Gian Piero Gasperini sta trasmettendo una nuova filosofia competitiva all’interno della Roma, motivando i suoi a dare il massimo su ogni palcoscenico, senza mai risparmiarsi. L’allenatore vuole che la squadra affronti ogni incontro con tenacia, spingendo per raggiungere le fasi più avanzate di ogni torneo. «Abbiamo lavorato duramente per arrivare in Europa: questa sera vogliamo dare tutto», ha sottolineato nella conferenza prepartita.
Oggi, alle 18.45, i giallorossi si preparano ad affrontare la capolista danese Midtjylland, avversaria che ha conquistato 12 punti in 4 partite ed è considerata la vera rivelazione della competizione. Per la Roma, garantirsi il successo significherebbe avvicinarsi alla qualificazione tra le migliori otto, bypassando così il rischio degli spareggi.
Il tecnico ha espresso ammirazione per la formazione danese, elogiando i giovani e la varietà offensiva degli scandinavi. Gasperini ha anche evidenziato la crescita globale del calcio nordico, sottolineando la qualità emergente dei club di quella regione.
La partita vedrà contrapposti il muro difensivo della Roma – miglior retroguardia europea da inizio 2025 – e l’attacco esplosivo del Midtjylland, che ha realizzato più reti di ogni altra squadra del torneo. I danesi si sono dimostrati letali sotto porta, con statistiche impressionanti sia per precisione che per frequenza realizzativa.
«Non possiamo abbassare la guardia, ma il nostro obiettivo resta accelerare verso la qualificazione», ha dichiarato Gasperini. Nel frattempo, lo sguardo è già proiettato anche sulla prossima sfida di campionato contro il Napoli, uno snodo chiave per la stagione. Nonostante la tentazione di pensare già alla capolista azzurra, la concentrazione resta tutta sul match europeo.
A centrocampo si profila un turnover tra Koné e Cristante, mentre Hermoso potrebbe riprendersi un posto in difesa. In avanti, rimane vivo il dubbio tra Pellegrini ed El Shaarawy per una maglia dal 1’. In ogni caso, le scelte saranno influenzate anche dal fitto calendario delle prossime settimane e dalla necessità di gestire le forze all’interno della rosa.






