Si riparte dopo la pausa delle nazionali per riprendere il discorso lasciato ad Empoli: la conferenza di Mourinho.
Lorenzo Pellegrini sarà convocato domani?
“No, non è ancora pronto per giocare”.
Che gara si aspetta col Genoa?
“Sarà una partita difficile, i rossoblù hanno cambiato allenatore e tanti giocatori in questa finestra di mercato. È complicato capire in anticipo che avversario troveremo in campo e se il Genoa ripartirà dalla prestazione offerta con l’Udinese, ma la cosa più importante per noi è che giochiamo in casa e vogliamo ottenere la terza vittoria consecutiva dinanzi ai nostri tifosi”.
Cosa pensa del caso Zaniolo?
“Le parole di Tiago Pinto sono assolutamente normali. È difficile per un dirigente onesto e diretto, uno che non vende fumo, dire che un calciatore sarà qui al 100% anche nella prossima stagione. Potrebbe avere effetti negativi anche sul calciatore stesso. Per me la parola d’ordine deve esser maturità, da tutti i punti di vista. Serve maturità anche a livello stampa, perché la risposta di Tiago Pinto è stata decontestualizzata e strumentalizzata per una settimana”.
È rimasto soddisfatto di questo mercato di gennaio?
“Sono contento del mercato che abbiamo fatto. Per il nostro profilo di mercato sono felice, perché oggi siamo più forti dello scorso 31 dicembre”.
Altra domanda sul futuro di Zaniolo.
“Se vogliamo continuare a migliorare, i calciatori importanti devono restare sempre con noi. E lui come minimo sarà un nostro giocatore fino al 2024”.
C’è il rischio di pensare già all’Inter?
“No, per niente. Nessuno ha parlato dell’Inter, neanche pensato. Siamo concentrati solamente sul Genoa, la gara di domani è troppo importante per noi. Vogliamo prenderci tre punti col Grifone, poi penseremo alla Coppa”.
Viña riposerà dopo gli impegni con la sua Nazionale?
“Non ha giocato in Nazionale stavolta, una cosa diversa rispetto alle altre volte. È tornato felice perché la sua Nazionale ha vinto ed è praticamente qualificata per il Mondiale. È tornato qui in un bel momento. Oggi siamo una squadra più equilibrata, con più opzioni rispetto a prima. A sinistra ci sono lui e Maitland-Niles, in una settimana così piena di impegni ci saranno minuti per tutti”.
Pellegrini sarà pronto martedì con l’Inter?
“Possibile, non voglio dire impossibile perché non lo è. Si è allenato parzialmente in gruppo ieri, mentre oggi si è allenato interamente con la squadra. Gli serve riposo, perché ha lavorato tanto per tornare a questo livello”.
Cosa cambia tra Sergio Oliveira e Veretout?
“Veretout si muove di più, Sergio è più un giocatore di posizioni. Anche a centrocampo stiamo bene oggi, abbiamo tanti calciatori diversi e tante opzioni di gioco. Per migliorare ancora ci serve un regista puro, elemento che in questo momento non abbiamo”.
Alla sua Roma serve di più tornare in Champions o vincere una coppa?
“È difficile da dire. Finché sarà possibile, proveremo a raggiungere entrambi questi obiettivi. Vogliamo dare tutto in ogni competizione e continuare a lottare per arrivare quarti. Andare in Champions sarebbe importante economicamente e anche come prestigio, ma vincere una competizione è come un virus positivo. Cambia il tuo modo di essere, di pensare, di gestire le emozioni e definire i tuoi progetti. Vincere è una cosa fondamentale, sarebbe molto importante riuscirci. Vediamo cosa succederà… l’obiettivo numero uno adesso è vincere col Genoa”.
Rispetto agli obiettivi che lei si è posto, quanto è importante per costruire un’impronta vincente questo periodo?
“È importante perché quando finirà questo periodo la stagione sarà finita. La classifica sarà quella, avremo vinto o no un titolo. Quindi, da questo momento tutte le partite sono fondamentali. Ogni partita e ogni dettaglio sono importanti. Io e i giocatori dobbiamo concentrarci solo sulle competizioni. Adesso siamo noi, 22 giocatori più i 3 portieri più Spinazzola. Vedremo se sarà possibile avere Leonardo a disposizione entro fine stagione”.