava a lui decidere se accettarle o se perdere Coulibaly. In passato, sul tema delle commissioni ho fatto battaglie di principio, nobilissime ma alla fine anche dannose.

Concordiamo con Sabatini che perdere Coulibaly per 1,7 milioni sarebbe stato un danno grave per la Salernitana, ma ciò che non viene rivelato sono le richieste degli agenti del calciatore.

Come intende lavorare Iervolino nel mondo del calcio

Sappiamo che Iervolino ha come obiettivo proprio quello di mettere in un angolo le richieste spropositate degli agenti dei calciatori. Non sarà facile, ma quanto accaduto nei giorni scorsi sembra proprio dimostrare come il presidente faccia sul serio.

Sabatini è stato l’artefice principale della salvezza, insieme a Nicola, ma crediamo che sarà molto difficile allestire una squadra all’altezza senza scendere a compromessi.

Come invece il calcio è visto da Sabatini

Sabatini contesta il modo vedere le cose del suo ex presidente e lo fa ricordando un episodio del passato.

Ai tempi della Roma litigò con Raiola, perché chiedeva una commissione di 4 milioni di euro per portare Pogba in giallorosso. Ad oggi Sabatini si rammarica per non aver accettato, spiegando che non tutte le situazioni sono uguali.

Il calcio dietro la scrivania è complicato e compito di ogni manager è quello di dare valore alla società per cui lavora.

In linea di massima si è tutti d’accordo con Iervolino, ma ci sono situazioni in cui pensare è d’obbligo e per fare un vero affare, talvolta, bisogna anche arrivare a patti con i propri principi.

 

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